Didattica a distanza, miopia, affaticamento visivo ai tempi del coronavirus: controlliamo gli occhi dei nostri bambini

L’emergenza coronavirus ha determinato la chiusura di quasi tutte le attività, incluse le scuole. Da marzo, quindi, la vita scolastica è stata riorganizzata a casa, nella cosiddetto didattica a distanza: lezioni a distanza su ZOOM o Google Meet sono diventate la norma per tantissimi bambini e ragazzi, costretti a restare in casa durante il lockdown. Come ne hanno risentito i loro occhi?

DAD e lockdown: nuove abitudini

Dal punto di vista dello studio e dell’istruzione, nel lungo periodo di lockdown appena trascorso e da breve giunto al termine le novità non sono state poche. Messa da parte l’abitudine a seguire le lezioni guardando la lavagna da una buona distanza, i nostri bambini sono stati costretti a trascorrere molte ore di fronte ad un monitor per la DAD.

Anche le abitudini dei giovani sono state completamente stravolte: niente più uscite o giochi all’aperto, niente più attività sportive e una totale assenza di vita sociale. Questo ha spostato l’attenzione dei ragazzi su altre forme di intrattenimento, come i videogame su TV, tablet o smartphone.

… E la salute dei loro occhi?

Il rischio occhio secco

La didattica a distanza o DAD, visto l’elevato utilizzo di device elettronici, è stata l’unico modo per milioni di bambini e ragazzi di non interrompere l’anno scolastico. Si calcola, ad esempio, che durante il periodo di lockdown l’utilizzo del computer sia aumentato del 60%.

L’uso massiccio di questi device comporta evidenti disagi visivi, talvolta inizialmente percepiti come affaticamento visivo serale, lievi cefalee e bruciore agli occhi.

Quanto descritto accade, infatti, perché il nostro battito di ciglia diminuisce fino a 5 volte di fronte ad un monitor o ad un display. Questa è una delle più importanti cause di secchezza oculare. Un disturbo che, se non risolto in tempo, può cronicizzarsi e peggiorare fino a condizionare seriamente il normale svolgimento di qualsiasi attività quotidiana.

È molto importante, quindi, non sottovalutare i sintomi sopra descritti e contattare l’oculista.

Didattica a distanza: affaticamento visivo e miopia

La visione forzata da vicino causa un forte stress visivo che può indurre affaticamento visivo, visione annebbiata e, soprattutto, una maggiore inclinazione al peggioramento della miopia.

Questo accade per una ragione molto semplice. L’abuso della visione da vicino induce un’accomodazione prolungata ed altera le strutture anatomiche dell’occhio, che tende a diventare miope. Il fenomeno è particolarmente presente negli occhi in fase di sviluppo, come quelli dei bambini.

La relazione fra miopia ed attività visiva ravvicinata, riconosciuta da molti studi, è tendenzialmente in aumento durante l’età scolastica. Inoltre, tende a peggiorare in condizioni di incremento dei tempi di sforzo visivo da vicino.

Neovision FOR KIDS, la visita oculistica pediatrica

L’anno scolastico è giunto al termine: è il momento ideale per valutare la salute oculare dei nostri bambini, anche in virtù del nuovo inizio di settembre, quando – speriamo – potremo dire addio alla didattica a distanza e tornare in classe!

A disposizione dei nostri piccoli amici, oculisti ed ortottisti esperti e bravissimi con i bambini possono fornire i consigli e le soluzioni più idonee al benessere visivo dei più piccoli, grazie ad una visita oculistica pensata solo per loro: FOR KIDS.

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Dopo il lockdown: must have - Neovision Cliniche Oculistiche
I nuovi must dopo il lockdown

Il lockdown, per molti, sembra quasi un ricordo un po’ annebbiato. Finalmente si può uscire di casa, dopo un lungo periodo che ha messo a dura prova le nostre vecchie e consolidate abitudini. Tuttavia, dobbiamo ancora procedere con cautela. Mantenere le opportune distanze sociali, indossare la mascherina, a volte i guanti, e ricorrere soprattutto ad una buona dose di buon senso.

Dopo il lockdown: nuove regole e nuove necessità

Dopo il lockdown abbiamo scoperto un mondo trasfigurato. Dinamiche sociali allentate e al tempo stesso rafforzate. Abbiamo scoperto una realtà fatta di tecnologia ai massimi livelli con aperitivi online e spese a domicilio. Ma anche distanze predefinite, file più o meno disciplinate e inedite o riscoperte regole da adottare per proteggere noi e gli altri. In questo nuovo mondo, anche nuovi accessori e nuove necessità fanno capolino per il benessere dei nostri occhi.

Dopo il lockdown: come stanno i nostri occhi?

Dopo il lockdown, i nostri occhi sono emersi molto provati da una costante esposizione agli schermi. Dalla smart school, alle riunioni d’ufficio in call, dalla menzione su Instagram, al messaggio su WhatsApp. Un po’ per divertimento e un po’ per dovere, non abbiamo staccato mai!

Occhi costretti per settimane a guardare solo le brevi e medie distanze delimitate dalle mura domestiche.

Parliamo di occhi decisamente stanchi! E come aiutarli, dopo il lockdown, a ritrovare un po’ dell’energia che l’entusiasmo da fine confinamento ha regalato a tutti noi?

Oggi giochiamo insieme per proporvi cinque soluzioni che a nostro avviso diventeranno un MUST assoluto!

