Risonanza Quantica Molecolare Occhio Secco. Il nome Risonanza Quantica Molecolare è un po’ altisonante e fa quasi pensare ad esperimenti scientifici al limite della fantascienza. Invece si tratta di realtà!

Risonanza Quantica Molecolare: cos’è?

La Risonanza Quantica Molecolare (o QMR®) è un trattamento assolutamente innovativo e allo stesso tempo indolore ed estremamente rilassante. La sua funzione è quella di stimolare le ghiandole lacrimali, insieme alle ghiandole di Meibomio, al fine di favorire la rigenerazione naturale degli strati liquidi e lipidici dell’occhio.

Risonanza Quantica Molecolare e oltre: un vero protocollo di cura

Occhio Secco - Risonanza Quantica Molecolare RexonEye - Neovision Cliniche Oculistiche

Al fine di supportare i pazienti nella cura dell’Occhio Secco, Neovision ha messo a punto LAVMe, un protocollo di cura specifico di cui la Risonanza Quantica Molecolare è un elemento importante, ma non l’unico.

LAVMe, infatti, prevede un’accurata e specifica visita per la diagnosi dell’Occhio Secco e la comprensione della tipologia di Occhio Secco di cui soffre il paziente. Una volta individuata la severità e la tipologia di disturbo, l’oculista identifica il trattamento più adeguato.

LAVMe: il Protocollo di cura dell’Occhio Secco

Di seguito gli step che identificano e rendono unico il Protocollo LAVMe:

  • Un’accurata e mirata visita diagnostica con esami specifici ed approfonditi
  • Trattamento di Risonanza Quantica Molecolare abbinato ad una seduta di Mindfulness
  • Controlli periodici per la valutazione dell’andamento del percorso terapeutico
  • Una Home Therapy per massimizzare gli effetti della terapia in Clinica anche a casa
  • Una visita completa finale per la valutazione del percorso e del benessere del paziente

Risonanza Quantica Molecolare in Sicurezza

Nel rispetto delle normative vigenti, ma soprattutto nell’ottica della massima sicurezza per i pazienti e per lo Staff, ricordiamo che i nostri ambienti e tutta la strumentazione sono costantemente igienizzati ad ogni utilizzo. La salute di pazienti e staff è fondamentale per Neovision e invitiamo i pazienti a prendere visione delle misure di sicurezza messe in atto alla pagina dedicata.

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Cura occhio secco - Occhi rossi - Neovision Cliniche Oculistiche

Come si cura l’occhio secco? L’occhio secco è un disturbo oculare molto diffuso: secondo le stime, in tutto il mondo ne sono affette ben 350 milioni di persone. Tuttavia, molte persone scambiano l’occhio secco per altro, altre lo trattano con metodi fai da te, altre ancora lo sottovalutano. Il primo passo è stabilire l’entità del disturbo in quanto, se non trattato adeguatamente, l’occhio secco può arrivare ad influenzare prepotentemente la vita di chi ne è affetto. Il secondo è individuare la strada giusta per cominciare a stare meglio sul lungo periodo.

La Sindrome dell’Occhio Secco

Prima di entrare nel merito del protocollo di cura dell’Occhio Secco, spendiamo due parole sulla sindrome. L’Occhio Secco non è una semplice irritazione dell’occhio. Il suo andamento ciclico e recidivante è caratteristica peculiare del disturbo, che si definisce tale proprio in virtù della compresenza, nell’arco di un lungo periodo di tempo, di una serie di sintomi persistenti.

Tra questi, citiamo:

  • Secchezza oculare
  • Arrossamento e bruciore
  • Fotofobia, cioè fastidio nei confronti delle fonti luminose intense
  • Sensazione di corpo estraneo
  • Lacrimazione eccessiva: sembra un paradosso, ma l’impoverimento del film lacrimale consiste nella perdita della componente lipidica delle lacrime, fondamentale per la lubrificazione oculare. Rimane invece la parte acquosa, che l’occhio produce in quantità.

Occhio secco: la diagnosi

La prima cosa da fare, in presenza di uno o più dei sintomi sopra elencati, è quella di recarsi dall’oculista per una visita specialistica approfondita. L’autodiagnosi, o la sottovalutazione dei sintomi, può portare infatti ad un progressivo peggioramento del quadro clinico. Prendere coscienza del fatto che la sindrome dell’Occhio Secco è un disturbo che va trattato con l’aiuto di uno specialista è, di fatto, il primo passo per cominciare un reale percorso di benessere visivo.

