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IOL Premium: perché queste lenti intraoculari sono vantaggiose

Le lenti intraoculari (dette IOL dall’inglese Intra Ocular Lenses) sono le lenti artificiali inserite nell’occhio durante l’intervento di chirurgia della cataratta. Le primissime lenti intraoculari facevano vedere bene solo da lontano (monofocali) e costringevano e costringono tutt’ora, chi non ha mai portato occhiali, a doversene servire per vedere da vicino.

Negli ultimi 20 anni, però, i progressi dell’ingegneria dei materiali e della moderna oftalmologia hanno consentito l’ingresso sul mercato di lenti più evolute. Queste lenti, chiamate Premium, sono in grado di risolvere più problemi visivi insieme.

IOL Premium: cosa sono?

Negli ultimi anni la moderna chirurgia oftalmica si è arricchita di strumenti, materiali e tecnologie sempre più sofisticati. Capaci di condurre gli specialisti al raggiungimento di  obiettivi sempre più ambiziosi. In un’ottica di:

  • massimizzazione dell’efficacia degli interventi
  • minimizzazione del rischio e delle complicanze intra e post operatorie
  • offrire ai pazienti il massimo benessere visivo sia nell’immediato che a lungo termine

In questo contesto, i cristallini artificiali Premium hanno consentito un notevole miglioramento della qualità della visione sia nei pazienti affetti da cataratta, sia nei pazienti affetti da difetti visivi quali miopia, astigmatismo, ipermetropia o presbiopia.

IOL Premium: tutti i vantaggi

Le lenti Premium permettono la risoluzione di almeno 3 problematiche differenti:

  1. Opacizzazione del cristallino naturale: ovvero la cura della cataratta. Il paziente in età matura affetto da cataratta può recuperare una capacità visiva ottimale.
  2. Correzione dei difetti visivi: miopia, ipermetropia, astigmatismo. Chi soffre di difetti visivi piuttosto marcati, che non possono essere trattati con il laser, può trovare soluzione proprio nelle IOL Premium. 
  3. Difficoltà nella visione da vicino: ovvero correzione delle presbiopia.

IOL Premium: le tipologie

Le IOL Premium si distinguono in:

  • Multifocali: progettate per correggere diversi difetti visivi
  • Toriche: progettate per correggere l’astigmatismo
  • Multifocali-toriche: progettate per correggere difetti visivi con astigmatismo
  • EDOF: lenti a profondità di fuoco continua, per vedere bene a tutte le distanze e particolarmente indicate in caso di presbiopia

IOL Premium: perché tutti le vogliono?

Le lenti Premium sono particolarmente vantaggiose per diversi motivi:

  • rappresentano una soluzione d’avanguardia, considerate ormai il superamento delle vecchie IOL monofocali
  • sono particolarmente versatili, perché permettono di risolvere più problemi contemporaneamente
  • hanno una buona possibilità di personalizzazione. Le misurazioni specifiche sull’occhio che il chirurgo raccoglie prima dell’intervento permettono di programmare una chirurgia sia sulla base delle condizioni oculari, sia sullo stile di vita del paziente

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Glaucoma, cataratta e retinopatia: come vede chi ne è affetto? Non è facile da immaginare. E se spesso si tende ingenuamente a pensare che con un buon paio di occhiali si possa vedere meglio, purtroppo quando si parla di patologie come cataratta, glaucoma o retinopatia, non è esattamente così.  Alcune condizioni patologiche, infatti, se non opportunamente trattate, possono condurre a stati di ipovisione anche piuttosto gravi.

Ogni patologia è differente e porta con sé caratteristiche differenti, pertanto il paziente può sperimentare una difficoltà visiva a livello centrale, periferico oppure avere difficoltà in condizioni di poca luce, o ancora non riuscire più a percepire i colori in tutta la loro nitidezza.

Glaucoma: come si vede?

Il glaucoma è una malattia ad andamento progressivo che si manifesta con una progressiva riduzione del campo visivo e quindi una difficoltà nella visione periferica.

Se diagnosticato per tempo, può essere tenuto sotto controllo e contenuta nella sua azione di ladro silenzioso della vista. Dal momento che spesso ci si accorge di questa riduzione sono quando il danno è manifesto, è importante che chi ha famigliarità con questa patologia, faccia controlli costanti.

Per un approfondimento su questa patologia, su sintomi, fattori di rischio e cure, si può leggere l’articolo dedicato.

Cataratta: come si vede?

La cataratta è una patologia dell’età matura che insorge normalmente dopo i 60 anni. Ma come vedono i pazienti affetti da cataratta? Di seguito i sintomi visivi più frequenti:

  • Visione annebbiata
  • Ipersensibilità alla luce nella visione notturna
  • Scarsa percezione dei colori e della luminosità

E’ importante notare che spesso le persone affette da cataratta, non percepiscono queste carenze visive immediatamente, in quanto il cristallino naturale dell’occhio si opacizza lentamente, pertanto il cambiamento nella qualità della visione tende a far abituare il soggetto ad una nuova normalità visiva.

