La cataratta, o intervento di facoemulsificazione sarebbe secondo Eurostat (insieme alla colonscopia) la procedura chirurgica mini-invasive più comune nell’Unione Europea. Il solo trattamento della cataratta è stato eseguito negli Stati Membri ben 4,5 milioni di volte in un anno*. Un dato che inserisce l’intervento di cataratta nella routine ospedaliera. Alla base della sua diffusione, i grandi vantaggi che l’intervento comporta. L’invasività e i rischi intraoperatori minimi e le complicanze post operatorie pari quasi a zero.
Trattamento della cataratta: un intervento diffusissimo, ma perché?
L’intervento di rimozione della cataratta, chiamato anche intervento di facoemulsificazione, è molto diffuso. La ragione è semplice. Rimuovere la cataratta è l’unico modo per risolvere la patologia. Ad oggi, infatti, non esiste alcun farmaco capace di mantenere la trasparenza e l’elasticità del cristallino inalterate nel tempo. Oggi l’intervento rappresenta l’unico trattamento della cataratta percorribile per evitare di andare incontro ad una drastica diminuzione della capacità visiva. Un intervento sostanzialmente privo di controindicazioni, i cui rischi intraoperatori e postoperatori sono inferiori all’1%.
Perché l’intervento di facoemulsificazione è mini-invasivo
Per accedere alla capsula che contiene il cristallino naturale, grazie alle moderne tecnologie, lo specialista non effettua tagli manuali, ma si avvale del laser. Il laser a femtosecondi è un laser ad impulsi brevissimi capace di separare due estremità di tessuto senza che queste debbano poi essere suturate. Non solo l’intervento di facoemulsificazione è di routine, ma è anche altamente tecnologico, proprio perché nelle migliori strutture non prevede l’uso di lame, bisturi, punti di sutura o bendaggi. Ad oggi il laser a femtosecondi rappresenta l’ultima frontiera della chirurgia oftalmica, ed è presente nelle migliori cliniche oculistiche d’eccellenza.
L’intervento di cataratta può risolvere i difetti visivi
Oggi l’intervento di facoemulsificazione consente di risolvere più problemi oculari contemporaneamente. Una procedura versatile e personalizzabile sulla base delle esigenze specifiche del paziente. Un paziente affetto da una forte miopia, per esempio, potrà scegliere di sostituire il cristallino naturale oramai opacizzato con una lente intraoculare capace di ovviare anche al suo difetto visivo. Lo stesso vale per altri difetti visivi, come l’astigmatismo, l’ipermetropia o la presbiopia. Oggi esistono una vasta gamma di cristallini artificiali pensati e progettati per diverse esigenze specifiche.
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*Fonte: dati Eurostat 2016
https://i0.wp.com/www.neovision.eu/wp-content/uploads/2019/02/NEOV-iStock-810532578.jpg?fit=1286%2C816&ssl=18161286neovisionhttps://www.neovision.eu/wp-content/uploads/2016/07/logo340x156.pngneovision2019-02-08 08:28:192021-06-22 15:59:28La cataratta: per Eurostat tra le procedure più comuni in UE
Cataratta: il nome è noto, ma di cosa si tratta esattamente? La Cataratta indica l’opacizzazione del cristallino, la piccola lente presente all’interno del nostro occhio. Questa opacizzazione è un fenomeno del tutto normale ed è il risultato di una serie di processi di ossidazione che si verificano con l’avanzare dell’età. Oggi l’intervento di rimozione della cataratta è veloce e sicuro. Viene eseguito anche senza l’utilizzo del bisturi e senza la necessità di applicare punti di sutura né bendaggi. Ma cos’altro conviene sapere a proposito di questa patologia ? Ecco, in sintesi, 10 cose da sapere sulla cataratta e sull’intervento di facoemulsificazione.
1 – È l’intervento più effettuato
Spesso sentiamo amici e parenti parlare di patologie gastrointestinali, cardiache, di impianti dentali e quant’altro. E’ più raro, invece, sentir parlare di intervento di cataratta. Eppure, la chirurgia della cataratta è, oggi, un intervento all’ordine del giorno in tutto il mondo. Il che significa che la cataratta è molto più diffusa di quanto si possa pensare. E più l’età media della popolazione aumenta, più l’intervento di cataratta è comune.
2 – I pazienti che si sottopongono all’intervento sono sempre più giovani
Nonostante l’età media della popolazione mondiale si stia alzando, l’età media di coloro che si sottopongono all’intervento di facoemulsificazione diminuisce sempre di più. Questo per diversi motivi:
Per rendere l’intervento di cataratta più agevole e semplice per il chirurgo. Una cataratta molto matura è più dura e pertanto più complessa da frammentare.
Evitare al paziente di incorrere nelle difficoltà visive tipiche della patologia. (Difficoltà alla guida o a vedere di notte, difficoltà nel mettere a fuoco e nella percezione corretta dei colori e della luce, difficoltà a muoversi, anche in ambienti noti, a causa del calo visivo).