Come si cura l’Occhio Secco

Neovision ha creato LAVMe, un valido ed efficace protocollo di cura dell’occhio secco pensato per restituire al paziente una sensazione di benessere prolungato e continuativo nel tempo.

Come si accede al protocollo di cura dell’Occhio Secco di Neovision?

Per prima cosa, è necessario sottoporsi ad una visita oculistica per confermare la diagnosi e per determinare il grado di severità del disturbo. Dal livello di intensità e di gravità dei sintomi, dipenderà un ben definito piano terapeutico, con l’obiettivo di recuperare il benessere oculare perduto.

LAVMe: per tornare a volersi bene assieme a Neovision

LAVMe include una serie di sedute di risonanza quantica molecolare in abbinamento a sessioni di rilassamento mindfulness. Al termine di ogni seduta, il paziente è rivalutato dagli esperti Neovision, per verificare che la terapia stia procedendo nella direzione giusta. Il tempo e le attenzioni esclusive dedicate a ciascun paziente, consentono di monitorare non solo l’andamento della terapia dal punto di vista clinico, ma anche sul fronte delle emozioni, delle sensazioni e delle impressioni del paziente stesso. Fanno parte del trattamento, infatti, anche una serie di colloqui volti a risolvere eventuali criticità e dar voce a qualunque impressione, dubbio, timore del paziente.

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Soffri di una marcata secchezza oculare, accompagnata dai sintomi sopra descritti? Chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 3031 7600, oppure compila il modulo sottostante e premi INVIA: ti contatteremo al più presto!

Visita oculistica pediatrica per il ritorno a scuola! Neovision Cliniche Oculistiche

Visita oculistica bambini | Come abbiamo già visto in un articolo di qualche tempo fa, sono aumentati i casi di miopia indotta. Abitudine ad una visione spaziale a corto raggio e spesso in spazi chiusi, didattica a distanza non hanno aiutato. Compresi i giochi che sfruttano perlopiù la visione da vicino. Per non parlare dei vari device a disposizione della famiglia. Tutto ciò ha comportato per tutti, grandi e piccini, un importante sforzo della vista. Le giornate si chiudono con occhi stanchi e pesanti, a volte anche un po’ secchi. FOR KIDS è la visita oculistica pediatrica studiata da Neovision per la salute visiva dei più piccoli. Una delle visite oculistiche pediatriche più approfondite di Milano.

Visita oculistica bambini: Prenota ora!

I nostri occhi, dopo questo lungo e complicato periodo sono stanchi e affaticati. Per questo, potrebbe essere indicata una visita di controllo. Soprattutto per chi non l’ha mai effettuata e, in particolare, per i bambini che proprio in questi giorni stanno rientrando finalmente a scuola.

Prima era il lockdown, poi un timido riaffacciarsi alla vita, e infine una travolgente voglia di riprendere.

E per prepararci al meglio a questa ripresa, anche gli occhi dei bambini meritano qualche attenzione in più. Per questo Neovision ricorda l’importanza della visita oculistica pediatrica. Una rassicurazione per i genitori e un gesto di cura importante per gli occhi dei bambini.

FOR KIDS: la visita oculistica pediatrica dedicata ai nostri bambini

Pronti alla visita oculistica: bambini, vi aspetta FOR KIDS!  Non una visita come tutte le altre. La nostra visita oculistica pediatrica, infatti, è un percorso diagnostico specifico, pensato per i bambini e dedicato a loro a 360 gradi. Gli appuntamenti sono organizzati con cura, in modo che i bambini siano liberi e sereni anche in sala d’attesa e i genitori accolti e rilassati. 

FOR KIDS inizia con un approfondito set di esami indolori e non invasivi, organizzati in modo che il bambino sia in grado di riconoscere elementi ludici al fine di approcciare alla visita in modo sereno e allegro.

Una visita unica ed estremamente approfondita, grazie all’ausilio di tecnologie all’avanguardia nelle mani di oculisti ed ortottisti esperti e davvero bravissimi coi bambini. Per un rientro a scuola più sicuro e sereno. 

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Occhio secco rimedi e consigli

Occhio secco: rimedi e consigli per chi ne è affetto | Per chi soffre della sindrome dell’occhio secco, anche andare in vacanza, può rappresentare un limite. Per evitare di andare incontro a spiacevoli situazioni, abbiamo stilato una lista di rimedi per chi soffre di occhio secco.

Di seguito parleremo di:

  • Cos’è la Sindrome dell’Occhio Secco?
  • Occhio Secco: rimedi 
  • L’Occhio Secco: accorgimenti sempre validi

Sindrome dell’Occhio Secco: di cosa si tratta?