  1. Portate sempre con voi salviettine monouso per l’igiene della zona perioculare. Meglio se imbevute con estratto di Aloe vera, dalle proprietà antiossidanti e protettive. Rinfrescano e donano benessere.
  2. Usate lacrime artificiali monodose: una monodose per occhio. In questi tempi di smart working, anche i nostri occhi richiedono un’attenzione in più.
  3. Proteggete gli occhi con occhiali da sole piccoli, rettangolari o ovali. Sono il taglio che va più d’accordo con la mascherina.
  4. Privilegiate un make-up liquido o in crema. Resta più compatto ed evita che le polveri acuiscano bruciore o fastidi agli occhi.
  5. Usate cosmetici waterproof, cioè resistente all’acqua: dall’eye liner, al brush ed al mascara. Garantiscono una resistenza maggiore, evitando irritazioni che potrebbero portarvi a toccare gli occhi con le dita. Senza contare che evitano fastidiosi trasferimenti di colore sulla mascherina.

Must-have bonus: per chi porta gli occhiali, dopo il lockdown è certamente il momento di pensare al laser e dire addio agli occhiali! Per saperne di più, su Instagram è disponibile la video esperienza di Julien Buratto, CEO di Neovision, che ha corretto perfettamente ipermetropia e presbiopia con un rapido intervento di FemtoLASIK.

Bastano pochi accorgimenti per  far brillare il nostro sguardo!

Le visite oculistiche by Neovision

Super personalizzate, tecnologiche e approfondite.

  • PRIMA: La visita oculistica generale, accurata e approfondita, per avere un’idea chiara dello stato di salute degli occhi;
  • SMART: la visita intelligente, precisa e accessibile;
  • FREEDOM: per valutare la fattibilità di un intervento per la correzione laser di miopia, astigmatismo, presbiopia e ipermetropia;
  • LUCE E COLORI: specifica per la cataratta e utile a valutare la necessità e la tipologia di intervento di sostituzione del cristallino;
  • IN SALUTE: per chi soffre di patologie quali diabete, retinopatie, maculopatie, glaucoma o cheratocono e necessita di particolari controlli;
  • FOR KIDS: un percorso diagnostico dedicato ai bambini e pensato per farli sentire perfettamente a loro agio;
  • A CASA TUA: una visita oculistica a domicilio, essenziale per chi ha difficoltà a spostarsi;
  • LAVMe: il protocollo di cura completo dell’Occhio Secco. Dalla visita dedicata, al trattamento.

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FemtoLasik Opinioni - Neovision Cliniche Oculistiche

L’intervento laser per la correzione permanente dei difetti visivi con tecnica FemtoLASIK è, ad oggi, disponibile in poche strutture d’eccellenza. La procedura ha molti vantaggi, che la rendono preferibile alle altre tecniche attualmente in uso. Come il nome suggerisce, l’intervento è una sorta di evoluzione della LASIK, e viene eseguito con l’ausilio del laser a femtosecondi. Che si tratti di una procedura ricca di aspetti vantaggiosi non è solamente opinione condivisa dalla comunità scientifica. In merito alla FemtoLASIK, opinioni e testimonianze dei pazienti confermano che sia una soluzione capace di apportare grande benessere visivo in pochi minuti ed in modo permanente. Conosciamo più da vicino l’intervento, e scopriamo cosa ne pensano i pazienti che vi si sono sottoposti presso le cliniche Neovision.

Che cos’è la tecnica FemtoLASIK

La tecnica per la correzione laser dei difetti visivi chiamata FemtoLASIK è indolore, altamente sicura e di breve durata. E’ detta anche LASIK con femtolaser, proprio perché alla già avanzata tecnica LASIK viene affiancato il laser a femtosecondi.

La procedura prevede 3 passaggi:

  1. Con il laser a femtosecondi, che di fatto è pura luce che si sostituisce al bisturi, il chirurgo apre una finestrella, detta flap, sullo strato superficiale della cornea;
  2. Il laser ad eccimeri, uno strumento altrettanto sicuro in uso in chirurgia oftalmica sin dagli anni Ottanta, rimodella la porzione di cornea sottostante il flap compatibilmente con le esigenze visive del paziente;
  3. Il flap viene riposizionato in sede, e la guarigione della cornea ha luogo senza necessità di punti di sutura o bendaggi.
https://www.neovision.eu/chirurgia-oculare/intervento-laser-miopia-astigmatismo-ipermetropia/
Scopri di più!

I vantaggi della LASIK con femtolaser sono innumerevoli

  • Nessun dolore: per affrontarlo serenamente e senza provare alcun dolore, sono sufficienti alcune gocce di collirio anestetico;
  • Dura poco: l’intervento dura alcuni minuti, ed al termine della procedura il paziente può tornare a casa;
  • Massima sicurezza: i laser in uso per questo tipo di intervento sono altamente sicuri. Inoltre, presso le cliniche oculistiche Neovision operano alcuni tra i più preparati ed esperti chirurghi del settore;
  • Super personalizzabile: tutte le fasi dell’intervento sono programmabili sulla base delle caratteristiche dell’occhio del paziente;
  • Versatilità: a patto che vi sia stabilità, la tecnica FEMTOLASIK può correggere tutti i difetti visivi o combinazioni di essi

Femtolasik opinioni: disponibili sul nostro canale YouTube, i video dei nostri pazienti!

FemtoLASIK opinioni e testimonianze

In merito alla FemtoLASIK opinioni e testimonianze di chi ha affrontato l’intervento possono essere davvero preziose ed interessanti. In questo modo, chi sta cominciando solo ora ad informarsi sulla LASIK può conoscere più da vicino, e in anticipo, le sensazioni che proverà durante e dopo l’intervento.