Per approfondimenti sul tema dell’intervento di cataratta, vedi qui.

Retinopatia: come si vede?

Le retinopatie solo patologie estremamente serie che necessitano di cure costanti e periodiche, vista la gravità delle conseguenze per chi ne è affetto. Ma come vede chi è affetto da maculopatia o retinopatia? Di seguito i sintomi:

  • Riduzione progressiva della visione centrale
  • Visione distorta delle immagini
  • Comparsa di una sorta di macchia scura (scotoma) nella visione. Una macchia che tende ad ampliarsi nel tempo.
  • Sensibilità alla luce e visione alterata dei colori
  • Sensibilità alterata al contrasto

Per dettagli sulle terapie per retinopatie e maculopatie effettuate in Neovision, leggi qui.

Scopri le Visita oculistiche specialistiche Neovision

Neovision ha messo a punto due percorsi diagnostici approfonditi ed accurati pensati per chi soffre o pensa di soffrire di cataratta, glaucoma e retinopatie. La visita oculistica specialistica pensata appositamente per verificare in modo approfondito lo stato di salute dell’apparato visivo con particolare riferimento al cristallino ed alla cataratta prende il nome di LUCE E COLORI, mentre IN SALUTE è la visita oculistica specialistica per chi soffre di glaucoma, retinopatie e maculopatie. Per prenotare, chiama dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 30317600.

Richiedi maggiori informazioni!

Gli interventi in Neovision sono finanziabile al 100% o in convenzione con numerosi fondi e assicurazioni. Se desideri informazioni sull’intervento di cataratta o sulla chirurgia refrattiva per il trattamento di miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia, chiamaci allo 02 3031 7600 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00. Se preferisci, compila il modulo sottostante e premi INVIA, ti risponderemo al più resto!

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Oriana, affetta da glaucoma e cataratta, ha trovato in Neovision la soluzione ai suoi problemi e finalmente ha potuto anche dire addio agli occhiali!

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Il Natale è la festa per eccellenza del buon cibo e della convivialità. I pasti veloci che caratterizzano il normale tran tran lavorativo lasciano il posto a momenti di festa durante i quali trascorrere più tempo a tavola, conversando con gli altri commensali e gustando pietanze più elaborate e originali. Ecco qualche idea per dar vita ad un menu di Natale diverso dal solito, saporito, perfetto anche per gli amici vegetariani e, perché no, che strizzi un occhio alla salute oculare, che a noi sta particolarmente a cuore. 

Antipasto: cialdine di parmigiano con insalatina invernale

La prima pietanza di questo menu di Natale prevede un antipasto a base cestini di parmigiano con insalatina invernale. Si tratta di un piatto non solo buono e sano ma anche straordinariamente bello da vedere. Non sono particolarmente difficili da realizzare, ma se non vi sentite sicuri potete provare a realizzare uno o due cestini nei giorni precedenti alle festività.

Ecco come si preparano:

  • Procuratevi del buon Parmigiano (o se preferite, va bene anche del Grana Padano);
  • rivestite la leccarda del forno con carta da forno e spargete un paio di cucchiai di formaggio così da creare una forma tondeggiante dal diametro di circa 15 cm;
  • livellate il formaggio con il dorso di un cucchiaio, quindi infornate a 180 gradi ed aspettate qualche minuto, fino a quando i bordi cominceranno ad assumere un colore ambrato;
  • togliete le cialde dal forno e, mentre sono ancora calde e con l’aiuto di una ciotolina di ceramica, modellatele, sino ad ottenere una forma sufficientemente concava.
  • togliete e gettate la carta da forno e farcite le cialde (oramai fredde) a piacere
  • la farcitura che vi consigliamo sarà un’insalatina molto fresca di misticanza, gherigli di noce, grani di melograno, rucola e semi misti.

Ci piacciono perchè…

il melograno è un potente antiossidante e rappresenta un vero e proprio toccasana per tutte le strutture oculari ed in particolare per la retina ed il cristallino. I gherigli di noce, invece, sono ricchi di Omega3 e vitamina E, pertanto sono ottimi alleati della salute oculare con particolare riferimento alla visione notturna. I semi, infine, sono sfiziosi e divertenti, nonché ricchi di zinco, un elemento chimico a sua volta prezioso per la vista.

Leggi anche: tanti Omega3 contro la retinopatia diabetica

Primo piatto: cannelloni di magro

I cannelloni di magro sono un primo piatto che non passa mai di moda, al quale è davvero difficile dire di no. A dispetto del nome che sta ad indicare l’assenza di carne, non sono affatto un piatto triste e dietetico, anzi. Una generosa dose di besciamella e, se gradito, qualche cucchiaio di passata di pomodoro a dare sapore e colore, trasformeranno i vostri cannelloni nei veri protagonisti del vostro menu di Natale. Non dimenticate di passare i cannelloni di magro sotto il grill prima di servirli, così da regalare ai vostri ospiti tutto il piacere di un’irresistibile crosticina.