Infine, sempre di più pazienti che scelgono di sottoporsi all’intervento di facoemulsificazione prima che la cataratta si manifesti. L’intervento preventivo, infatti, permette di correggere alcuni difetti visivi che non sarebbero operabili con il solo aiuto del laser.
3 – Il modo di intervenire è cambiato
Oggi la cataratta non si opera più come una volta. Fino ad alcuni anni fa, qualunque intervento di chirurgia oftalmica non poteva prescindere dall’uso di strumenti taglienti e punti di sutura. Oggi il grande protagonista di questo genere di interventi, incluso quello di cataratta, è il laser. Ma attenzione: non tutte le strutture lo hanno a disposizione. La conoscenza medica ed il progresso tecnologico consentono oggi di sottoporsi ad un intervento di facoemulsificazione in modalità “gentle-touch”. In questo modo l’incisione viene effettuata delicatamente da un moderno laser a femtosecondi e non richiede punti di sutura, né bendaggi.
4 – L’intervento cura la cataratta e fa anche di più
Oggi l’intervento di facoemulsificazione è una procedura versatile, d’avanguardia ed altamente personalizzabile, che permette al paziente di risolvere diversi problemi oculari: la cataratta, i difetti visivi più elevati e la presbiopia. Le moderne lenti intraoculari Premium che possono sostituire il cristallino sono pensate infatti non solo per risolvere il problema dell’opacizzazione della lente, ma anche di alcune carenze visive importanti.
5 – Molti vantaggi grazie al Laser
L’impiego del laser a femtosecondi al posto di altre tipologie di strumenti rende l’intervento molto più sicuro e più preciso, riducendo il rischio di complicanze intra e post operatorie ed evitando l’uso di punti di sutura. Gentile, preciso, sicuro: cosa volere di più?
6 – Rischi ridotti al minimo
Oggi l’intervento di facoemulsificazione non è più un evento eccezionale nella vita di un paziente ma si può considerare una procedura di routine del tutto sicura. La percentuale di rischio è praticamente inferiore all’1%.
7 – Non operare comporta dei rischi
Anche scegliere di non operare comporta dei rischi. In primis, i rischi connessi alla difficoltà visiva alla quale si andrà inevitabilmente incontro, che possono portare il paziente a inciampare, cadere, non essere più in grado di svolgere le sue azioni quotidiane, guidare un veicolo e molto altro. Inoltre, vi sono alcuni rischi legati all’aumento della pressione intraoculare causato dalla cataratta, che a sua volta può danneggiare il nervo ottico.
8 – L’intervento può stabilizzare la pressione oculare
Secondo alcuni studi, i pazienti che prima dell’intervento di cataratta soffrivano di una pressione intraoculare particolarmente alta, dopo l’intervento ne hanno sperimentato una stabilizzazione e miglioramento. Alcuni sono anche riusciti a sospendere la terapia ipotonizzante. (Fonte: ncbi.nlm.nih.gov)
9 – Non presenta controindicazioni
L’intervento non presenta alcuna controindicazione, salvo casi molto rari. Chi soffre di patologie sistemiche o di altre patologie oculari, dovrà comunque sempre comunicarlo all’oculista specialista. In questo modo il medico potrà valutare attentamente il caso specifico.
10 – La cataratta si può curare solo con l’intervento
Ad oggi non esiste ancora nessuna terapia farmacologica capace di arrestare il processo alla base dell’opacizzazione del cristallino. Se da un lato è vero che una vita sana con il giusto mix di movimento ed attività fisica ed una dieta ben bilanciata può aiutare a ritardare alcuni processi ossidativi legati all’invecchiamento cellulare. E’ anche vero che la cataratta si risolve solamente con la sostituzione del cristallino opacizzato con un cristallino artificiale.
Inoltre, Neovision offre un’opportunità in più per informarsi al meglio e valutare l’intervento: la Consulenza Gratuita. Il nostro Staff, infatti, è disponibile sia di persona presso le nostre cliniche, sia in video call, per rispondere tutte le tue domande.
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Il Dott. Digiuni risponde alle domande dei pazienti sulla cataratta: guarda il video
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Le lenti intraoculari (dette IOL dall’inglese Intra Ocular Lenses) sono le lenti artificiali inserite nell’occhio durante l’intervento di chirurgia della cataratta. Le primissime lenti intraoculari facevano vedere bene solo da lontano (monofocali) e costringevano e costringono tutt’ora, chi non ha mai portato occhiali, a doversene servire per vedere da vicino.
Negli ultimi 20 anni, però, i progressi dell’ingegneria dei materiali e della moderna oftalmologia hanno consentito l’ingresso sul mercato di lenti più evolute. Queste lenti, chiamate Premium, sono in grado di risolvere più problemi visivi insieme.