Sul nostro canale di Youtube, è possibile vedere alcuni video realizzati ai nostri pazienti e sentire da loro qual è stata l’esperienza!

Sul canale IGTV Instagram di Neovision è disponibile il Vlog dell’esperienza del nostro CEO, Julien Buratto, in cui racconta passo passo la sua esperienza, con video pre e post intervento.

Paolo e Frederic ci raccontano la loro esperienza | Femtolasik opinioni

Paolo, che soffriva di ipermetropia, ha ricominciato a guardare il mondo con i suoi occhi, ed ha detto addio agli occhiali: un accessorio del quale desiderava da tempo fare a meno.

Frederic, che soffriva di miopia, ha potuto tornare a dedicarsi al suo hobby preferito: le immersioni.

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Femtolasik opinioni | Lasciati ispirare dalle storie dei nostri pazienti

Oramai lo sappiamo bene: un’alimentazione sana è la base per il buon funzionamento del nostro corpo. E i nostri occhi non fanno eccezione! Alzi la mano chi da bambino non si è mai sentito dire: “Mangia le carote, che fanno bene alla vista!”. Ebbene, i questo post abbiamo pensato di condividere con voi tre gustose ricette che fanno bene alla vista. E se le preparerete, aspettiamo di vederle su Instagram con l’hashtag #ricetteperlavista!

Buon appetito!

Ricette per una vista sana #1

Risotto al radicchio rosso di Treviso

Ricette per una vista sana: Risotto al radicchio rosso di Treviso
Risotto al radicchio rosso di Treviso

Ingredienti per 4 persone

✓ 300 g di riso Vialone Nano
✓ 400 g di radicchio rosso di Treviso
✓ 60 g di burro
✓ 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
✓ 1 cipolla
✓ ½ bicchiere di vino rosso
✓ 1 litro di brodo di carne
✓ 60 g di parmigiano grattugiato
✓ sale e pepe q.b.

Procedimento

Tagliare a pezzetti il radicchio; pulirlo, lavarlo e lasciare da parte i cuori tagliati a spicchi.
Imbiondire la cipolla con l’olio; aggiungere il radicchio e cuocere per 2-3 minuti.
Irrorare con il vino rosso e portarlo a evaporazione.
Aggiungere il riso, mescolare e poi aggiungere un mestolo per volta di brodo bollente.
Intanto saltare nel burro rimanente i cuoricini di radicchio e, quando sono ancora un po’ croccanti, aggiungerli al riso; portare a cottura completa.
Infine, aggiungere il parmigiano e un pizzico di pepe e girare fino ad amalgamare bene; servire bollente

Perché è una ricetta che fa bene agli occhi?

Questa è una ricetta per gli occhi in primo luogo perché il radicchio è ricco di flavonoidi e vitamine A, B e C.
Il parmigiano, ricco di proteine facilmente digeribili, è poco grasso e contiene vitamina A e alcune vitamine del gruppo B.
La cipolla contiene vitamina C e una buona quantità di flavonoidi (quercetina).
L’olio di oliva è un’ottima fonte di acidi grassi insaturi.
Il vino rosso contiene resveratrolo e flavonoidi.

Ricette per una vista sana #2

Baccalà sotto sale

Baccalà sotto sale: una ricetta che fa bene agli occhi
Baccalà sotto sale

Ingredienti per 4 persone

✓ 600 g di baccalà sotto sale
✓ 3 cipolle medie
✓ 400 g di polpa di pomodoro fresco
✓ 1 ciuffo di prezzemolo
✓ 200 cc di olio di extravergine oliva
✓ sale e pepe q.b.

Procedimento

Utilizzare baccalà sotto sale; tagliarlo a pezzi non molto grandi e metterlo a bagno per 36-48 ore, avendo cura di cambiare l’acqua più volte; quando è ben imbevuto di acqua eliminare la pelle.
Scaldare l’olio di oliva e poi soffriggere il baccalà a pezzi.
Aggiungere al baccalà le cipolle tagliate finemente e lasciarle imbiondire.
Quindi mettere il pomodoro, un po’ di pepe, prezzemolo tritato e aggiustare di sale.
Cuocere per almeno 1 ora a fuoco lento rigirando in modo che non si attacchi.
Man mano che cuoce, togliere eventuali spine; se il baccalà si sbriciola, va bene.
Ottimo da mangiare con la polenta.

Perché è una ricetta che fa bene agli occhi?

Il baccalà è merluzzo conservato sotto sale; pesce magro ricco di ω-3 e selenio; l’olio del suo fegato contiene abbondante vitamina A e D.
Il pomodoro è ricco di vitamine e oligoelementi, ma soprattutto contiene carotenoidi
ed è la più importante fonte di licopene.
La cipolla contiene vitamina C e una buona quantità di flavonoidi (quercetina).
L’olio di oliva è un’ottima fonte di acidi grassi insaturi.

Ricette per una vista sana #3

Minestra di fagioli

Ricette per una vista sana: Minestra di fagioli, la ricetta che fa bene agli occhi
Minestra di fagioli

Ingredienti per 4 persone

✓ 600 g di fagioli borlotti freschi
✓ 50 g di salame in un unico pezzo
✓ 50 g di crosta di formaggio parmigiano in un unico pezzo
✓ 2-3 foglie di sedano
✓ 2 carote
✓ 2 patate
✓ 1 cipolla
✓ 4-5 cucchiai di concentrato di pomodoro (facoltativo)
✓ 4-5 foglie di salvia
✓ 2 rametti di rosmarino
✓ 1 litro e mezzo di acqua
✓ sale e pepe q.b.