Prima di entrare nel vivo del tema “Occhio secco: rimedi salva vacanza”, vale la pena di cosa si tratta.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la Sindrome dell’Occhio Secco “uno dei più ignorati e sottovalutati disturbi della società moderna”. Un disturbo dovuto ad un’alterazione del film lacrimale che protegge naturalmente gli occhi da agenti esterni come la luce e/o corpi estranei. Se la lubrificazione oculare non è corretta, il paziente andrà incontro a sintomi fastidiosi. Parliamo di fotofobia, sensazione di corpo estraneo nell’occhio, bruciore, prurito. La Sindrome dell’Occhio Secco colpisce prevalentemente le donne al di sopra dei 40-45 anni.

Occhio Secco: rimedi e accorgimenti salva-vacanza | Quali ambienti possono mettere in difficoltà il viaggiatore con Sindrome dell’Occhio Secco?

Tenere sotto controllo la Sindrome dell’Occhio Secco mentre si è a casa può sembrare tutto sommato facile, una volta impostata una certa routine.  In viaggio, però, si rischia di andare incontro a sintomi più accentuati del solito, complice il cambio di ambiente e di clima.

  1. Se viaggiate in automobile o in aereo, tenete presente che l’aria condizionata di questi veicoli rende l’aria particolarmente secca. Le lacrime artificiali vi aiuteranno a tenere i vostri occhi ben lubrificati.
  2. Per un viaggio in aereo particolarmente lungo, portate con voi o richiedete agli assistenti di volo una mascherina protettiva per gli occhi.
  3. Anche i lunghi soggiorni in albergo possono creare qualche difficoltà a chi soffre di occhio secco. L’aria condizionata e le polveri che si annidano su tendaggi e moquette, infatti, possono esercitare un’azione irritante. Meglio procurarsi un piccolo umidificatore d’aria ed arieggiate la stanza frequentemente.

Occhio secco: rimedi e accorgimenti: chi ne soffre, infatti, è molto disturbato da questa patologia. Ma vediamo alcuni consigli sempre validi, specialmente in vacanza.

Sindrome dell’Occhio Secco: rimedi per partire serenamente!

La Sindrome dell’Occhio Secco non è una patologia invalidante. Tuttavia, per non rovinarsi le meritate vacanze, è bene attuare degli accorgimenti per proteggere e lubrificare adeguatamente gli occhi anche quando si è lontani da casa.

Ecco i nostro consigli sempre validi

Occhio Secco: rimedi e consigli

  1. Porta sempre con te le lacrime artificiali
  2. Evita l’uso di lenti a contatto
  3. Usa sempre gli occhiali da sole. Chi soffre di Sindrome dell’Occhio Secco, infatti è particolarmente sensibile alla fotofobia. Gli occhiali andrebbero sempre indossati mentre sei in spiaggia o ti stai dedicando a delle passeggiate all’aperto
  4. Bevi molto, tieni sempre con te una bottiglietta d’acqua
  5. Porta con te una mascherina per gli occhi, da indossare in albergo o durante un trasferimento in aereo

 

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allergia primaverile e fastidio agli occhi

Allergia primaverile e fastidio agli occhi | Dopo un lungo inverno, la primavera rappresenta per ognuno di noi un momento di apertura e rinascita. L’occasione di un rinnovamento. In un momento come questo, poi, in cui le occasioni sociali devono essere limitate per necessità, il contatto con la natura ci viene incontro in questo percorso di risveglio e rinnovamento. Non tutti, però, possono godere del contatto con la natura allo stesso modo. Soprattutto perché l’abbondanza della primavera porta con sé, per molte persone, uno spiacevole rovescio della medaglia: l’allergia primaverile.

Allergia primaverile e fastidi agli occhi

La fioritura di numerose specie di piante, infatti, è la causa primaria di reazioni allergiche e secchezza oculare. Le allergie causano irritazione, prurito, bruciore ed arrossamento della superficie oculare e, di conseguenza, destabilizzazione del film lacrimale. Quest’ultima causa la perdita di acqua e, quindi, la disidratazione della superficie oculare. Da qui il perpetrarsi di un circolo vizioso di occhi arrossati, secchi, irritati, che bruciano o che sembrano trattenere un corpo estraneo. Tutti sintomi causati dall’allergia e riconducibili all’Occhio Secco.

