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Tipologie di chirurgia refrattiva | La chirurgia refrattiva ha lo scopo di correggere in modo permanente i difetti visivi. L’obiettivo di questo articolo è fornire una breve overview sulle tecniche di chirurgia refrattiva e qualche indicazione di massima sulle opzioni che oggi questa offre, per arrivare preparati all’appuntamento con l’oculista.

Tipologie di chirurgia refrattiva: breve storia 

I primissimi interventi di chirurgia refrattiva risalgono agli anni Sessanta del Novecento, in Europa. Si trattava per lo più di tentativi di rimodellamento della cornea, derivanti dall’intuizione che era proprio lì che bisognava intervenire per poter correggere i difetti visivi. Le tecniche però erano ancora piuttosto approssimative e grossolane, e non sempre regalavano al paziente i risultati auspicati.

Tipologie di chirurgia refrattiva negli anni ’70: la cheratotomia radiale

Finalmente, nel 1977, un medico russo ideò una tecnica chiamata cheratotomia radiale (RK), pensata per appiattire la cornea e correggere la miopia. La tecnica, che ebbe molto successo, si basava sull’esecuzione di alcuni tagli sulla cornea. Ma ben presto anche questa procedura mostrò i suoi limiti.

Tipologie di chirurgia refrattiva negli anni ’80: il laser ad eccimeri

Dopo circa una decina d’anni, sia a New York che a Londra si cominciarono a studiare le potenzialità di un nuovissimo strumento, chiamato Excited Dimer, la cui abbreviazione diede vita al nome Excimer. Si trattava del laser ad eccimeri, un particolare laser capace di dar vita ad un campo elettrico che – grazie all’azione di due gas, argon e fluoro, provocava la liberazione di fotoni. La particolare lunghezza d’onda di queste particelle di energia agisce sulla cornea rompendo i legami molecolari e vaporizzandola. Grazie a questo laser così rivoluzionario, si cominciarono a praticare i primi interventi di correzione dei difetti visivi capaci di regalare risultati affidabili e stabili nel tempo.

Un nuovo protagonista della chirurgia refrattiva: il laser a femtosecondi

Oggi il laser ad eccimeri è ancora uno dei grandi protagonisti degli interventi di chirurgia refrattiva. L’intervento di cheratotomia refrattiva, conosciuto anche come PRK, si esegue proprio con questo tipo di laser. Con l’avvento del laser a femtosecondi – un potentissimo laser a nanoimpulsi – è stata messa a punto una nuova tecnica, chiamata Femto-LASIK. Nell’intervento con tecnica Femto-LASIK il laser ad eccimeri lavora in abbinamento al laser a femtosecondi.

Le tipologie di chirurgia refrattiva oggi

Possiamo affermare dunque che attualmente le tecniche più diffuse e sicure per l’esecuzione dell’intervento laser per la correzione permanente dei difetti visivi siano la PRK e la Femto-LASIK.

Qual è la differenza tra la tecnica PRK e la tecnica Femto-LASIK?

Le differenze tra le due tecniche di chirurgia refrattiva sono principalmente due:

  1. Gli strumenti usati per l’esecuzione. Come detto, nella PRK si usa esclusivamente il laser ad eccimeri, mentre nella Femto-LASIK si usa il laser ad eccimeri in abbinamento con il laser a femtosecondi;
  2. Lo strato della cornea su cui si effettua il trattamento: la PRK agisce sulla superficie della cornea, mentre la tecnica Femto-LASIK agisce all’interno dello spessore corneale.

PRK o FemtoLASIK: quale scegliere?

Entrambe le tecniche di chirurgia refrattiva sono sicure ed altamente vantaggiose. Una visita oculistica specialistica ed un colloquio approfondito con l’oculista vi aiuteranno a prendere la decisione migliore. Sarà l’oculista, infatti, ad indirizzarvi verso la tecnica migliore sulla base del vostro stato di salute oculare e delle vostre esigenze.

Quali sono i parametri che rendono idonei all’intervento laser?

I parametri che saranno presi in esame durante la visita specialistica per la chirurgia refrattiva, sono:

  • Stato di salute generale dell’apparato visivo;
  • Tipologia ed entità dei difetti visivi;
  • Stabilità dei difetti visivi;
  • Caratteristiche della cornea;
  • Esigenze personali, stile di vita, età.