Procedimento

Fare un soffritto con la cipolla e poi aggiungere le carote, il sedano e le patate a pezzetti.
Aggiungere l’acqua, i fagioli, la salvia e il rosmarino.
Salare e pepare a piacere e far cuocere per 2 ore.
Aggiungere il salame e il parmigiano e far cuocere ancora per 5-10 minuti.
Prima di servire si può dare una parziale frullata alla minestra
con il frullatore ad immersione, in modo da renderla più densa.
Nota bene: Se i fagioli sono secchi ne bastano 300 g; vanno messi a bagno 6 ore prima in acqua fredda; eliminare quelli che restano a galla.

Perché è una ricetta che fa bene agli occhi?

I fagioli contengono proteine e fibre e sono una buona fonte di carotenoidi e flavonoidi.
La carota è un’ottima fonte di β-carotene, inoltre stimola la diuresi e la motilità intestinale.
La patata è ricca di amido e contiene potassio, vitamina C e B5.
La cipolla contiene vitamina C e una buona quantità di flavonoidi (quercetina).
Il pomodoro è ricco di vitamine e oligoelementi, ma soprattutt contiene carotenoidi ed è la più importante fonte di licopene.
Il parmigiano, ricco di proteine facilmente digeribili, è poco grasso e contiene vitamina
A e alcune vitamine del gruppo B.

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Incidenti domestici: attenzione alla cataratta - Neovision Cliniche Oculistiche

Cataratta Occhio e Visione: tre elementi che insieme possono anche avere delle conseguenze, anche se spesso non ci si riflette a sufficienza. Quando la cataratta si manifesta, infatti, può anche peggiorare improvvisamente. Per questo motivo è meglio tenerla sotto controllo e, se possibile, intervenire il prima possibile. Trascorrere molto tempo a casa può essere una forzatura insopportabile oppure piacevole e rilassante. Tuttavia, è sempre importante poter eseguire tutte le nostre attività in massima sicurezza. Gli incidenti domestici, anche gravi, possono essere causati anche dal più banale dei gesti o dalla più piccola disattenzione. Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, ogni anno oltre 3 milioni di persone sono vittime di infortuni a casa. Fra le cause più comuni vi sono anche i problemi visivi, soprattutto la cataratta.

Cataratta Occhio e Visione: anche una questione di sicurezza

Gli incidenti domestici

Gli incidenti domestici sono eventi che, per la loro portata e per la loro frequenza, hanno risvolti dal punto di vista sanitario, sociale e personale. Peraltro, si stima che il numero di infortuni a casa sia di gran lunga maggiore rispetto a quello dichiarato. Questo accade perché molti di essi non richiedono l’intervento medico oppure non vengono denunciati.

Quali caratteristiche accomunano gli incidenti domestici

  1. Avvengono in casa e spazi annessi come la cantina, il garage, il giardino
  2. Sono involontari
  3. Hanno delle ripercussioni, temporanee o definitive, sulla salute di chi ne è vittima e su chi deve prendersene cura

Cataratta Occhio e Visione: le statistiche più frequenti legate agli incidenti domestici

Tipologie di incidenti domestici

Le tipologie di incidenti domestici più frequenti sono:

  • Cadute: fra gli incidenti più frequenti e spesso legate a problemi visivi come la cataratta
  • Ustioni: acqua o olio bollente, vapore, fornelli, forno, pentole, ferri da stiro
  • Intossicazione o avvelenamento: inalazione o ingestione accidentale di candeggina, antitarme, disgorganti, prodotti per la pulizia del forno, trieline, ammoniaca o altri prodotti tossici
  • Soffocamento (antitarme, anticalcare, disgorganti, detergenti per il wc).

Cataratta Occhio e Visione: le patologie visive collegate

Quali patologie visive possono causare incidenti domestici

Avere una vista sana è un primo passo importante per muoversi all’interno della propria abitazione in sicurezza e per ridurre anche significativamente il rischio di andare incontro a incidenti domestici. Una delle patologie più insidiose per quanto riguarda gli incidenti domestici è la cataratta, l’opacizzazione del cristallino tipica dell’età matura.

Perché la cataratta è un fattore di rischio degli incidenti domestici?

La cataratta causa offuscamento visivo ed un progressivo peggioramento della vista in termini di:

  • Precisione delle immagini
  • Visione corretta dei contorni degli oggetti
  • Percezione delle distanze
  • Percezione della nitidezza dei colori

Cataratta Occhio e Visione: come prevenire gli incidenti domestici

1 – Seguire attentamente istruzioni e foglietti illustrativi

E’ fondamentale fare un uso oculato ed attento dei propri elettrodomestici e dei prodotti per l’igiene della casa e della persona. In generale, è bene non prendere iniziative che esulino le indicazioni dei libretti d’istruzione o dei foglietti illustrativi dei prodotti dei quali si fa uso. Un altro suggerimento è quello di chiedere consiglio prima di intraprendere azioni inconsuete o semplicemente nuove.

2 – Prendersi cura di se stessi

Così come avviene normalmente in medicina, anche relativamente agli incidenti domestici un approccio orientato alla prevenzione rappresenta una scelta quanto mai saggia e lungimirante. Prendersi cura di se stessi in modo attento e costante può aiutare a prevenire molti incidenti domestici. Tra le patologie che favoriscono gli incidenti domestici, troviamo per esempio anche l’osteoporosi, oltre alle diverse malattie della vista.