Allergia primaverile: il consiglio

In primavera, e possibilmente prima che tali fenomeni inizino a manifestarsi, è fortemente consigliata una visita oculistica. È infatti preferibile intervenire con i colliri antistaminici e le lacrime artificiali prima che la reazione allergica divenga importante ed inizi a produrre situazioni di discomfort nei pazienti.

Allergie e Occhio Secco: lacrime e film lacrimale

Il film lacrimale è, a tutti gli effetti, una lente posizionata davanti alla struttura corneale.
Una corretta ed omogenea distribuzione delle lacrime (film lacrimale) sulla superficie anteriore della cornea migliora la qualità della visione, poiché ne rende la superficie liscia.
La superficie della cornea, infatti, non nasce liscia, bensì rivestita da microvilli, il cui compito è quello di agganciare e tenere adesa la lacrima alla superficie dell’occhio. Se così non fosse, infatti, le lacrime cadrebbero letteralmente, e piangeremmo costantemente.
Questo è uno dei tanti miracoli della natura: un liquido che non risente della forza di gravità, grazie anche alle proprietà dell’acqua dello strato lipidico, che con la sua componente grassa ed oleosa, impedisce l’evaporazione dell’acqua ad occhio aperto.
L’equilibrio di questi rapporti è molto delicato ed importante. Sappiamo che la distribuzione omogenea e corretta del film lacrimale sulla superficie oculare si ricostituisce dopo ogni ammiccamento, ovvero ogni volta che sbattiamo le palpebre. Il che deve avvenire ogni 7-8 secondi.

L’importanza del film lacrimale per chi usa occhiali o lenti a contatto

Evidentemente, per chi utilizza ausili visivi come occhiali o lenti a contatto la dinamica e l’integrità del film lacrimale diventano di importanza fondamentale.
Nei portatori di lenti a contatto giornalieri, poi, un’adeguata idratazione è la condizione necessaria per l’utilizzo confortevole dei dispositivi.

Inoltre, diventa sempre più importante per chi si trova in un periodo di adattamento a nuovi occhiali multifocali.

Bibilografia:
Effect of tear film dynamucs on quality of vision: Shizuka Kon, Cynthia Tung, Yasushi Inone, Visahal Jhanji- Pub Med 2020

Su allergia e congiuntivite leggi anche:

LAVMe: il protocollo di cura completo per l’Occhio Secco

LAVMe è l’innovativo Protocollo di cura messo a punto da Neovision. Un Protocollo completo ed un approccio di medicina integrata unico in Italia.

Scopri di più su LAVMe

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Lockdown, smart working e didattica a distanza: cosa è successo ai nostri occhi?

 

Poca vita all’aperto, riduzione della visione spaziale, introduzione di nuove metodologie di lavoro come smart working e didattica a distanza – DaD – hanno costretto tutti noi ad utilizzare molto più del solito tablet, computer e smartphone. Passiamo molto tempo con lo sguardo fisso alle distanze ravvicinate, e non senza conseguenze. Il lockdown, o comunque il confinamento a casa, è una misura utile nella lotta contro il Coronavirus, ma può avere qualche risvolto anche sulla nostra vista. La prolungata permanenza in casa, ad esempio, sembra provocare un incremento di miopia da spasmo accomodativo ed un aumento della secchezza oculare.

Smart working, DaD e aumento della miopia

Quando il nostro occhio è costretto per lungo tempo ad una forzata visione da vicino, si verifica una condizione che viene chiamata spasmo accomodativo. Una problematica che causa un calo della vista da lontano.

Questo fenomeno viene anche definito dagli oculisti come pseudomiopia. Perché? La risposta è semplice. Il difetto visivo, infatti, potrebbe essere semplicemente temporaneo. La pseudomiopia può verificarsi negli adulti, negli adolescenti e anche nei bambini, soprattutto se già affetti da miopia.

Il fatto che possa trattarsi di una condizione temporanea, però, non deve farci abbassare la guardia. L’oculista consiglia di monitorare la situazione e verificare lo stato di salute degli occhi attraverso un controllo dedicato.

La visione spaziale: cos’è

La visione spaziale rappresenta la nostra capacità di vedere immagini nitide, sia dal punto di vista dell’acutezza visiva, sia da quello della qualità visiva. Significa focalizzare correttamente i contorni, i colori, il dettaglio ed il contrasto delle immagini.

Tramonto sul lago - La visione spaziale

Poter ammirare un tramonto sul lago come quello in foto, ad esempio, vuol dire poter identificare le policromie, le sfumature di luce, il riflesso del sole che piano piano si adagia sull’acqua.