Ecco come si preparano:

  • sbollentate i vostri cannelloni in acqua bollente salata nella quale avrete aggiunto un cucchiaio d’olio;
  • lessate gli spinaci e strizzateli molto bene;
  • amalgamateli a dell’ottima ricotta vaccina fresca, aggiungendo un tuorlo, una presa generosa di parmigiano e sale qb;
  • farcite i cannelloni con il preparato a base di ricotta e spinaci;
  • preparate una buona besciamella fatta in casa;
  • “sporcate” il fondo di una teglia da forno di besciamella e, se vi piace, aggiungetevi un cucchiaio o due di passata di pomodoro, per conferire carattere, sapore e colore;
  • disponete i cannelloni tutti in fila, irrorate con altra besciamella, abbondante parmigiano e qualche fiocchetto di burro;
  • infornate a 180 gradi per 30 minuti + altri 10 minuti sotto il grill.

Ci piacciono perché…

è comprovato che le verdure a foglia, proprio come gli spinaci, fanno molto bene alla vista, in virtù del loro apporto di luteina, un prezioso carotenoide, che non perde affatto le sue proprietà dopo la cottura. Consumare molte verdure a foglia come gli spinaci fa bene alla retina, che si mantiene sana e giovane, ha un forte potere antiradicalizzante e dunque tiene alla larga le patologie tipiche connesse all’invecchiamento cellulare, come le retinopatie, le maculopatie e la cataratta. Ecco perché vi consigliamo di non far mancare mai le verdure a foglia nei vostri menu, siano essi festivi o “ordinari”.

Leggi anche: verdure a foglia più utili delle carote nella prevenzione delle patologie oculari

Secondo piatto: quiche di carciofi e pinoli

Il secondo piatto che vi proponiamo all’interno di questo menu di Natale è una quiche di carciofi e pinoli, che potete servire anche in monoporzioni, con un esito decisamente più elegante. La quiche (o le mini quiche) si prepara con pasta brisée, che se potete vi consigliamo di preparare in casa, almeno a Natale. Ma se non vi sentite particolarmente abili in cucina, anche la pasta brisée che trovate in commercio già pronta, svolgerà egregiamente il suo lavoro. Abbiate però l’accortezza di toglierla dal frigorifero per tempo, altrimenti potreste non riuscire a srotolarla.

Ecco come si prepara:

  • lavate e mondate i carciofi, tagliateli a fettine sottilissime che lascerete qualche istante in acqua acidulata, poi scolateli per bene e soffriggeteli in olio, aglio e prezzemolo;
  • a parte tostate i pinoli e grattugiate un formaggio dolce a vostra scelta;
  • amalgamate due uova e 100 gr di panna in una boule con un pizzico di sale, poi aggiungete i carciofi, il formaggio ed i pinoli;
  • disponete il composto sul guscio di pasta brisée, e cospargete la superficie con altri pinoli tostati
  • cuocete a 180 gradi per 40 minuti e servite

Ci piace perchè…

i carciofi sono ricchissimi di vitamina C, di luteina, di zeaxantina, di alfa carotene, ingredienti più che preziosi per la salute oculare. Lo stesso vale per i pinoli, che sono particolarmente ricchi di antiossidanti, luteina e betacarotene, perfetti per combattere lo stress ossidativo e per tenere lontane le patologie oculari legate all’invecchiamento cellulare.

Leggi anche: luteina, una preziosa alleata della salute oculare

allattamento e vista

Allattamento e vista: esistono davvero dei legami?

Allattamento e vista: chi non ha mai sentito dire che l’allattamento causa cali di vita, alzi la mano! La salute dei nostri occhi viene spesso data per scontata o addirittura si tende a credere di sapere già tutto sui propri occhi e su come prendersene cura. Ma siamo davvero sicuri di essere così preparati in materia? O forse a volte ci facciamo ingannare da luoghi comuni e falsi miti? 

L’allattamento peggiora la capacità visiva della neo mamma?

Sull’allattamento se ne scrivono (e se ne leggono) davvero di tutti i colori. Tra i falsi miti che, però, ci sentiamo di sfatare c’è quello secondo il quale allattare pregiudicherebbe le capacità visive della mamma. Nulla di più falso. Non vi è alcuna ricerca scientifica che provi l’esistenza di una connessione tra allattamento e difetti visivi. Anzi, ricordiamo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità incoraggia l’allattamento al seno come alimentazione esclusiva fino ai sei mesi di vita del bambino, ed in associazione ad altri alimenti complementari fino ai due anni.

A tal proposito, ricordiamo anche alle neo mamme che durante il delicato periodo dell’allattamento è fondamentale bere molto, aumentando dal consueto litro d’acqua al giorno fino ai due litri d’acqua.

Un accorgimento che sicuramente avrà effetti benefici anche sulla salute oculare.

Presbiopia laser, ma non solo.