Cataratta Occhio e Visione

Cataratta: quando intervenire

Trascurare o sottovalutare la cataratta può portare ad un aumento degli incidenti domestici, dovuti all’incertezza nell’incedere, nel fare scale o scalini, e nell’eseguire anche le più banali azioni casalinghe come preparare un caffè. Per quanto riguarda la cataratta, la prevenzione è fondamentale, ma lo è anche intervenire quanto prima non appena si riceve la diagnosi. Non si dimentichi che l’unica soluzione per la cataratta è l’intervento, che ripristina una visione ottimale in modo permanente. Con l’intervento, chi risolve la cataratta recupera anche sicurezza in se stesso, autostima ed uno stato emotivo positivo ed ottimista.


cataratta sintomi - Neovision Cliniche Oculistiche

No liste d’attesa e 100% finanziabile

In Neovision l’intervento di cataratta è finanziabile al 100% o fruibile mediante convenzioni con le più importanti assicurazioni.
Liste d’attesa? Non esistono.


Infortuni e difetti visivi: parola d’ordine, prevenzione

Anche i difetti visivi possono esporre agli incidenti domestici

Al pari della cataratta, anche i difetti visivi, specie se marcati, possono essere fattori di rischio degli incidenti domestici. Trascurare o non correggere adeguatamente una miopia forte, ma anche la combinazione tra più difetti visivi, come ipermetropia o presbiopia, solo per fare un esempio, può rivelarsi insidioso.

Anche per quanto riguarda i difetti visivi come miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia la prevenzione è la parola d’ordine. Eseguire periodicamente a visite oculistiche specialistiche, accurate ed approfondite, aiuta a fare il punto della situazione, del proprio stato di salute oculare e della propria capacità visiva, per poter correggere adeguatamente i propri difetti visivi.

Cataratta Occhio e Visone: la correzione laser dei difetti visivi

A proposito di correzione, inoltre, si può valutare con l’oculista l’opportunità di sottoporsi ad un intervento laser personalizzato, capace di eliminare i difetti in modo permanente. In questo modo gli incidenti domestici causati da difficoltà visive non potranno che essere un lontano ricordo. Spesso, infatti, i difetti visivi, anche se opportunamente corretti con un paio di occhiali, non smettono di darci noia, specie se siamo soggetti a scordare gli occhiali un po’ ovunque all’interno della nostra abitazione.

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Lenti a contatto Coronavirus, che fare - Neovision Cliniche Oculistiche

Si è parlato diffusamente, negli ultimi giorni, delle lenti a contatto e dell’opportunità di utilizzarle in periodo di pandemia da Coronavirus. Le lenti a contatto possono essere un veicolo di diffusione del virus.

Lenti a contatto e coronavirus: sì o no in periodo Covid-19?

Meglio sostituirle temporaneamente con gli occhiali

Ciò che ad oggi possiamo affermare con certezza è che, in questo momento, la soluzione migliore e più sicura è quella di sostituire le lenti a contatto con gli occhiali da vista. In alternativa, sarebbe opportuno utilizzare lenti a contatto usa e getta.

Esistono, però, delle situazioni nelle quali le persone non possono esimersi dall’utilizzare le lenti a contatto. Per questo motivo, abbiamo pensato di fornire alcuni consigli utili.

Persone che devono portare le lenti a contatto durante la pandemia da Coronavirus

Ci sono persone che, pur volendo, non possono rinunciare alle lenti a contatto nemmeno durante l’emergenza Coronavirus. Parliamo, ad esempio, di pazienti in situazioni post-operatorie. Persone che hanno subito un trapianto di cornea o, ancora, quei pazienti che devono portare le lenti a contatto semirigide per il cheratocono o per qualsiasi altra problematica medica che ne imponga l’utilizzo.

Per queste persone, abbiamo realizzato una piccola guida. Un insieme di suggerimenti che possono essere adottati per un utilizzo più sicuro delle lenti a contatto.

Suggerimenti e consigli per l’uso delle lenti a contatto durante la pandemia da Coronavirus (Covid-19)

  • La prima e più importante regola è la stessa che vale sempre: praticare un’igiene molto accurata della zona perioculare.
  • Lavare bene le mani, meglio se con una soluzione alcolica 65% appositamente sviluppata per chi indossa lenti a contatto e disponibile in farmacia.
  • Prima di mettere le lenti a contatto, detergere bene la zona perioculare con apposite salviettine per l’igiene oculare, utilizzando una singola salviettina per occhio. E la sera, prima di rimuovere le lenti a contatto, ripetere la stessa operazione. Questo per preservare al massimo la lente a contatto ed evitare conseguenti fastidi.
  • Molto importante, soprattutto in questo periodo, è la manutenzione delle lenti a contatto stesse. In questo momento è meglio utilizzare una soluzione fortemente antibatterica sia per le lenti a contatto rigide che per le lenti a contatto morbide. In particolare ne consigliamo una al perossido d’idrogeno al 3%, che aiuta nella massima disinfezione della lente.
  • Per evitare l’accumulo di depositi mucoproteici sulle lenti a contatto, si può pensare di includere alla normale igiene anche l’utilizzo settimanale di pastigliette enzimatiche, contestualmente al perossido di idrogeno, in modo da pulire al meglio le lenti a contatto.

Per qualsiasi informazioni su Covid-19 ti invitiamo a consultare l’apposito sito del Ministero della Salute.


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Smart working: come riposare gli occhi - Neovision Cliniche Oculistiche

L’emergenza sanitaria della pandemia di Coronavirus attualmente in corso ha spinto molte aziende a rimodellare e riorganizzare i flussi di lavoro in modalità smart working. In un primo momento l’idea di lavorare da casa può sembrare nuova, allettante ed in qualche modo piacevolmente rilassante, ma ben presto le differenze tra l’ufficio e la propria abitazione cominciano a farsi sentire. Lavorare da casa ha i suoi pro ed i suoi contro. Specie per la nostra vista. A quanto stress sottoponiamo la nostra vista durante una giornata di smart-working? E soprattutto, come riposare gli occhi?