Smart working, DaD e occhio secco: bruciore o secchezza oculare

La chiusura forzata, però, non causa solo problemi di miopia.

Molte persone hanno iniziato ad avvertire, anche in forma lieve, sintomi di bruciore o secchezza agli occhi. Per questo, soprattutto in questo periodo, è molto importante dedicare ai nostri occhi la massima cura.

La letteratura scientifica, infatti, dimostra come la costante permanenza davanti agli schermi, sia per lavoro o per didattica a distanza, insieme al soggiorno prolungato in piccoli ambienti, rappresentino seri fattori di rischio per l’insorgenza della dell’occhio secco, un disturbo oculare che causa bruciore, fastidio, sensazione di corpo estraneo e stanchezza visiva.

Inoltre, l’attenzione allo schermo riduce i tempi di ammiccamento dell’occhio, riducendo il ricambio uniforme delle lacrime sulla superficie oculare. L’occhio secco, se non trattato adeguatamente, può sfociare in una vera e propria patologia.

Ma non solo. Toluna, società digital nel settore delle ricerche di mercato, ha pubblicato una relazione dove mostra che il 70% degli italiani ha incrementato l’utilizzo dei social.

Gli appartenenti alla cosiddetta Generazione Z, rimasti per lungo tempo lontano dalle università e da scuola, parrebbero la fascia di utenti maggiormente coinvolta nell’incremento di presenza sui social, che durante la pandemia sembra aver coinvolto anche le persone di età superiore ai 50 anni: la sopracitata ricerca evidenzia che il 40% di loro trascorre almeno 2 ore al giorno sui social.

Siamo un popolo di social addicted? Parrebbe di sì. Anche per questo, quindi, non dobbiamo dimenticare di fare attenzione alla salute dei nostri occhi.

Smart working e dad: la visita oculistica è sempre più necessaria

SMART potrebbe essere la visita oculistica più adatta a studenti universitari e lavoratori smart. La visita oculistica SMART, infatti, prevede una rapida analisi dell’occhio, attraverso un percorso agile, affidabile ed accessibile.

Visita oculistica SMART - Neovision Cliniche Oculistiche

Grazie alla elevata tecnologia ed alla competenza degli ortottisti e dei medici oculisti, SMART è utile ad individuare la presenza, l’entità e le eventuali variazioni dei difetti visivi o di patologie oculari al fine di indicare, ove necessario, le migliori soluzioni terapeutiche. SMART è una visita oculistica adatta anche al rinnovo degli occhiali da vista.

Occhio Secco: un percorso ad hoc contro la secchezza oculare

Neovision propone LAVMe, il percorso che abbina l’analisi e la terapia medica dell’occhio secco ad un innovativo momento di relax, includendo la terapia domiciliare personalizzata.

Occhio Secco - LAVMe - Neovision Cliniche Oculistiche

L’occhio secco è un disturbo molto diffuso, che non va ignorato. Per questo, ricordiamo sempre di effettuare brevi pause durante il lavoro o lo studio al computer, così come durante l’utilizzo di smartphone o TV. E, cosa da non sottovalutare: beviamo sempre molta acqua. 

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La Sindrome dell’Occhio Secco è una patologia oculare spesso confusa con un disturbo fastidioso ma che si tende a ritenere tutto sommato passeggero. E questo nonostante i suoi sintomi si ripresentino puntualmente diverse volte l’anno. Tra i sintomi ricorrenti e concomitanti della sindrome troviamo, oltre ad una generale secchezza oculare, anche una sensazione di bruciore, corpo estraneo o sabbiolina, un certo arrossamento oculare, il desiderio di sfregarsi frequentemente gli occhi, episodi di iperlacrimazione e, non ultimo, la difficoltà ad aprire gli occhi al mattino. Quali sono le cause precise degli occhi secchi al risveglio? E come risolvere questo sintomo così fastidioso?

Occhi secchi al risveglio: come si manifesta?

Sarà capitato a molti di svegliarsi al mattino e provare una certa difficoltà ad aprire gli occhi in quanto “impastati” da sgradevoli secrezioni sviluppatesi durante il sonno. E’ uno dei sintomi tipici della congiuntivite, un’infiammazione della congiuntiva talvolta di origine batterica. La sensazione è del tutto spiacevole, ed è simile a quella che prova chi è affetto da Sindrome dell’Occhio Secco. La differenza è che nel caso della Sindrome dell’Occhio Secco, non sono presenti secrezioni. Assieme alla difficoltà ad aprire gli occhi, nel caso della Sindrome dell’Occhio Secco, il paziente sperimenta una sensazione di prurito e di gonfiore.