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FemtoLASIK  rischi e falsi miti

Femtolasik rischi e falsi miti | L’intervento di FemtoLASIK è una delle soluzioni più d’avanguardia per la correzione permanente dei difetti visivi. Si tratta di un trattamento che ha subito, dalla sua introduzione, continui e importanti perfezionamenti. Questo fino a raggiungere un livello di precisione correttiva veramente alto e difficilmente migliorabile, e in grado di fornire ottimi risultati. Tuttavia, si tratta pur sempre di un intervento. Informarsi al meglio è fondamentale per arrivare al giorno dell’intervento in modo sereno e consapevole. Tra le primissime curiosità che i pazienti vogliono chiarire sulla femtolasik sono i temi legati ai rischi. Le paure infatti, sono ancora molte su questo tema. Ecco il perché del nostro post “Femtolasik rischi e falsi miti”.

Di seguito proveremo a sfatare tre falsi miti, soprattutto legato alla paura dell’intervento.

Femtolasik rischi e falsi miti 1

Tecnologia non sempre è sinonimo di sicurezza: FALSO

Il primo tra i falsi miti sulla FemtoLASIK ha a che fare con i progressi della tecnologia

Non c’è niente come la mano, la capacità e la conoscenza di un chirurgo di esperienza. Ma è anche indubbio che non vi sia nulla come uno straordinario strumento ad alta tecnologia in mano ad un chirurgo di grande esperienza. I laser impiegati oggi nel corso dell’intervento con tecnica Femto-LASIK sono altamente precisi ed efficaci, naturalmente a patto che siano utilizzati da un chirurgo esperto.

Dal punto di vista della sicurezza, i laser hanno molti vantaggi:

  1. Si usano in abbinamento ad altre tecnologie, come l’eye tracker e il riconoscimento dell’iride. Sono software che tengono sotto controllo eventuali movimenti oculari ed interrompono l’intervento se necessario. Quindi anche se il paziente muove gli occhi durante la procedura, ciò non comporterà problemi.
  2. Hanno una precisione superiore a quella della mano umana. Nel caso dell’intervento con tecnica FemtoLASIK, per fare un esempio, l’uso del laser elimina il rischio di errata esecuzione nella fase di realizzazione del lembo di cornea (ricordiamo che durante l’intervento con tecnica FemtoLASIK, viene ottenuto un sottile lembo di cornea che poi viene temporaneamente sollevato come se fosse una finestrella, in modo da poter poi con un altro laser effettuare la correzione del difetto visivo).

Femtolasik rischi  e falsi miti 2

Le complicazioni sono molto frequenti: FALSO

L’uso del laser a femtosecondi consente di eliminare totalmente l’uso di strumenti taglienti, e quindi di ridurre notevolmente il rischio di inconvenienti durante l’intervento. Le complicazioni di questo tipo di intervento sono davvero minime: in termini numerici, si parla di un numero inferiore all’1% dei casi. Anche i disturbi post operatori, come bruciore e sensazione di corpo estraneo, sono davvero modesti.

Femtolasik rischi e falsi miti 3

Il difetto visivo può ritornare: FALSO

Il terzo tra i falsi miti sulla FemtoLASIK ha a che fare con la durata dell’intervento nel tempo

Prima di affrontare l’intervento, l’oculista si occuperà di valutare la tipologia e soprattutto la stabilità del vostro difetto visivo. L’intervento per la correzione dei difetti visivi con tecnica Femto-LASIK permette di correggere i difetti visivi – miopia, ipermetropia, astigmatismo e anche presbiopia – in modo stabile. Questo significa che il vostro difetto visivo non si ripresenterà. Se avete sentito parlare di un “ritocco” alla Femto-LASIK, non si tratta di un secondo intervento, ma di una breve seduta che viene proposta solitamente ai pazienti che presentavano preoperatoriamente una miopia molto elevata o ancora evolutiva.

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chirurgia refrattiva - Neovision Cliniche Oculistiche

La chirurgia refrattiva ha lo scopo di correggere i difetti visivi. Prendere in considerazione l’intervento laser per fare a meno di occhiali da vista o lenti a contatto è un passo importante e positivo nella vita di chi ha difetti visivi come miopia, ipermetropia, astigmatismo o presbiopia.  In questo articolo ti diamo qualche indicazione utile per conoscere meglio la chirurgia refrattiva. 

Cosa sono i difetti visivi

Per difetto visivo si intende una difficoltà nella messa a fuoco degli oggetti che si trovano nel nostro campo visivo. A seconda del tipo di difetto, si parla di miopia, ipermetropia, astigmatismo e, per estensione, anche presbiopia. Conosciamoli meglio:

  • Miopia: è la difficoltà nella messa a fuoco di oggetti distanti;
  • Ipermetropia: è la difficoltà nella messa a fuoco di oggetti vicini, perchè i raggi luminosi non cadono sulla retina, ma dietro di essa;
  • Astigmatismo: è una difficoltà nella messa a fuoco generalizzata, che porta il soggetto ad avere una visione sfocata e confusa;
  • Presbiopia: è un difetto di accomodazione tipico dell’età media e matura. Avanza negli anni, ed è dovuto ad una perdita di elasticità del cristallino. La difficoltà si ha nella visione da vicino.