Smart working: vantaggi e svantaggi

I vantaggi che la modalità smart working offre sono innumerevoli:

  • la gestione indipendente del tempo dedicato al lavoro;
  • la possibilità di vestirsi più comodi;
  • il lusso di dire addio alle interminabili code nel traffico;
  • il privilegio di preparare e consumare pasti più salutari;
  • il piacere di trascorrere più tempo con i propri figli.

Eppure, non è tutto oro quello che luccica: naturalmente, per non sforare con i tempi, rispettare le scadenze e mantenere lo standard qualitativo del lavoro svolto, è assolutamente necessario imporsi una routine ben definita ed essere molto rigorosi con se stessi. Altrimenti, tra le esigenze dei bambini, piccoli imprevisti di vario genere, lavatrici e quant’altro si rischia di arrivare a fine giornata senza aver concluso un granché e molto stanchi.

Cosa significa lo smart working per i nostri occhi?

Anche per i nostri occhi lo smart working potrebbe sembrare molto vantaggioso ma, a pensarci bene, nasconde delle insidie. Quanto lavoro imponiamo ai nostri occhi in aggiunta a quello che avremmo imposto loro se fossimo rimasti comodamente seduti nel nostro uffici.

Video call in smart working: una dopo l’altra…

Le video call nell’arco di una settimana si susseguono a più riprese, costringendoci a trascorrere diverse ore davanti allo schermo del nostro computer. Almeno la metà delle video call alle quali partecipiamo in smart-working si sarebbe tenuta nella sala riunioni del nostro ufficio, offrendoci non solo la possibilità di avere un contatto umano con i nostri colleghi, ma anche di stancare molto meno i nostri occhi.

Smart working: da oggi tutto il nostro mondo è online

In secondo luogo, lavorare in smart working significa non solo trascorrere gran parte della giornata davanti allo schermo del computer, ma anche scambiarsi messaggi con i colleghi attraverso lo smartphone: tutto il nostro mondo lavorativo è ora completamente trasferito su supporti digitali, anche quella parte che fino a ieri non lo era.

Computer, smartphone, TV accesa… e chi più ne ha più ne metta!

Infine, non tutti abbiamo a disposizione grandi spazi. Spesso, infatti, lavorare da casa significa dover condividere la stessa stanza con altre persone, con la confusione sonora e visiva che ne può conseguire. Un classico esempio è quello dei bambini intenti a guardare la televisione mentre noi tentiamo di condurre a termine la nostra giornata lavorativa. Anche la luce proveniente dalla TV, seppur indiretta, è un elemento di disturbo e può affaticare la vista.

Troppa luce, poca luce… Che fatica!

E che dire, infine, della finestra? Per non affaticare la vista, sarebbe utile posizionare lo schermo del computer perpendicolarmente alla finestra. Ma non sempre, in condizioni particolari in cui tutta la famiglia è costretta a condividere simultaneamente gli stessi ambienti, gli arredi e gli spazi di casa lo consentono.

Qualche consiglio utili per riposare gli occhi durante lo smart working

  1. Sembra la cosa più banale del mondo, ma non lo è: chiudere le palpebre. Quando stiamo per periodi prolungati davanti al PC i nostri occhi hanno la tendenza a rimanere aperti per più tempo, seccando maggiormente i nostri occhi;
  2. Bere a sufficienza: è un consiglio che sembra valido per tutto, ed in effetti lo è. Una buona idratazione è importante anche per la lubrificazione oculare e la produzione delle lacrime;
  3. Chi indossa gli occhiali, se può, dovrebbe preferire l’utilizzo di quelli dotati di lenti con filtro anti luce blu;
  4. Se possibile, prediligere l’uso degli occhiali rispetto alle lenti a contatto, altrimenti fare uso di lacrime artificiali monouso;
  5. Nel make-up quotidiano, limitare l’utilizzo dei prodotti in polvere, prediligendo quelli in crema e di buona qualità, oltre che struccarsi con cura.
  6. Visto che nelle ultime settimane la nostra vita ha subito una vertiginosa accelerazione dal punto di vista tecnologico, perché non pensare ad un ulteriore upgrade? Ecco allora che, invece che leggere un libro, potremmo pensare di ascoltarlo: anche Amazon, in questi giorni ha aperto la possibilità di accedere all’ascolto di alcuni titoli gratuiti su stories.audible.com;
  7. Se necessario, tenere a portata di mano delle salviette oculari rinfrescanti, facilmente reperibili in farmacia, che possono dare sollievo nell’arco della giornata;
  8. Per quanto riguarda sfondo e salvaschermo del computer, meglio scegliere colori spenti e/o scuri, che affaticano meno la vista rispetto a quelli chiari e molto luminosi;
  9. Non avvicinare troppo il computer alla finestra o a fonti luminose particolarmente intense: è meglio illuminare in modo armonioso e diffuso l’ambiente, ed evitare riflessi sullo schermo;
  10. Concedersi una pausa di 15 minuti ogni 2 ore di lavoro: durante questo tempo, è consigliato alzarsi dalla scrivania e guardare in qualche punto lontano, come per esempio fuori dalla finestra.