Spesso annoverata nell’elenco dei difetti refrattivi (come la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo) la presbiopia è invece un difetto accomodativo.

Immaginiamo di giocare con un elastico: dopo un po’ di tempo e numerose sollecitazioni, inizia a perdere il suo tono originale.  Questo è ciò che accade ai nostri occhi all’incirca dopo i 40 anni. La naturale capacità accomodativa viene meno, e si fatica sempre di più a mettere a fuoco gli oggetti, soprattutto quelli vicini. Il classico esempio è quello di chi tende ad allontanare il libro per riuscire a mettere a fuoco le lettere. Tuttavia, la presbiopia si può risolvere con diverse soluzioni. Vediamole insieme.

Soluzioni alla presbiopia: laser e non solo

Esistono diverse soluzioni per la presbiopia: laser e non.

Accade di solito intorno alla quarantina: un bel giorno, mentre provi a leggere l’etichetta di un prodotto al supermercato, ti accorgi che fatichi a mettere a fuoco le lettere. E’ arrivata l’ora di inforcare il tuo (forse) primo paio di occhiali.

Come affrontare dunque la presbiopia? 

Tre soluzioni possibili per risolvere la presbiopia

Per chi non tollera più lenti a contatto e occhiali o chi non ne ha mai portati e non si sente a suo agio all’idea di iniziare proprio adesso.

Ma anche per chi ha già una presbiopia piuttosto accentuata, o ancora ha una presbiopia abbinata ad un altro difetto visivo e desidera vedere bene a tutte le distanze in piena libertà.

Vediamo nel dettaglio le possibilità che oggi l’oftalmologia mette a disposizione per la correzione della presbiopia.

Intervento laser

L’intervento laser per risolvere la presbiopia è molto simile a quello che si effettua per la correzione dei difetti visivi come la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo.

Questo genere di intervento per la correzione della presbiopia laser non viene normalmente consigliato in caso di patologie oculari o casi quali:

  • glaucoma
  • cheratocono
  • patologie autoimmuni
  • presenza di una cornea troppo sottile
  • meno di 40 anni di età

Lenti intracorneali

Le lenti intracorneali sono lenti particolarmente sottili, che vengono inserite nella parte centrale della cornea, lo stroma. Si tratta di lenti biocompatibili, perfettamente tollerabili, e invisibili dall’esterno.  Anche in questo caso l’oculista valuterà con attenzione lo stato di salute generale dell’occhio ed in particolar modo quello della cornea. Prima dell’intervento devono essere eseguiti una serie di esami specifici volti a stabilire la piena idoneità a questa soluzione.

Cristallini artificiali

Sicuramente avrete già sentito parlare dei cristallini artificiali in riferimento all’intervento di facoemulsificazione per l’eliminazione della cataratta. Operarsi “di cataratta” significa infatti sostituire il cristallino naturale dell’occhio con uno artificiale.  Se si ha già una presbiopia piuttosto accentuata, abbinata ad un esordio di cataratta oppure ad un’elevata miopia, è possibile che l’oculista proponga proprio questa soluzione.

Questo intevento consente inoltre al paziente di non sviluppare mai la cataratta, che è un fenomeno tipico ed esclusivo proprio del cristallino naturale.

FREEDOM: libero da occhiali, libero dalla presbiopia (e non solo)

FREEDOM è la visita specialistica oculistica firmata Neovision pensata per chi vuile risolvere difetti visivi come miopia, astigmatismo, ipermetropia ed anche presbiopia. Con FREEDOM valuteremo insieme in modo approfondito lo stato di salute dei tuoi occhi, con riferimento alla tua idoneità all’intervento per la correzione dei difetti visivi.

Se sei interessato, contattaci allo 02 30317600 dal lunedi al venerdi dalle 9,00 alle 19,00.

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luce e colori, la visita specialistica per la cataratta

Una delle patologie più comuni dell’età avanzata è la cataratta. In un paese come l’Italia, in cui una persona su cinque ha più di 65 anni, va da sé che l’incidenza delle patologie legate all’età tocca quote non trascurabili. Al di là dei numeri, tuttavia, è fondamentale che la popolazione anziana sia al corrente dei rischi a cui è esposta la sua vista e delle misure delle quali può disporre per prevenire ed eventualmente curare le patologie dell’occhio. Alla luce di quanto detto, è fondamentale sottoporsi a controlli periodici della vista, da effettuarsi esclusivamente presso un medico oculista. 

La cataratta, una patologia spesso confusa con un difetto visivo

La cataratta è una patologia causata dal fisiologico invecchiamento del cristallino, la lente naturale della quale il nostro occhio dispone e che gli consente di trasmettere la luce alla retina ed al nervo ottico. Quando il cristallino “invecchia”, proprio come un vetro che diventa opaco, perde trasparenza. Di conseguenza, la qualità della visione peggiora. I contorni appaiono meno definiti, si perde la percezione corretta delle distanze, i colori diventano meno nitidi e la luce meno vivida, si prova una sensazione di annebbiamento o abbagliamento e la visione notturna si fa difficoltosa. Sfortunatamente, spesso il paziente poco informato o molto anziano tende a pensare che questa perdita di qualità visiva sia causata da un comune difetto di vista, come la miopia, l’ipermetropia o l’astigmatismo. Ecco perché informare e spronare alla prevenzione è fondamentale: per la diagnosi della cataratta, infatti, non si può prescindere da una visita oculistica.