IOL Premium: cosa sono?
Negli ultimi anni la moderna chirurgia oftalmica si è arricchita di strumenti, materiali e tecnologie sempre più sofisticati. Capaci di condurre gli specialisti al raggiungimento di obiettivi sempre più ambiziosi. In un’ottica di:
massimizzazione dell’efficacia degli interventi
minimizzazione del rischio e delle complicanze intra e post operatorie
offrire ai pazienti il massimo benessere visivo sia nell’immediato che a lungo termine
In questo contesto, i cristallini artificiali Premium hanno consentito un notevole miglioramento della qualità della visione sia nei pazienti affetti da cataratta, sia nei pazienti affetti da difetti visivi quali miopia, astigmatismo, ipermetropia o presbiopia.
IOL Premium: tutti i vantaggi
Le lenti Premium permettono la risoluzione di almeno 3 problematiche differenti:
Opacizzazione del cristallino naturale: ovvero la cura della cataratta. Il paziente in età matura affetto da cataratta può recuperare una capacità visiva ottimale.
Correzione dei difetti visivi: miopia, ipermetropia, astigmatismo. Chi soffre di difetti visivi piuttosto marcati, che non possono essere trattati con il laser, può trovare soluzione proprio nelle IOL Premium.
Difficoltà nella visione da vicino: ovvero correzione delle presbiopia.
IOL Premium: le tipologie
Le IOL Premium si distinguono in:
Multifocali: progettate per correggere diversi difetti visivi
Toriche: progettate per correggere l’astigmatismo
Multifocali-toriche: progettate per correggere difetti visivi con astigmatismo
EDOF: lenti a profondità di fuoco continua, per vedere bene a tutte le distanze e particolarmente indicate in caso di presbiopia
IOL Premium: perché tutti le vogliono?
Le lenti Premium sono particolarmente vantaggiose per diversi motivi:
rappresentano una soluzione d’avanguardia, considerate ormai il superamento delle vecchie IOL monofocali
sono particolarmente versatili, perché permettono di risolvere più problemi contemporaneamente
hanno una buona possibilità di personalizzazione. Le misurazioni specifiche sull’occhio che il chirurgo raccoglie prima dell’intervento permettono di programmare una chirurgia sia sulla base delle condizioni oculari, sia sullo stile di vita del paziente
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Glaucoma, cataratta e retinopatia: come vede chi ne è affetto? Non è facile da immaginare. E se spesso si tende ingenuamente a pensare che con un buon paio di occhiali si possa vedere meglio, purtroppo quando si parla di patologie come cataratta, glaucoma o retinopatia, non è esattamente così. Alcune condizioni patologiche, infatti, se non opportunamente trattate, possono condurre a stati di ipovisione anche piuttosto gravi.
Ogni patologia è differente e porta con sé caratteristiche differenti, pertanto il paziente può sperimentare una difficoltà visiva a livello centrale, periferico oppure avere difficoltà in condizioni di poca luce, o ancora non riuscire più a percepire i colori in tutta la loro nitidezza.
Glaucoma: come si vede?
Il glaucoma è una malattia ad andamento progressivo che si manifesta con una progressiva riduzione del campo visivo e quindi una difficoltà nella visione periferica.
Se diagnosticato per tempo, può essere tenuto sotto controllo e contenuta nella sua azione di ladro silenzioso della vista. Dal momento che spesso ci si accorge di questa riduzione sono quando il danno è manifesto, è importante che chi ha famigliarità con questa patologia, faccia controlli costanti.
Per un approfondimento su questa patologia, su sintomi, fattori di rischio e cure, si può leggere l’articolo dedicato.
Cataratta: come si vede?
La cataratta è una patologia dell’età matura che insorge normalmente dopo i 60 anni. Ma come vedono i pazienti affetti da cataratta? Di seguito i sintomi visivi più frequenti:
Visione annebbiata
Ipersensibilità alla luce nella visione notturna
Scarsa percezione dei colori e della luminosità
E’ importante notare che spesso le persone affette da cataratta, non percepiscono queste carenze visive immediatamente, in quanto il cristallino naturale dell’occhio si opacizza lentamente, pertanto il cambiamento nella qualità della visione tende a far abituare il soggetto ad una nuova normalità visiva.
Per approfondimenti sul tema dell’intervento di cataratta, vedi qui.
Retinopatia: come si vede?
Le retinopatie solo patologie estremamente serie che necessitano di cure costanti e periodiche, vista la gravità delle conseguenze per chi ne è affetto. Ma come vede chi è affetto da maculopatia o retinopatia? Di seguito i sintomi:
Riduzione progressiva della visione centrale
Visione distorta delle immagini
Comparsa di una sorta di macchia scura (scotoma) nella visione. Una macchia che tende ad ampliarsi nel tempo.