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Oculista, ortottista, optometrista ed ottico - Neovision Cliniche Oculistiche

Differenza tra ottico e oculista, ortottista e optometrista | Le professioni legate al mondo della vista sono diverse e spesso, complice la somiglianza tra i vari nomi che le identificano, si tende a confonderle. Eppure, ciascuna di esse ha ruoli, responsabilità e campi d’azione ben definiti. A volte, può quindi capitare di rivolgersi ad un interlocutore meno indicato di un altro, col rischio di ritardare i tempi di risoluzione del problema. Dunque, conosciamo più da vicino oculista, ottico, ortottista ed optometrista.

Differenza tra ottico e oculista: visita ottica o oculistica.

Oculista o oftalmologo: chi è

L’oculista è un medico, laureato in medicina e chirurgia, con specializzazione in oftalmologia. Per questo lo si chiama anche oftalmologo. Il percorso formativo che ha seguito è complesso ed articolato, ed ha previsto molti anni di studio. Delle quattro professioni delle quali ci occupiamo in questa sede, l’oculista è l’unico ad essere un medico. L’oculista visita i nostri occhi, valutandone lo stato di salute, diagnosticando eventuali difetti o patologie e prescrivendo i trattamenti, sia farmacologici che chirurgici. Nel caso si renda necessario intervenire chirurgicamente, l’oculista è l’unico in possesso delle competenze e delle capacità per farlo.

Differenza tra ottico e oculista: visita ottica o visita oculistica, conosci la differenza?

L’ottico può misurare la vista?

L’ottico è un artigiano che può realizzare, misurare e rivendere ausili visivi come occhiali e lenti a contatto (quindi è in grado di interpretare la prescrizione medica dell’oculista) ed altri sistemi ottici. Inoltre, non è infrequente che gli ottici siano anche in possesso del diploma di optometrista. In ogni caso, l’ottico non è abilitato alla diagnosi ed alla prescrizione di alcuna terapia medica o farmacologica delle patologie oculari. Pertanto quella che in molti credono una visita presso l’ottico, in realtà non è una vista oculistica.

Ortottista: chi è?

L’ortottista è un professionista sanitario, laureato in ortottica e assistenza oftalmologica. Non è un medico, ma le sue competenze sono molto elevate e spaziano dalla riabilitazione visiva all’esecuzione di esami strumentali fondamentali nel corso di una visita oculistica, fino alla assistenza del chirurgo oculista in sala operatoria. Quindi, l’ortottista è in grado di individuare difetti e patologie dell’occhio, ma la diagnosi e le indicazioni terapeutiche spettano sempre al medico oculista, con cui collabora.

Optometrista: cosa fa?

L’optometrista non è un professionista sanitario. L’optometrista può essere laureato in ottica ed optometria, corsi solitamente presenti nelle facoltà di Fisica. E’ in grado di riconoscere i difetti visivi come miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia e valutare le possibili misure correttive. Non essendo un medico, tuttavia, non è in grado di diagnosticare patologie, né di prescrivere trattamenti riabilitativi o terapie farmacologiche. L’optometrista non può eseguire visite oculistiche.

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Sport e problemi alla vista - Neovision Cliniche Oculistiche

Una buona salute oculare e una capacità visiva ottimale sono condizione imprescindibile per svolgere tante attività quotidiane in totale libertà. Chi invece, a causa di uno o più difetti visivi, si trova a dover utilizzare protesi come occhiali da vista o lenti a contatto, potrebbe non godere della stessa tranquillità. Gli ausili per la visione possono essere, a volte, un vero e proprio impiccio: fastidiosi da indossare, da portare con sé, da ricordare. Specie per chi pratica molto sport, i problemi alla vista possono rivelarsi un ostacolo non da poco.

Parola d’ordine: movimento!

Mens sana in corpore sano, dicevano i latini. Ed effettivamente è proprio così, anche per chi ha problemi visivi. Prendersi cura del corpo aiuta a coccolare la mente, e viceversa. Sono sempre di più le persone pienamente consapevoli dell’importanza del legame tra corpo e mente. Praticare sport e movimento, trascorrere del tempo all’aria aperta, alimentarsi correttamente e senza particolari eccessi sono piccole grandi regole oggi chiare davvero a tutti. Per stare bene, dentro e fuori. E per sentirsi in equilibrio con se stessi e con il mondo.

Per quanto riguarda l’attività sportiva, ciascuno di noi sceglie quella che gli è più congeniale e quella in cui si identifica: yoga, corsa, ciclismo, karate, kitesurf, nuoto, spinning, pilates…. spazio alla fantasia e alla voglia di provare! …E se abbiamo problemi alla vista?

Problemi alla vista e sport: un binomio non proprio felice

Movimenti continui, esposizione alle intemperie e posizioni particolari richiedono una libertà di movimento ed una capacità visiva ottimali.

Chi soffre di problemi alla vista ed è affetto da uno o più difetti come miopia, astigmatismo, ipermetropia o presbiopia, può non sentirsi a suo agio nel praticare la propria attività sportiva preferita. Non sono pochi gli sport – individuali o di squadra – dove il corpo è in costante movimento ed il viso è esposto a vento, acqua o sole, o addirittura a veri e propri traumi. O ancora, molte discipline prevedono specifiche posizioni in cui un paio di occhiali risulta davvero d’impiccio: per fare solo un esempio, praticare lo yoga indossando gli occhiali è davvero poco pratico!

Caschi, caschetti, maschere, mute: e gli occhiali sono di troppo

Spesso, per esigenze legate alla propria disciplina sportiva, è necessario sovrapporre a lenti a contatto e occhiali da vista anche altri tipi di ausili, come ad esempio maschere, occhiali protettivi, caschetti o altro. Non è quindi un caso che molti sportivi decidano di risolvere in modo permanente i propri problemi visivi.