Cosa fare in caso di occhi secchi al risveglio

Il primo consiglio è quello di evitare di ricorrere a colliri o umettanti acquistati in autonomia senza prima aver consultato lo specialista. E’ fondamentale distinguere tra una sensazione di secchezza transitoria, causata da una patologia, da un’allergia o da un trauma, per esempio, da un fenomeno invece persistente e recidivante. Stabilire le cause degli occhi secchi al risveglio è dunque importante per definire l’iter terapeutico da seguire. Una volta appurato che la causa della secchezza oculare al risveglio è la Sindrome dell’Occhio Secco, il consiglio è di seguire attentamente le indicazioni dell’oculista.

LAVMe, il protocollo di cura dell’Occhio Secco

In particolare, Neovision ha messo a punto un protocollo di cura – chiamato LAVMe – pensato proprio per combattere efficacemente tutti i sintomi della Sindrome dell’Occhio Secco. L’obiettivo è quello di giungere ad avere un controllo del disturbo sul lungo periodo. Un obiettivo ambizioso raggiungibile concretamente grazie al costante affiancamento del team di esperti Neovision.

Con LAVMe addio occhi secchi al risveglio

Il protocollo terapeutico LAVMe include:

  • una serie di sedute di Risonanza Quantica Molecolare, con cadenza da definire in accordo con le tue esigenze;
  • un percorso di rilassamento mindfulness;
  • una terapia personalizzata da seguire a casa;
  • la presenza costante di un esperto Neovision, sempre al tuo fianco in ogni momento.

Con LAVMe è possibile ridurre significativamente i sintomi della Sindrome dell’Occhio Secco, inclusi gli occhi secchi al risveglio, e ritrovare uno stato di benessere fisico e psichico globale.

Finalmente, il momento del risveglio non sarà più caratterizzato da uno stato emotivo di stress capace di vanificare il riposo notturno, ma anzi tornerà ad essere uno dei momenti più piacevoli della giornata.

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La secchezza oculare cronica è un disturbo molto comune. Stili di vita, ambienti urbani, qualità dell’aria, abitudini alimentari disordinate, sbalzi ormonali, uso massivo dei device elettronici… le cause che la possono innescare sono davvero molte. E liberarsene, nel momento in cui il disturbo si cronicizza, non è affatto facile. Quali siano i rimedi per la secchezza oculare cronica? Vediamo come affrontare i sintomi della secchezza oculare e come risolverli con efficacia.

Secchezza oculare: attenzione ai rimedi “fai da te”

La secchezza oculare cronica, proprio perché cronica, non è un disturbo temporaneo, ma ricorrente. Pensare di aver maggiormente cura di se stessi per qualche giorno, di non strapazzarsi e di fare un bell’impacco di camomilla (i famosi rimedi della nonna), sfortunatamente non è sufficiente a risolvere l’insieme di disturbi che la secchezza oculare porta con sé. Perché, proprio in virtù della sua cronicità, la secchezza farà puntualmente ritorno. I rimedi naturali nei confronti della secchezza oculare vi potranno dare una sensazione di benessere e di comfort, alla stregua di alcuni farmaci da banco che avrete modo di acquistare in farmacia. Ma sono sensazioni del tutto temporanee. Inoltre, l’abuso di rimedi fai da te potrebbe, paradossalmente, esacerbare i sintomi, innescando uno sgradevole “effetto boomerang”.

Dunque, prima di ricorrere a soluzioni e trattamenti “fai da te”, è sempre bene chiedere consiglio all’oculista.

Leggi anche: sindrome dell’occhio secco e reflusso gastroesofageo

E allora, quali sono i rimedi per la secchezza oculare?

La secchezza oculare non è un disturbo isolato, ma un insieme ben preciso di fastidi e disturbi ricorrenti. Che, a lungo andare, sfocia nella Sindrome dell’Occhio Secco. Se ricorrere a rimedi una tantum serve a poco, è evidente che le strade da percorrere per riacquistare il proprio benessere visivo ed emotivo sono altre.

LAVMe: il protocollo di cura innovativo, mirato e dai risultati durevoli nel tempo

Ecco perché Neovision ha messo a punto LAVMe, un innovativo protocollo di cura, unico nel suo genere, pensato per trattare i sintomi della Sindrome dell’Occhio Secco in modo globale e programmato, con l’obiettivo di minimizzarli significativamente sul lungo periodo. Una terapia personalizzata, che include una serie di sedute di Risonanza Quantica Molecolare unite al rilassamento mindfulness, ed una terapia domiciliare studiata sulle specifiche esigenze del paziente.