Sensibilità alla luce e visione alterata dei colori
Sensibilità alterata al contrasto
Per dettagli sulle terapie per retinopatie e maculopatie effettuate in Neovision, leggi qui.
Scopri le Visita oculistiche specialistiche Neovision
Neovision ha messo a punto due percorsi diagnostici approfonditi ed accurati pensati per chi soffre o pensa di soffrire di cataratta, glaucoma e retinopatie. La visita oculistica specialistica pensata appositamente per verificare in modo approfondito lo stato di salute dell’apparato visivo con particolare riferimento al cristallino ed alla cataratta prende il nome di LUCE E COLORI, mentre IN SALUTEè la visita oculistica specialistica per chi soffre di glaucoma, retinopatie e maculopatie. Per prenotare, chiama dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 30317600.
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Gli interventi in Neovision sono finanziabile al 100% o in convenzione con numerosi fondi e assicurazioni. Se desideri informazioni sull’intervento di cataratta o sulla chirurgia refrattiva per il trattamento di miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia, chiamaci allo 02 3031 7600 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00. Se preferisci, compila il modulo sottostante e premi INVIA, ti risponderemo al più resto!
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Oriana, affetta da glaucoma e cataratta, ha trovato in Neovision la soluzione ai suoi problemi e finalmente ha potuto anche dire addio agli occhiali!
https://i0.wp.com/www.neovision.eu/wp-content/uploads/2019/01/iStock-499521366.jpg?fit=1223%2C857&ssl=18571223neovisionhttps://www.neovision.eu/wp-content/uploads/2016/07/logo340x156.pngneovision2019-01-11 10:18:032022-11-18 16:25:21Cataratta: come si vede?
Il Natale è la festa per eccellenza del buon cibo e della convivialità. I pasti veloci che caratterizzano il normale tran tran lavorativo lasciano il posto a momenti di festa durante i quali trascorrere più tempo a tavola, conversando con gli altri commensali e gustando pietanze più elaborate e originali. Ecco qualche idea per dar vita ad un menu di Natale diverso dal solito, saporito, perfetto anche per gli amici vegetariani e, perché no, che strizzi un occhio alla salute oculare, che a noi sta particolarmente a cuore.
Antipasto: cialdine di parmigiano con insalatina invernale
La prima pietanza di questo menu di Natale prevede un antipasto a base cestini di parmigiano con insalatina invernale. Si tratta di un piatto non solo buono e sano ma anche straordinariamente bello da vedere. Non sono particolarmente difficili da realizzare, ma se non vi sentite sicuri potete provare a realizzare uno o due cestini nei giorni precedenti alle festività.
Ecco come si preparano:
Procuratevi del buon Parmigiano (o se preferite, va bene anche del Grana Padano);
rivestite la leccarda del forno con carta da forno e spargete un paio di cucchiai di formaggio così da creare una forma tondeggiante dal diametro di circa 15 cm;
livellate il formaggio con il dorso di un cucchiaio, quindi infornate a 180 gradi ed aspettate qualche minuto, fino a quando i bordi cominceranno ad assumere un colore ambrato;
togliete le cialde dal forno e, mentre sono ancora calde e con l’aiuto di una ciotolina di ceramica, modellatele, sino ad ottenere una forma sufficientemente concava.
togliete e gettate la carta da forno e farcite le cialde (oramai fredde) a piacere
la farcitura che vi consigliamo sarà un’insalatina molto fresca di misticanza, gherigli di noce, grani di melograno, rucola e semi misti.
Ci piacciono perchè…
il melograno è un potente antiossidante e rappresenta un vero e proprio toccasana per tutte le strutture oculari ed in particolare per la retina ed il cristallino. I gherigli di noce, invece, sono ricchi di Omega3 e vitamina E, pertanto sono ottimi alleati della salute oculare con particolare riferimento alla visione notturna. I semi, infine, sono sfiziosi e divertenti, nonché ricchi di zinco, un elemento chimico a sua volta prezioso per la vista.
I cannelloni di magro sono un primo piatto che non passa mai di moda, al quale è davvero difficile dire di no. A dispetto del nome che sta ad indicare l’assenza di carne, non sono affatto un piatto triste e dietetico, anzi. Una generosa dose di besciamella e, se gradito, qualche cucchiaio di passata di pomodoro a dare sapore e colore, trasformeranno i vostri cannelloni nei veri protagonisti del vostro menu di Natale. Non dimenticate di passare i cannelloni di magro sotto il grill prima di servirli, così da regalare ai vostri ospiti tutto il piacere di un’irresistibile crosticina.