Una visita “mirata” per individuare la cataratta

In Neovision abbiamo messo a punto una visita oculistica – chiamata Luce e Colori –  pensata appositamente per la prevenzione della cataratta. Dopo i 60 anni, sottoporsi al percorso diagnostico di LUCE E COLORI può essere molto utile: laddove l’opacizzazione del cristallino sia ancora di lieve entità, la cataratta potrebbe non dare sintomi. Ma se riscontri problemi visivi, questi potrebbero non essere imputabili ad un semplice difetto visivo: in caso di cataratta potresti intervenire in tempo.

Luce e Colori belli come prima: detto fatto

La visita specialistica per la prevenzione della cataratta Luce e Colori si chiama così perché il suo obiettivo è quello di restituire al paziente affetto da cataratta la percezione della luce e dei colori che aveva prima di sviluppare la patologia. Proprio come ci ha raccontato recentemente la nostra paziente Carolina, che si è sottoposta presso di noi all’intervento per la rimozione della cataratta:

“Già il giorno dopo, anche se con la pupilla ancora un pochino dilatata, vedevo meglio. La visione era già molto più nitida e soprattutto le luci e i colori erano molto più brillanti. Incredibile.”

Luce e Colori è il primo passo per prendersi cura della propria vista anche in età avanzata ed anche quando si pensa di non soffrire di cataratta. La visita include una serie di controlli ed esami approfonditi mirati a valutare lo stato di salute generale dell’apparato visivo, con un occhio di riguardo al cristallino.

Prenota oggi stesso la tua visita Luce e Colori

Prenota oggi stesso la tua visita Luce e Colori: chiamaci dal lunedì al venerdì allo 02 30317600.

 

 

Intervento di cataratta: intervista alla signora Carolina

Intervista alla paziente

La signora Carolina, di Milano, ha acconsentito a rispondere ad alcune domande in merito all’intervento di rimozione della cataratta al quale si è sottoposta.

Carolina, grazie per aver accettato di condividere la sua esperienza. Cominciamo subito col chiederle: come vedeva prima dell’intervento?

Vedevo un po’ offuscato, mi sentivo meno sicura in auto e a volte avevo difficoltà con i gradini: salire e scendere le scale mi creava difficoltà perché non avevo il senso della profondità e temevo di cadere. Inoltre, non riuscivo più a dedicarmi al mio hobby preferito, il cucito, con la precisione e la serenità di un tempo. Cucire era diventato difficoltoso e stancante.

Cosa ha provato pochi istanti prima dell’intervento? Era agitata? Il medico che l’ha operata é stato rassicurante? É stata messa a suo agio? 

Inizialmente un pochino agitata sì: è sempre un intervento, e gli occhi sono delicati. Ma appena arrivata sono stata seguita dall’anestesista, che ha controllato i miei esami e mi ha dato delle goccine calmanti. Il chirurgo mi ha rassicurato, dicendomi che avrebbe fatto del suo meglio e che tutto era già stato predisposto per ottenere il risultato desiderato che avevo espresso in visita, quindi ho affrontato l’intervento in modo tranquillo. Tutti sono stati così gentili!

Cosa ha provato durante l’intervento? Cosa vedeva o sentiva? Quali sensazioni ha provato? É stato fastidioso?

Mi hanno fatto l’anestesia con gocce di collirio, quindi ero sveglia. Sentivo tutto quello che il chirurgo e gli infermieri dicevano, ma ero tranquilla, non provavo dolore… solo una sensazione di pressione sull’occhio, assolutamente sopportabile.

Durante l’intervento il medico le parlava? 

Prima di iniziare mi ha raccomandato di cercare di stare ferma e di non muovermi, perché la collaborazione del paziente è importante. Durante l’intervento mi ha spiegato i passaggi fondamentali e mi ha dato indicazioni sulla luce da guardare.

Quanto è durato l’intervento? Al termine dell’intervento come si sentiva? É stata bendata? Ha dovuto instillare un collirio antibiotico, portare occhiali da sole, seguire particolari indicazioni? 

Quando sei sul lettino il tempo ti sembra infinito! Invece l’operazione è durata quindici, forse venti minuti. Al termine il dottore mi ha detto di stare tranquilla e che tutto era andato bene. Non mi ha bendato, e mi ha spiegato come seguire la terapia con il collirio antibiotico per le settimane a seguire. Ho utilizzato per una decina di giorni gli occhiali da sole, per proteggere l’occhio. Ho rispettato l’accorgimento, sempre per i primi 7-10 giorni, di non chinarmi e non sollevare pesi.