Chirurgia refrattiva: a cosa serve?

La chirurgia refrattiva è una branca della chirurgia che si occupa proprio di correggere i difetti visivi sopra descritti. La parola chirurgia forse può incutere un pò di timore, ma oggi con i moderni laser possiamo affermare che la gran parte degli interventi di correzione permanente dei difetti visivi viene eseguita grazie a questi strumenti minimamente invasivi, altamente sicuri e per nulla dolorosi. Si tratta, insomma, di procedure che si possono affrontare in totale serenità.

Come avviene un intervento laser agli occhi?

La cornea è una membrana trasparente che riveste la parte esterna dei nostri occhi, proteggendoli e facilitando il passaggio dei raggi luminosi. L’intervento laser avviene proprio sulla cornea. Con il laser si può variare lo spessore della cornea e correggere di conseguenza l’errore di messa a fuoco.

Leggi anche: chirurgia refrattiva, per guardare al domani con ottimismo

In cosa consiste l’intervento laser per la correzione permanente dei difetti visivi?

Le tecniche laser maggiormente in uso sono ad oggi 2

Prima dell’intervento è necessaria una visita oculistica molto accurata, seguita da un colloquio approfondito con l’oculista. Alcuni esami preliminari sono fondamentali prima di un intervento laser. Ad esempio, la topografia corneale e la pachimetria sono due esami non invasivi per verificare che la cornea abbia le caratteristiche adatte all’intervento.

PRK o Cheratectomia fotorefrattiva

Con la tecnica della PRK, l’intervento viene eseguito da un laser molto comune in chirurgia refrattiva, il laser ad eccimeri. E’ proprio questo laser ad eseguire l’intervento nella sua totalità, lavorando sulla cornea per riportare il fuoco nella sua posizione corretta. L’intervento è indolore e dura pochi minuti. Al termine, l’occhio del paziente viene protetto con una speciale lente a contatto. Il recupero richiede qualche giorno ed è necessario seguire le indicazioni terapeutiche fornite dallo specialista. Con la PRK si possono correggere tutti i difetti visivi – anche più di uno contemporaneamente – di lieve o media entità.

FEMTO-LASIK

La tecnica chiamata FEMTO-LASIK viene eseguita con l’utilizzo di due laser, il laser a femtosecondi ed il laser ad eccimeri. Il laser a femtosecondi apre la strada al laser ad eccimeri, che modella lo strato intermedio della cornea, a seconda al difetto da correggere. Non sono necessari punti di sutura né bendaggi. Il recupero di questo tipo di intervento di chirurgia refrattiva è veloce ed anche in questo caso è possibile correggere tutti i difetti visivi, anche più di uno, di lieve o media entità.

PRK o FEMTO-LASIK: quale scegliere?

Sei idoneo all’intervento laser? Bene! E’ ora di decidere quale dei due interventi faccia al caso tuo. La decisione andrà naturalmente presa in accordo con il medico che eseguirà l’intervento, che ti esporrà le caratteristiche di entrambe le procedure e saprà consigliarti al meglio. Per prenotare la tua visita oculistica specialistica, chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 30317600.

 

operazione laser? si grazie - Neovision Cliniche Oculistiche

Laser occhi miopia, astigmatismo, ipermetropia e presbiopia: ormai tutti ne abbiamo sentito parlare. L’operazione laser per miopia, astigmatismo, ipermetropia e presbiopia è una procedura che si avvale di moderni strumenti (laser, appunto) per eliminare in modo permanente i difetti visivi. Un intervento del quale forse avrai già sentito parlare e che, se stai leggendo queste righe, probabilmente ha suscitato in te qualche curiosità. Vediamo allora di che si tratta, come funziona, quando si può fare e quali sono i suoi vantaggi. 

Sei “schiavo” di lenti a contatto ed occhiali da vista?

Se soffri di uno o più difetti visivi da lungo tempo, probabilmente non ne potrai davvero più di indossare gli occhiali oppure di alternare lenti a contatto ed occhiali. Se questi ultimi danno fastidio alle orecchie, pesano, fanno sudare (in estate!), si sporcano ed “appannano” facilmente, insomma sul lungo periodo si rivelano un vero e proprio “fardello” da portare con sé ovunque, anche le lenti non sono da meno. A dispetto delle più rosee aspettative, non esiste lente a contatto che ogni tanto non vada tolta e che non implichi un minimo di rigore e pazienza soprattutto dal punto di vista della routine igienica (tanto della lente, quanto dell’occhio). Insomma, se dipendi quotidianamente da lenti a contatto ed occhiali da vista, l’idea di farne a meno potrebbe rivelarsi piuttosto allettante. 