Ecco come si preparano:
sbollentate i vostri cannelloni in acqua bollente salata nella quale avrete aggiunto un cucchiaio d’olio;
lessate gli spinaci e strizzateli molto bene;
amalgamateli a dell’ottima ricotta vaccina fresca, aggiungendo un tuorlo, una presa generosa di parmigiano e sale qb;
farcite i cannelloni con il preparato a base di ricotta e spinaci;
preparate una buona besciamella fatta in casa;
“sporcate” il fondo di una teglia da forno di besciamella e, se vi piace, aggiungetevi un cucchiaio o due di passata di pomodoro, per conferire carattere, sapore e colore;
disponete i cannelloni tutti in fila, irrorate con altra besciamella, abbondante parmigiano e qualche fiocchetto di burro;
infornate a 180 gradi per 30 minuti + altri 10 minuti sotto il grill.
Ci piacciono perché…
è comprovato che le verdure a foglia, proprio come gli spinaci, fanno molto bene alla vista, in virtù del loro apporto di luteina, un prezioso carotenoide, che non perde affatto le sue proprietà dopo la cottura. Consumare molte verdure a foglia come gli spinaci fa bene alla retina, che si mantiene sana e giovane, ha un forte potere antiradicalizzante e dunque tiene alla larga le patologie tipiche connesse all’invecchiamento cellulare, come le retinopatie, le maculopatie e la cataratta. Ecco perché vi consigliamo di non far mancare mai le verdure a foglia nei vostri menu, siano essi festivi o “ordinari”.
Il secondo piatto che vi proponiamo all’interno di questo menu di Natale è una quiche di carciofi e pinoli, che potete servire anche in monoporzioni, con un esito decisamente più elegante. La quiche (o le mini quiche) si prepara con pasta brisée, che se potete vi consigliamo di preparare in casa, almeno a Natale. Ma se non vi sentite particolarmente abili in cucina, anche la pasta brisée che trovate in commercio già pronta, svolgerà egregiamente il suo lavoro. Abbiate però l’accortezza di toglierla dal frigorifero per tempo, altrimenti potreste non riuscire a srotolarla.
Ecco come si prepara:
lavate e mondate i carciofi, tagliateli a fettine sottilissime che lascerete qualche istante in acqua acidulata, poi scolateli per bene e soffriggeteli in olio, aglio e prezzemolo;
a parte tostate i pinoli e grattugiate un formaggio dolce a vostra scelta;
amalgamate due uova e 100 gr di panna in una boule con un pizzico di sale, poi aggiungete i carciofi, il formaggio ed i pinoli;
disponete il composto sul guscio di pasta brisée, e cospargete la superficie con altri pinoli tostati
cuocete a 180 gradi per 40 minuti e servite
Ci piace perchè…
i carciofi sono ricchissimi di vitamina C, di luteina, di zeaxantina, di alfa carotene, ingredienti più che preziosi per la salute oculare. Lo stesso vale per i pinoli, che sono particolarmente ricchi di antiossidanti, luteina e betacarotene, perfetti per combattere lo stress ossidativo e per tenere lontane le patologie oculari legate all’invecchiamento cellulare.
https://i0.wp.com/www.neovision.eu/wp-content/uploads/2018/12/menu-di-natale-che-fa-bene-alla-vista-4.jpeg?fit=940%2C627&ssl=1627940neovisionhttps://www.neovision.eu/wp-content/uploads/2016/07/logo340x156.pngneovision2018-12-24 17:49:402021-02-12 13:09:21Il menu di Natale che fa bene alla vista
Allattamento e vista: esistono davvero dei legami?
Allattamento e vista: chi non ha mai sentito dire che l’allattamento causa cali di vita, alzi la mano! La salute dei nostri occhi viene spesso data per scontata o addirittura si tende a credere di sapere già tutto sui propri occhi e su come prendersene cura. Ma siamo davvero sicuri di essere così preparati in materia? O forse a volte ci facciamo ingannare da luoghi comuni e falsi miti?
L’allattamento peggiora la capacità visiva della neo mamma?
A tal proposito, ricordiamo anche alle neo mamme che durante il delicato periodo dell’allattamento è fondamentale bere molto, aumentando dal consueto litro d’acqua al giorno fino ai due litri d’acqua.
Un accorgimento che sicuramente avrà effetti benefici anche sulla salute oculare.
https://i0.wp.com/www.neovision.eu/wp-content/uploads/2018/11/salute-oculare-alcuni-falsi-miti-da-sfatare.jpg?fit=1200%2C862&ssl=18621200neovisionhttps://www.neovision.eu/wp-content/uploads/2016/07/logo340x156.pngneovision2018-11-16 11:06:392021-02-12 11:11:05Allattamento e vista: falsi miti da sfatare
Spesso annoverata nell’elenco dei difetti refrattivi (come la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo) la presbiopia è invece un difetto accomodativo.