Quando ha recuperato totalmente la capacità visiva dell’occhio operato? Riesce già ad apprezzare l’esito dell’intervento? Consiglierebbe l’intervento di cataratta? 

Già il giorno dopo, anche se con la pupilla ancora un pochino dilatata, vedevo meglio. La visione era già molto più nitida e soprattutto le luci e i colori erano molto più brillanti. Incredibile. Dopo due o tre giorni ho ripreso le mie normali attività. Come mi avevano prospettato, a distanza di tre o quattro settimane il mio recupero era buono e la visione assestata. Oggi, dopo tanto tempo, riesco di nuovo a dedicarmi con piacere e sicurezza al mio passatempo preferito, il cucito. Un traguardo straordinario che mi riempie di gioia, raggiunto con un intervento per niente invasivo. Sì, lo consiglierei senz’altro.

© Fotografie di Francesca Raso

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aloe vera benefici per gli occhi

La pianta dell’Aloe vera presenta una vasta gamma di proprietà benefiche per il nostro organismo. Conosciuta fin dai tempi antichi dalle popolazioni di tutto il bacino del Mediterraneo, del Medio Oriente e oltre, l’aloe è una pianta piuttosto resistente e facile da gestire, a tal punto che potete provare a piantarla anche sul vostro balcone di casa. Se non vi piace l’idea di tenerla sul balcone o non avete molto spazio, potete anche valutare l’idea di tenerla in casa: l’aloe vera è anche una bellissima pianta d’appartamento, capace di arredare con gusto e di depurare l’aria. 

Aloe vera: coltivazione

La pianta di aloe vera si semina in primavera e si rinvasa una volta l’anno sempre durante la bella stagione. Non richiede potature, ma solo l’accortezza di staccare eventuali foglie secche.  Se vivete al centro nord e volete coltivare la vostra aloe vera all’aperto, assicuratevi di posizionarla in un luogo riparato, possibilmente esposto a sud, dove essa sia protetta dalle gelate invernali: se necessario, durante le notti più fredde copritela con un tessuto traspirante. Fate inoltre in modo che il suolo non sia troppo umido, quindi se possibile aggiungete della sabbia e somministrate del solfato di potassio. Se vivete al sud, invece, sarà sufficiente il solfato di potassio, così da irrobustire la pianta e renderla più resistente al freddo. Se intendete coltivare l’aloe vera in vaso all’interno della vostra abitazione, abbiate l’accortezza di tenerla lontano dai termosifoni e di tenere il sottovaso sempre asciutto: le radici dell’aloe vera, se sottoposte ad eccessiva umidità od irrigazioni troppo frequenti, tendono a marcire. Sarà sufficiente bagnare la terra – e mai le foglie – un paio di volte al mese.

Aloe vera: proprietà

La pianta dell’aloe vera presenta moltissime proprietà benefiche per il nostro organismo. Dalla pianta si ricavano succhi per uso interno ed un prezioso gel per uso esterno. Se coltivate la vostra pianta di aloe vera autonomamente, potrete attingere al gel che si trova naturalmente nelle sue foglie per uso esterno. Per quanto riguarda il succo, invece, è sempre bene acquistarlo in erboristeria o nei negozi specializzati, poiché si tratta di una preparazione piuttosto delicata.

Ecco i benefici del succo di Aloe vera

  • è disintossicante, aiuta fegato ed intestino a liberarsi dalle tossine
  • aiuta a migliorare i processi digestivi
  • migliora i sintomi dei disturbi del tratto gastrointestinale, quali ulcere, gastriti, coliti e altro
  • grazie ad una preziosa sostanza chiamata Acemannano, rinforza il sistema immunitario
  • è un potente antiossidante, e di conseguenza anche un antitumorale
  • è un ottimo antibatterico, perfetto per l’igiene del cavo orale

Proprietà dell’aloe vera per la vista e per gli occhi

Le malattie dell’apparato visivo si possono prevenire a tavola, con una corretta alimentazione ed abbinando ad essa tanta attività fisica all’aperto. Al giorno d’oggi i nostri occhi sono costantemente sottoposti ad un affaticamento di gran lunga superiore a quello che si poteva immaginare solo pochi anni fa. Questo è dovuto all’incremento esponenziale dell’uso di supporti tecnologici che caricano l’apparato visivo di una mole di lavoro capace di stancarlo, debilitarlo ed accelerarne l’invecchiamento. Non a caso molti disturbi della vista e difetti visivi fanno spesso la loro comparsa già in fasce d’età piuttosto giovani. Esistono però degli accorgimenti e delle buone abitudini che consentono di proteggere la vista, rafforzando gli occhi in modo efficace ma pur tuttavia semplice e naturale.