Praticare sport indossando ausili per la visione può innescare un senso di insicurezza

Il legame tra vista e sport è davvero molto stretto. Al di là del fastidio del dover indossare un ausilio esterno per la visione, la maggior parte delle attività sportive richiede una buona capacità visiva: questa è necessaria per valutare distanze, ostacoli, dettagli e per prendere decisioni sui movimenti precisi da compiere in tempo reale. Alla luce di quanto appena detto, può capitare che i problemi alla vista non ci consentano di dare il meglio di noi stessi durante la pratica sportiva, innescando in noi un senso di insicurezza.

Le soluzioni permanenti dei problemi alla vista esistono: largo allo sport in totale libertà!

Fortunatamente, le soluzioni esistono. Oggi, grazie alle moderne tecniche che si avvalgono dell’uso del laser, è possibile risolvere in modo permanente quei problemi visivi che talvolta sono d’ostacolo alla pratica delle proprie attività sportive preferite.

Per saperne di più…

Le soluzioni che la moderna chirurgia oftalmica mette oggi a disposizione con l’ausilio di sofisticati strumenti laser sono pensate per chi desidera praticare sport il totale libertà senza rinunciare al buonumore.

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come struccarsi - Neovision Cliniche Oculistiche

Come struccarsi: un’azione quotidiana che sembra banale, ma in realtà non lo è affatto. Il make-up degli occhi, infatti, è una vera e propria passione per moltissime donne. Permette di sentirci più curate, belle e sicure. Con noi stesse, ma anche con gli altri.

Un gesto quotidiano che può andare dal classico velo di trucco a sessioni di make-up più complesse, con mix di colori e prodotti sempre più vari.

Se l’abitudine di truccarsi è un gesto quotidiano irrinunciabile, quella di struccarsi, però, non è sempre vissuta con la stessa rilevanza. A volte si è troppo stanche o semplicemente si ha solo voglia di andare a letto pensando, con leggerezza, che dormire col trucco addosso, per una volta, non faccia la differenza.

Struccarsi, però, e soprattutto, come struccarsi è un tema importante, anche per la salute dei nostri occhi!

Di seguito, 5 consigli dell’oculista per sapere come struccarsi al meglio.

Come struccarsi? Ecco i consigli dell’oculista

1 – Struccarsi tutti i giorni

Struccarsi tutte le sere è davvero molto importante. Nel corso della giornata, infatti, le ciglia accumulano smog, polvere ed impurità di ogni genere che, se non rimosse assieme al make up, possono causare irritazioni oculari o infezioni. Tra questi disturbi, ad esempio, troviamo:

  • l’orzaiolo: un’infiammazione delle ghiandole sebacee situate alla base delle ciglia;
  • una congiuntivite irritativa o batterica: una spiacevole irritazione della congiuntiva, che potrebbe regalarci, al mattino, un notevole fastidio all’occhio con arrossamento e secrezioni;
  • irritazione, arrossamento, sensazione di corpo estraneo e secchezza oculare.

Così come la pulizia del nostro viso e dei nostri occhi, non dobbiamo dimenticare anche la pulizia periodica di pennelli e applicatori.

COSA EVITARE: non struccarsi per pigrizia e dimenticare di pulire periodicamente pennelli ed appricatori.

2 – Le lenti a contatto si tolgono prima

Le lenti a contatto vanno rimosse prima del make-up. Anche le lenti, infatti, proprio come le ciglia, accumulano una grande quantità di impurità, che non solo si depositano su di esse, ma rimangono anche incastrate tra la lente e la cornea. L’ideale è proprio toglierle e poi procedere ad una completa ed accurata igiene oculare.

COSA EVITARE: struccarsi con le lenti e andare a letto senza toglierle

3 – Usare un prodotto idoneo

Così come per i prodotti per il make-up, qualità è la parola d’ordine anche per i prodotti struccanti.

Ma quali? Come struccarsi al meglio? Il consiglio dell’oculista è quello di acquistare due prodotti diversi: uno specifico per la pelle del viso, l’altro per gli occhi. Inoltre, lo struccante occhi deve avere un buon INCI, possibilmente privo di sostanze irritanti. Meglio soffermarsi qualche istante nella lettura dell’etichetta piuttosto che acquistare d’impulso! Se si sceglie di acquistare uno struccante bifasico, non dimenticare di agitarlo bene prima dell’uso.

COSA EVITARE: acquistare un prodotto qualunque

4 – Compiere i movimenti corretti

Quando si rimuove il make-up occhi anche i movimenti hanno la loro importanza. Il dischetto di cotone o la salviettina struccante vanno posati sull’occhio chiuso lungo il bordo palpebrale e, senza premere né sfregare eccessivamente, si trascina delicatamente verso il basso. L’operazione va ripetuta fino a quando il make up non è stato rimosso completamente.

COSA EVITARE: compiere sfregamenti a destra e sinistra, che non fanno altro che irritare l’occhio e la zona perioculare

5 – Si strucca una occhio per volta

Quando si struccano gli occhi può capitare di compiere il gesto istintivo di passare da un occhio all’altro con il medesimo dischetto di cotone o salvietta struccante. Ma è un errore: è sempre bene struccare un occhio per volta, cambiando dischetto . Questo impedirà alle impurità e ad eventuali batteri di passare da un occhio all’altro. L’oculista avverte: un gesto così apparentemente innocuo può causare contaminazioni batteriche non desiderate che possono scatenare o peggiorare eventuali processi irritativi o infettivi.

COSA EVITARE: l’utilizzo della stessa salvietta struccante per bocca, viso e occhi

Leggi anche: Make up occhi, i consigli dell’oculista

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