Immaginiamo di giocare con un elastico: dopo un po’ di tempo e numerose sollecitazioni, inizia a perdere il suo tono originale. Questo è ciò che accade ai nostri occhi all’incirca dopo i 40 anni. La naturale capacità accomodativa viene meno, e si fatica sempre di più a mettere a fuoco gli oggetti, soprattutto quelli vicini. Il classico esempio è quello di chi tende ad allontanare il libro per riuscire a mettere a fuoco le lettere. Tuttavia, la presbiopia si può risolvere con diverse soluzioni. Vediamole insieme.
Soluzioni alla presbiopia: laser e non solo
Esistono diverse soluzioni per la presbiopia: laser e non.
Accade di solito intorno alla quarantina: un bel giorno, mentre provi a leggere l’etichetta di un prodotto al supermercato, ti accorgi che fatichi a mettere a fuoco le lettere. E’ arrivata l’ora di inforcare il tuo (forse) primo paio di occhiali.
Come affrontare dunque la presbiopia?
Tre soluzioni possibili per risolvere la presbiopia
Per chi non tollera più lenti a contatto e occhiali o chi non ne ha mai portati e non si sente a suo agio all’idea di iniziare proprio adesso.
Ma anche per chi ha già una presbiopia piuttosto accentuata, o ancora ha una presbiopia abbinata ad un altro difetto visivo e desidera vedere bene a tutte le distanze in piena libertà.
L’intervento laser per risolvere la presbiopia è molto simile a quello che si effettua per la correzione dei difetti visivi come la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo.
Questo genere di intervento per la correzione della presbiopia laser non viene normalmente consigliato in caso di patologie oculari o casi quali:
glaucoma
cheratocono
patologie autoimmuni
presenza di una cornea troppo sottile
meno di 40 anni di età
Lenti intracorneali
Le lenti intracorneali sono lenti particolarmente sottili, che vengono inserite nella parte centrale della cornea, lo stroma. Si tratta di lenti biocompatibili, perfettamente tollerabili, e invisibili dall’esterno. Anche in questo caso l’oculista valuterà con attenzione lo stato di salute generale dell’occhio ed in particolar modo quello della cornea. Prima dell’intervento devono essere eseguiti una serie di esami specifici volti a stabilire la piena idoneità a questa soluzione.
Cristallini artificiali
Sicuramente avrete già sentito parlare dei cristallini artificiali in riferimento all’intervento di facoemulsificazione per l’eliminazione della cataratta. Operarsi “di cataratta”significa infatti sostituire il cristallino naturale dell’occhio con uno artificiale. Se si ha già una presbiopia piuttosto accentuata, abbinata ad un esordio di cataratta oppure ad un’elevata miopia, è possibile che l’oculista proponga proprio questa soluzione.
Questo intevento consente inoltre al paziente di non sviluppare mai la cataratta, che è un fenomeno tipico ed esclusivo proprio del cristallino naturale.
FREEDOM: libero da occhiali, libero dalla presbiopia (e non solo)
FREEDOM è la visita specialistica oculistica firmata Neovision pensata per chi vuile risolvere difetti visivi come miopia, astigmatismo, ipermetropia ed anche presbiopia. Con FREEDOM valuteremo insieme in modo approfondito lo stato di salute dei tuoi occhi, con riferimento alla tua idoneità all’intervento per la correzione dei difetti visivi.
Se sei interessato, contattaci allo 02 30317600 dal lunedi al venerdi dalle 9,00 alle 19,00.
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Una delle patologie più comuni dell’età avanzata è la cataratta. In un paese come l’Italia, in cui una persona su cinque ha più di 65 anni, va da sé che l’incidenza delle patologie legate all’età tocca quote non trascurabili. Al di là dei numeri, tuttavia, è fondamentale che la popolazione anziana sia al corrente dei rischi a cui è esposta la sua vista e delle misure delle quali può disporre per prevenire ed eventualmente curare le patologie dell’occhio. Alla luce di quanto detto, è fondamentale sottoporsi a controlli periodici della vista, da effettuarsi esclusivamente presso un medico oculista.
La cataratta, una patologia spesso confusa con un difetto visivo
La cataratta è una patologia causata dal fisiologico invecchiamento del cristallino, la lente naturale della quale il nostro occhio dispone e che gli consente di trasmettere la luce alla retina ed al nervo ottico. Quando il cristallino “invecchia”, proprio come un vetro che diventa opaco, perde trasparenza. Di conseguenza, la qualità della visione peggiora. I contorni appaiono meno definiti, si perde la percezione corretta delle distanze, i colori diventano meno nitidi e la luce meno vivida, si prova una sensazione di annebbiamento o abbagliamento e la visione notturna si fa difficoltosa. Sfortunatamente, spesso il paziente poco informato o molto anziano tende a pensare che questa perdita di qualità visiva sia causata da un comune difetto di vista, come la miopia, l’ipermetropia o l’astigmatismo. Ecco perché informare e spronare alla prevenzione è fondamentale: per la diagnosi della cataratta, infatti, non si può prescindere da una visita oculistica.