Una buona abitudine per mantenere gli occhi giovani e sani

Una di queste abitudini è proprio l’assunzione di succo di aloe vera – è un potente antiossidante ed antinfiammatorio naturale – che se abbinato ad ingredienti alcalinizzanti (come il limone, per esempio) e la frutta secca, può rivelarsi un vero toccasana per gli occhi e per tutto l’organismo più in generale, regalando un vero e proprio boost di giovinezza, grazie alle sue grandi proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie. Non dimentichiamo, inoltre, che alcune delle patologie più note dell’apparato visivo, come la cataratta e la degenerazione maculare senile, sono dovute all’invecchiamento dei tessuti: assumere in modo naturale ingredienti sani che aiutino a mantenere i tessuti giovani e ben ossigenati può aiutare a prevenire l’insorgenza o a ritardare la comparsa di questo tipo di patologie.

raggi solari dannosi quali sono 2

Estate è sinonimo di gite fuori porta, vacanze al mare o passeggiate in montagna: immancabili  attività all’aria aperta. Attenzione però ai raggi solari: nonostante il loro calore sia gradevole e la loro luce conferisca al nostro stato d’animo ottimismo, positività ed energia, essi possono rivelarsi un nemico insidioso per i nostri occhi. In un recente articolo pubblicato su Eye Doctor dal nostro direttore scientifico Lucio Buratto in collaborazione con il collega Vittorio Picardo, si legge quali sono i raggi dannosi per i nostri occhi, perché lo sono e come proteggersi durante l’esposizione al sole e le attività all’aria aperta.

Conosciamo meglio lo spettro luminoso

I raggi solari non sono tutti uguali. Essi si possono raggruppare sommariamente in tre macro categorie di radiazioni:

  • ultraviolette: che non sono visibili
  • visibili: che penetrano nel nostro occhio e permettono la visione
  • infrarosse: quelle che ci danno la sensazione di calore

Radiazioni ultraviolette, il nemico dei tuoi occhi

Sono le radiazioni ultraviolette a rappresentare un nemico per i nostri occhi. La loro lunghezza d’onda è particolarmente lunga e tuttavia esse sono invisibili. A differenza delle radiazioni infrarosse, inoltre, queste sono fredde, motivo per cui non vengono in alcun modo percepite dal nostro occhio, né dalla nostra epidermide. Non solo: mentre le radiazioni visibili innescano il riflesso automatico di restringimento della pupilla, le radiazioni ultraviolette no.

Le radiazioni ultraviolette non mettono a repentaglio il nostro benessere visivo solamente in estate: esse sono presenti tutto l’anno anche quando il sole non splende, perché riescono a penetrare le nuvole. Inoltre, la sabbia e la neve riflettono le radiazioni ultraviolette, cosicché all’effetto dannoso di quelle irradiate dal sole, si somma quello delle radiazioni riflesse.

Tipologie di radiazioni ultraviolette

Le radiazioni ultraviolette si distinguono in UVA, UVB e UVC a seconda della loro lunghezza d’onda. Cambia dunque la loro capacità di penetrare l’occhio umano. Si tenga presente che le radiazioni ultraviolette non provengono solamente dal sole, ma anche da fonti di tipo artificiale, come per esempio le lampade abbronzanti, le lampade germicide, alcuni tipi di saldatrici ed in generale tutti gli strumenti che emettono raggi UV.

Malattie causate dalla radiazioni ultraviolette

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha identificato 10 malattie delle quali sono responsabili le radiazioni ultraviolette. Di queste, le prime cinque che citiamo colpiscono l’apparato visivo. Vediamole:

  1. Cheratocongiuntivite attinica
  2. Cataratta corticale
  3. Degenerazione maculare
  4. Pterigio
  5. Carcinoma squamoso della cornea o della congiuntiva
  6. Melanoma
  7. Carcinoma squamoso della pelle
  8. Carcinoma basocellulare
  9. Cheratosi
  10. Attivazione dell’herpes labiale (già presente nel corpo)

Come avviene il danno oculare da radiazioni ultraviolette

Le radiazioni ultraviolette, come detto, riescono a penetrare l’occhio senza che questo metta in atto alcun meccanismo di difesa. La cornea ed il cristallino assorbono le radiazioni ultraviolette, così come la retina. I tessuti colpiti cambiano a seconda della lunghezza delle onde e quindi in funzione della capacità di penetrazione delle stesse. Più lunghe saranno le onde, più tessuti riusciranno a colpire, fino ad arrivare alla retina.

Radiazioni ultraviolette e cataratta

La cataratta è una malattia fisiologica del cristallino, che con l’avanzare dell’età si opacizza in modo naturale, progressivo ed irreversibile. Le radiazioni ultraviolette non ne sono direttamente responsabili, tuttavia è bene sottolineare che esse possono concorrere all’accelerazione dell'”invecchiamento” del cristallino, anticipando l’insorgenza della cataratta. Questo perchè il cristallino assorbe sia i raggi UVA che i raggi UVB.

Come proteggere gli occhi dalle radiazioni dannose?