  • Occhio Secco - Risonanza Quantica Molecolare RexonEye - Neovision Cliniche Oculistiche
  • Occhio Secco - Risonanza Quantica Molecolare RexonEye - Neovision Cliniche Oculistiche

La Risonanza Quantica Molecolare (QMR®) è un trattamento innovativo, indolore e molto rilassante, che stimola le ghiandole lacrimali e le ghiandole di Meibomio per favorire la naturale rigenerazione dello stato liquido e lipidico dell’occhio.

Un percorso da fare assieme, fianco a fianco

Un percorso che gli specialisti ed esperti Neovision compiono assieme a te, accompagnandoti per mano verso una nuova condizione di benessere, libera da secchezza oculare, arrossamento, bruciore, fotofobia e tutti gli altri spiacevoli sintomi caratterizzanti la Sindrome dell’Occhio Secco.

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sindrome dell'occhio secco e malattie intestinali - Neovision Cliniche Oculistiche

Si dice spesso che l’intestino è, in qualche modo, il nostro “secondo cervello”. Effettivamente, l’intestino riveste un ruolo di primo piano non solo per quanto riguarda l’andamento delle funzioni gastrointestinali e l’assimilazione dei nutrienti, ma anche con riferimento al mantenimento di un stato ottimale di salute del nostro organismo. Dal suo buon funzionamento dipende infatti, più o meno direttamente, anche il benessere di molti altri organi. E la salute oculare in questo senso non è da meno. Già a suo tempo avevamo indagato il legame tra il microbiota intestinale e la salute oculare, con particolare riferimento alla prevenzione della degenerazione maculare senile. Oggi vediamo, invece, la connessione tra le patologie croniche a carico dell’intestino e la Sindrome dell’Occhio Secco.

Malattie croniche intestinali: sintomi non circoscritti

Tra le malattie infiammatorie croniche dell’intestino figurano, per citare quelle con maggiore incidenza a livello mondiale, il morbo di Crohn, la colite ulcerosa e la sindrome del colon irritabile, comunemente indicata come colite. La sindrome del colon irritabile è spesso confusa con un disturbo passeggero ma è, al contrario, una patologia cronica ben definita. Essa include una serie di sintomi ricorrenti, curabili ma mai guaribili del tutto. In generale, le patologie infiammatorie croniche intestinali si possono manifestare con sintomi su distretti ed organi ben lontani dall’intestino. Incluso l’apparato visivo, spesso interessato dalle complicanze di questo genere di patologie.

Sindrome dell’Occhio Secco fra le complicanze di Morbo di Crohn e Colite Ulcerosa

Tra i disturbi oculari causati dalle patologie croniche intestinali ve ne sono alcuni lievi e transitori, altri invece più importanti. Eccone elencati alcuni:

  • Sindrome dell’Occhio Secco: questa patologia figura al primo posto nella lista per incidenza. Si stima infatti che il 50% dei pazienti affetti da Morbo di Crohn e Colite Ulcerosa sia anche affetto da Sindrome dell’Occhio Secco. (Fonte: Microibd.it)
  • Congiuntivite;
  • Blefarite;
  • Glaucoma;
  • Neurite ottica;
  • Alcune patologie meno comuni della retina, come gli edemi;
  • Uveite.

Sarà il medico a dover effettuare tutte le valutazioni cliniche del caso ed a predisporre l’adeguata terapia orientata a far ritrovare al paziente affetto da patologia intestinale cronica il suo benessere oculare. In generale, il trattamento può spaziare da colliri lubrificanti, a farmaci antinfiammatori, steroidi o corticosteroidi, sino ad arrivare a soluzioni più innovative, specie per ciò che concerne i pazienti affetti da Sindrome dell’Occhio Secco.

Sindrome del Colon Irritabile e Sindrome dell’Occhio Secco: così distanti eppur così vicine

Se la Sindrome dell’Occhio Secco ha una forte incidenza tra le persone con malattia di Crohn e colite ulcerosa, anche chi è affetto da colon irritabile sembra esserne colpito. Diversi studi scientifici hanno infatti messo in luce l’esistenza di un vero e proprio legame tra intestino ed apparato visivo, con particolare riferimento alla connessione tra la sindrome del colon irritabile e la Sindrome dell’Occhio Secco.

Da un microbioma all’altro, il passo è breve

Così come, all’interno dell’intestino, il microbioma regola il buon andamento delle funzioni digestive, analogamente sulla superficie oculare esiste un delicatissimo e preziosissimo micro habitat batterico.