Una visita “mirata” per individuare la cataratta
In Neovision abbiamo messo a punto una visita oculistica – chiamata Luce e Colori – pensata appositamente per la prevenzione della cataratta. Dopo i 60 anni, sottoporsi al percorso diagnostico di LUCE E COLORI può essere molto utile: laddove l’opacizzazione del cristallino sia ancora di lieve entità, la cataratta potrebbe non dare sintomi. Ma se riscontri problemi visivi, questi potrebbero non essere imputabili ad un semplice difetto visivo: in caso di cataratta potresti intervenire in tempo.
Luce e Colori belli come prima: detto fatto
La visita specialistica per la prevenzione della cataratta Luce e Colori si chiama così perché il suo obiettivo è quello di restituire al paziente affetto da cataratta la percezione della luce e dei colori che aveva prima di sviluppare la patologia. Proprio come ci ha raccontato recentemente la nostra paziente Carolina, che si è sottoposta presso di noi all’intervento per la rimozione della cataratta:
“Già il giorno dopo, anche se con la pupilla ancora un pochino dilatata, vedevo meglio. La visione era già molto più nitida e soprattutto le luci e i colori erano molto più brillanti. Incredibile.”
Luce e Colori è il primo passo per prendersi cura della propria vista anche in età avanzata ed anche quando si pensa di non soffrire di cataratta. La visita include una serie di controlli ed esami approfonditi mirati a valutare lo stato di salute generale dell’apparato visivo, con un occhio di riguardo al cristallino.
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La signora Carolina, di Milano, ha acconsentito a rispondere ad alcune domande in merito all’intervento di rimozione della cataratta al quale si è sottoposta.
Carolina, grazie per aver accettato di condividere la sua esperienza. Cominciamo subito col chiederle: come vedeva prima dell’intervento?
Vedevo un po’ offuscato, mi sentivo meno sicura in auto e a volte avevo difficoltà con i gradini: salire e scendere le scale mi creava difficoltà perché non avevo il senso della profondità e temevo di cadere. Inoltre, non riuscivo più a dedicarmi al mio hobby preferito, il cucito, con la precisione e la serenità di un tempo. Cucire era diventato difficoltoso e stancante.
Cosa ha provato pochi istanti prima dell’intervento? Era agitata? Il medico che l’ha operata é stato rassicurante? É stata messa a suo agio?
Inizialmente un pochino agitata sì: è sempre un intervento, e gli occhi sono delicati. Ma appena arrivata sono stata seguita dall’anestesista, che ha controllato i miei esami e mi ha dato delle goccine calmanti. Il chirurgo mi ha rassicurato, dicendomi che avrebbe fatto del suo meglio e che tutto era già stato predisposto per ottenere il risultato desiderato che avevo espresso in visita, quindi ho affrontato l’intervento in modo tranquillo. Tutti sono stati così gentili!
Cosa ha provato durante l’intervento? Cosa vedeva o sentiva? Quali sensazioni ha provato? É stato fastidioso?
Mi hanno fatto l’anestesia con gocce di collirio, quindi ero sveglia. Sentivo tutto quello che il chirurgo e gli infermieri dicevano, ma ero tranquilla, non provavo dolore… solo una sensazione di pressione sull’occhio, assolutamente sopportabile.
Durante l’intervento il medico le parlava?
Prima di iniziare mi ha raccomandato di cercare di stare ferma e di non muovermi, perché la collaborazione del paziente è importante. Durante l’intervento mi ha spiegato i passaggi fondamentali e mi ha dato indicazioni sulla luce da guardare.
Quanto è durato l’intervento? Al termine dell’intervento come si sentiva? É stata bendata? Ha dovuto instillare un collirio antibiotico, portare occhiali da sole, seguire particolari indicazioni?
Quando sei sul lettino il tempo ti sembra infinito! Invece l’operazione è durata quindici, forse venti minuti. Al termine il dottore mi ha detto di stare tranquilla e che tutto era andato bene. Non mi ha bendato, e mi ha spiegato come seguire la terapia con il collirio antibiotico per le settimane a seguire. Ho utilizzato per una decina di giorni gli occhiali da sole, per proteggere l’occhio. Ho rispettato l’accorgimento, sempre per i primi 7-10 giorni, di non chinarmi e non sollevare pesi.
Quando ha recuperato totalmente la capacità visiva dell’occhio operato? Riesce già ad apprezzare l’esito dell’intervento? Consiglierebbe l’intervento di cataratta?
Già il giorno dopo, anche se con la pupilla ancora un pochino dilatata, vedevo meglio. La visione era già molto più nitida e soprattutto le luci e i colori erano molto più brillanti. Incredibile. Dopo due o tre giorni ho ripreso le mie normali attività. Come mi avevano prospettato, a distanza di tre o quattro settimane il mio recupero era buono e la visione assestata. Oggi, dopo tanto tempo, riesco di nuovo a dedicarmi con piacere e sicurezza al mio passatempo preferito, il cucito. Un traguardo straordinario che mi riempie di gioia, raggiunto con un intervento per niente invasivo. Sì, lo consiglierei senz’altro.