Per proteggere gli occhi dalle radiazioni dannose è bene indossare sempre lenti protettive o occhiali da sole. Spesso si preferiscono occhiali scuri, con lenti colorate, capaci di ridurre il fastidio dato dall’abbagliamento e di rendere la visione più rilassante. Si tenga tuttavia conto del fatto che le lenti scure inibiscono il riflesso di restringimento della pupilla, andando paradossalmente ad agevolare la penetrazione dei raggi solari nell’occhio. Insomma attenzione, perché la colorazione scura non è sempre sinonimo di elevata protezione. A proposito di protezione, la Commissione Internazionale sulla Protezione da raggi non ionizzanti ha dettato delle normative ben precise in merito alla protezione da applicare a lenti oftalmiche e filtri da sole. La normativa relativa a questi ultimi al momento è la più severa, mentre per quanto riguarda le lenti oftalmiche, non sempre queste sono sufficienti a proteggere adeguatamente l’occhio dai raggi dannosi del sole.

Fonte: EyeDoctor

colesterolo e cataratta quale connessione 2

Che avere il colesterolo alto faccia male, è fuori dubbio. Il colesterolo “imputato” di mettere a repentaglio la nostra salute, con conseguenze spiacevoli per il nostro sistema cardiocircolatorio, è il colesterolo LDL, ovvero quello che generalmente viene chiamato “cattivo”. Alcuni studi recenti hanno evidenziato che a correre dei rischi sarebbero anche i nostri occhi. Scopriamone il motivo.

Colesterolo e cataratta: una connessione non del tutto confermata

Uno studio condotto su un gruppo di volontari cinesi ha mostrato come avere il colesterolo LDL particolarmente alto sia un fattore di rischio per lo sviluppo della cataratta senile. Nello studio, condotto presso l’ospedale universitario di Shangai, sono stati coinvolti 219 soggetti aventi già sviluppato una cataratta senile e 218 soggetti di controllo. I due gruppi non mostravano differenze per età e genere, mentre invece ne mostravano in fatto di abitudini alimentari, indice di massa corporea e pressione sanguigna. Lo studio ha mostrato come i livelli di trigliceridi, colesterolo LDL e colesterolo HDL fossero significativamente più alti nei soggetti con cataratta. Tuttavia, anche se la correlazione tra colesterolo alto e cataratta è emersa, non è certo che il primo rappresenti un fattore di rischio per la seconda: un argomento ampiamente dibattuto, che non ha ancora trovato una risposta né una prova scientifica certa. A conclusione dello studio, gli autori suggeriscono che sia comunque fondamentale tenere sotto controllo le abitudini alimentari ed i valori del sangue della popolazione, al fine di evitare spiacevoli conseguenze che potrebbero, forse, ripercuotersi anche sulla vista.

Fonte: BMJ Journals

E che dire delle statine?

Non è infrequente assumere statine per tenere a bada il colesterolo: eppure, un recente studio pubblicato su Jama Ophtalmology ha evidenziato come questi farmaci abbiano potenzialmente un effetto negativo sulla vista, con particolare riferimento ad un aumento del rischio di sviluppare la cataratta senile. La ricerca ha preso in esame 6972 coppie di soggetti formate da una persona che assume statine ed una che non le assume, concludendo che chi assume i farmaci anticolesterolo ha un 9% in più di possibilità di andare incontro a cataratta. Anche in questo caso, non tutti gli studiosi concordano sul fatto che vi sia una reale connessione tra l’uso di statine e l’insorgenza della cataratta.

Fonte: Jama Ophtalmology

Cataratta: alla ricerca delle sue cause

Anche se gli studi sopra citati danno adito a dubbi e perplessità e non convincono in toto la comunità scientifica, è fondamentale mettere a punto degli studi che vadano alla ricerca delle cause dell’insorgenza della cataratta in alcuni soggetti piuttosto che in altri, per il forte impatto che essa ha sulle popolazioni di gran parte del mondo, dove la popolazione anziana è in costante aumento e dove un aumento di casi di cataratta porta ad un incremento dei costi assistenziali e ad una riduzione drastica degli anziani indipendenti dal punto di vista motorio e, a lungo andare, anche cognitivo.

Intervento per la rimozione della cataratta

E non solo: se da un lato è fondamentale ricercare le cause della cataratta, dall’altro è importante informare la popolazione circa la possibilità, oggi, di sottoporsi all’intervento per la rimozione della cataratta. L’intervento per la rimozione della cataratta prevede la sostituzione del cristallino ed offre innumerevoli vantaggi, consentendo di affrontare la terza età con serenità e soprattutto in autonomia. L’intervento per la rimozione della cataratta consiste nella nella sostituzione del cristallino, la lente naturale dell’occhio, che con il passare del tempo tende ad opacizzarsi. L’opacizzazione del cristallino porta con sé una serie di sintomi spiacevoli, come la visione appannata e fuori fuoco e la percezione dei colori meno vividi di un tempo. Talvolta la cataratta viene confusa con altre patologie oculari e si pensa semplicemente di essere soggetti ad un calo della vista. Una visita accurata potrà accertare l’eventuale presenza della patologia, e consentire di pianificare se necessario l’intervento di rimozione della cataratta.