Diversi studi scientifici hanno messo in correlazione questi due insiemi di preziosissimi microorganismi, sottolineando come dal benessere del microbioma intestinale possa dipendere direttamente anche quello del micro habitat oculare. Va da sé, quindi, che un’alterazione del primo possa innescare alcune patologie della superficie oculare, come blefariti e congiuntiviti ricorrenti, ma soprattutto la Sindrome dell’Occhio Secco.

LAVMe, il protocollo terapeutico per l’occhio secco

Anche in questo caso, la valutazione clinica da parte dell’oculista è fondamentale per mettere a punto un percorso terapeutico mirato. A questo proposito, gli specialisti di Neovision hanno messo a punto LAVMe, un protocollo di cura innovativo volto a restituire uno stato di benessere globale al paziente affetto da Sindrome dell’Occhio Secco.

Leggi anche: Sindrome dell’Occhio Secco e Reflusso Gastroesofageo, quale connessione?

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piangere dal ridere - Neovision Cliniche Oculistiche

Sarà capitato a tutti di scoppiare a piangere dal ridere, o quasi. Eppure le lacrime sono solitamente sintomo di un’emozione negativa, di un momento di grande tristezza, di un dispiacere che induce il pianto. E allora, come mai capita di piangere anche quando si ride a crepapelle oppure quando riceviamo una bellissima notizia?

Come funziona il meccanismo del pianto?

Il pianto è una reazione naturale che tutti abbiamo come conseguenza di un dolore fisico, di una forte emozione, di un dispiacere, di un momento commovente. Si può piangere perché ci si sente tristi, perché si ha male o semplicemente per le emozioni provate guardando un film o leggendo un libro. Capita persino di piangere dal ridere! La risposta è innescata da una parte specifica del nostro cervello chiamata sistema limbico, che a sua volta è collegata al sistema nervoso. E’ proprio il sistema nervoso ad essere responsabile del rilascio di un particolare neurotrasmettitore appartenente alla famiglia delle endorfine, la leu encefalina. La leu encefalina a sua volta attiva una altro neurotrasmettitore, l’acetilcolina, che si occupa di innescare l’attività lacrimale. In breve, tutto il meccanismo che vede coinvolti cervello e sistema nervoso è dunque la risposta che il primo invia al nostro corpo per restituire una sensazione di benessere durante un momento di infelicità.

Come mai si piange anche di gioia?

Esiste una spiegazione scientifica anche al piangere dal ridere

Piangere, insomma, aiuta a stare meglio. E allora, come mai piangiamo anche quando stiamo bene, anzi benissimo, e ci stiamo davvero sbellicando dalle risate? E’ presto detto. Quando ridiamo molto, si verifica una sorta di “corto circuito” nel meccanismo descritto nel paragrafo precedente. Le endorfine, che dovrebbero aiutarci a stare meglio in un momento triste, si liberano ugualmente. In una ricerca da lei stessa condotta e pubblicata, la psicologa e ricercatrice dell’Università di Yale Oriana Aragon, ha spiegato che le lacrime non sono sempre sintomo di una forte emozione negativa ma, al contrario, possono essere segnale di un’emozione positiva molto intensa. Ed anzi, se nel caso del pianto causato da un dispiacere esse servono a restituire una condizione di benessere, nel caso del pianto di gioia hanno il ruolo di controbilanciare la gioia eccessiva. Si tratta, in generale, di reazioni aventi l’obiettivo di riportare il soggetto in uno stato emotivo “nella norma” e privo di eccessi. E’ un po’ quello che accade quando ci si trova in una situazione poco piacevole che induce tensione emotiva, e pur tuttavia si comincia a ridacchiare.

Attenzione alla differenza tra pianto e lacrimazione

I meccanismi sopra illustrati rappresentano, dal punto di vista scientifico, una risposta ad un evento psichico. Diverso è il caso dell’iperlacrimazione, che ha tutt’altra origine ed indica una reazione fisica dell’occhio nei confronti di un evento in qualche modo disturbante. Questo evento può essere:

  • patologico, come una congiuntivite;
  • legato a cause anatomiche, come un malposizionamento della palpebra;
  • causato da un evento transitorio e per nulla dannoso per l’apparato visivo, come la semplice azione di sbucciare delle cipolle;
  • innescato da una eccessiva secchezza oculare;
  • traumatico, come un’abrasione a livello corneale;
  • un difetto visivo molto forte ma non opportunamente trattato.

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