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La pianta dell’Aloe vera presenta una vasta gamma di proprietà benefiche per il nostro organismo. Conosciuta fin dai tempi antichi dalle popolazioni di tutto il bacino del Mediterraneo, del Medio Oriente e oltre, l’aloe è una pianta piuttosto resistente e facile da gestire, a tal punto che potete provare a piantarla anche sul vostro balcone di casa. Se non vi piace l’idea di tenerla sul balcone o non avete molto spazio, potete anche valutare l’idea di tenerla in casa: l’aloe vera è anche una bellissima pianta d’appartamento, capace di arredare con gusto e di depurare l’aria.
Aloe vera: coltivazione
La pianta di aloe vera si semina in primavera e si rinvasa una volta l’anno sempre durante la bella stagione. Non richiede potature, ma solo l’accortezza di staccare eventuali foglie secche. Se vivete al centro nord e volete coltivare la vostra aloe vera all’aperto, assicuratevi di posizionarla in un luogo riparato, possibilmente esposto a sud, dove essa sia protetta dalle gelate invernali: se necessario, durante le notti più fredde copritela con un tessuto traspirante. Fate inoltre in modo che il suolo non sia troppo umido, quindi se possibile aggiungete della sabbia e somministrate del solfato di potassio. Se vivete al sud, invece, sarà sufficiente il solfato di potassio, così da irrobustire la pianta e renderla più resistente al freddo. Se intendete coltivare l’aloe vera in vaso all’interno della vostra abitazione, abbiate l’accortezza di tenerla lontano dai termosifoni e di tenere il sottovaso sempre asciutto: le radici dell’aloe vera, se sottoposte ad eccessiva umidità od irrigazioni troppo frequenti, tendono a marcire. Sarà sufficiente bagnare la terra – e mai le foglie – un paio di volte al mese.
Aloe vera: proprietà
La pianta dell’aloe vera presenta moltissime proprietà benefiche per il nostro organismo. Dalla pianta si ricavano succhi per uso interno ed un prezioso gel per uso esterno. Se coltivate la vostra pianta di aloe vera autonomamente, potrete attingere al gel che si trova naturalmente nelle sue foglie per uso esterno. Per quanto riguarda il succo, invece, è sempre bene acquistarlo in erboristeria o nei negozi specializzati, poiché si tratta di una preparazione piuttosto delicata.
Ecco i benefici del succo di Aloe vera
è disintossicante, aiuta fegato ed intestino a liberarsi dalle tossine
aiuta a migliorare i processi digestivi
migliora i sintomi dei disturbi del tratto gastrointestinale, quali ulcere, gastriti, coliti e altro
grazie ad una preziosa sostanza chiamata Acemannano, rinforza il sistema immunitario
è un potente antiossidante, e di conseguenza anche un antitumorale
è un ottimo antibatterico, perfetto per l’igiene del cavo orale
Proprietà dell’aloe vera per la vista e per gli occhi
Le malattie dell’apparato visivo si possono prevenire a tavola, con una corretta alimentazione ed abbinando ad essa tanta attività fisica all’aperto. Al giorno d’oggi i nostri occhi sono costantemente sottoposti ad un affaticamento di gran lunga superiore a quello che si poteva immaginare solo pochi anni fa. Questo è dovuto all’incremento esponenziale dell’uso di supporti tecnologici che caricano l’apparato visivo di una mole di lavoro capace di stancarlo, debilitarlo ed accelerarne l’invecchiamento. Non a caso molti disturbi della vista e difetti visivi fanno spesso la loro comparsa già in fasce d’età piuttosto giovani. Esistono però degli accorgimenti e delle buone abitudini che consentono di proteggere la vista, rafforzando gli occhi in modo efficace ma pur tuttavia semplice e naturale.
Una buona abitudine per mantenere gli occhi giovani e sani
Una di queste abitudini è proprio l’assunzione di succo di aloe vera – è un potente antiossidante ed antinfiammatorio naturale – che se abbinato ad ingredienti alcalinizzanti (come il limone, per esempio) e la frutta secca, può rivelarsi un vero toccasana per gli occhi e per tutto l’organismo più in generale, regalando un vero e proprio boost di giovinezza, grazie alle sue grandi proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie. Non dimentichiamo, inoltre, che alcune delle patologie più note dell’apparato visivo, come la cataratta e la degenerazione maculare senile, sono dovute all’invecchiamento dei tessuti: assumere in modo naturale ingredienti sani che aiutino a mantenere i tessuti giovani e ben ossigenati può aiutare a prevenire l’insorgenza o a ritardare la comparsa di questo tipo di patologie.
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