Laser occhi: miopia, ma non solo | Quale scegliere?

Parlare di “intervento laser occhi”, anche se è comune tra i non addetti ai lavori, è piuttosto generico. Esistono infatti diverse procedure e tecniche per correggere il modo definitivo i difetti visivi. Sarà cura dell’oculista indirizzarti verso quella che meglio risponde alle tue aspettative. Oggi una delle tecniche più diffuse e più vantaggiose è la Femto-Lasik, una soluzione che consente di correggere qualunque tipo di difetto visivo da lieve a medio in modo permanente.

L’intervento laser fa male? E’ rischioso?

Laser occhi miopia, astigmatismo, ipermetropia e presbiopia| Dall’avvento del primo laser ad eccimeri, sul finire degli anni Novanta, ad oggi, la chirurgia oftalmica ha fatto passi da gigante. I migliori centri d’eccellenza hanno saputo tenere il passo seguendo i progressi del settore, aggiornandosi e dotandosi di volta in volta delle migliori strumentazioni.

Oltre alla più tradizionale PRK, l’ultimo progresso della chirurgia oftalmica è, oggi, il laser a femtosecondi. L’intervento per la correzione dei difetti visivi con tecnica Femto-Lasik si avvale, e lo suggerisce il suo stesso nome, proprio di questo straordinario strumento: un innovativo laser ad impulsi brevissimi che rende l’intervento altamente preciso e per nulla doloroso, riducendo al contempo a valori minimi la percentuale di rischio, che scende al di sotto dell’1%. L’intervento per la correzione dei difetti visivi con tecnica Femto-Lasik offre anche un decorso post operatorio particolarmente veloce: il recupero visivo avviene infatti nel giro di poche ore, e già all’indomani dell’intervento, il paziente può far ritorno, con le dovute accortezze, alle sue abitudini di vita ordinarie.

Laser occhi miopia, astigmatismo, ipermetropia, presbiopia: scopri le soluzioni Neovision

Quali sono i vantaggi dell’intervento laser agli occhi?

La tecnica Femto-Lasik, dunque, è una procedura moderna, che ben sostituisce le tecniche precedenti che si avvalevano solamente dell’uso del laser ad eccimeri. I suoi vantaggi sono innumerevoli:

  • la precisione del laser a femtosecondi è unica nel suo genere;
  • l’intervento dura pochi minuti;
  • l’intervento non è doloroso, e anche nel post-operatorio i fastidi sono minimi;
  • il recupero visivo del paziente dopo l’intervento è particolarmente veloce;
  • non sono necessari punti di sutura o bendaggi;
  • è un intervento poco invasivo;
  • non presenta controindicazioni.

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Alla nascita il sistema visivo è incompleto sia anatomicamente sia nella funzionalità e per mancanza di esperienza visiva. La maturazione si realizza attraverso il completamento delle parti neuro-anatomiche sotto la spinta dell’esperienza visiva. Alla nascita la visione del bambino ha un orizzonte limitato e la sopravvivenza è sopravvivenza è affidata alla sensorialità tattile. La completa maturazione si raggiunge verso i 6-7 anni di età. Prima e dopo questa età, è di estrema importanza eseguire regolari controlli oculistici per seguire lo sviluppo degli occhi, della visione, e per verificare la presenza di malattie e difetti visivi. Perchè le malattie dell’occhio e i difetti visivi possono comparire anche in età pediatrica, e il loro impatto sulla visione in età adulta è sempre determinante. 

I problemi oculari dell’età pediatrica

I problemi oculari che possono caratterizzare l’età pediatrica sono:

  • i difetti di rifrazione: miopia, ipermetropia, astigmatismo;
  • l’ambliopia, nota anche ai più come “occhio pigro”, cioè un occhio che non vede bene perchè non ha sviluppato appieno la sua capacità visiva.
  • lo strabismo.

I difetti di rifrazione nei bambini

Ipermetropia nei bambini

L’ipermetropia è un difetto frequente nei bambini, legato “all’occhio piccolo che deve ancora crescere”. La condizione di normalità è che tutti i bambini, alla nascita, siano ipermetropi. Mano a mano che l’occhio e le sue strutture giungono a maturazione e raggiungono la conformazione “adulta”, spesso (ma non sempre) questo difetto tende a svanire. Altre volte, l’ipermetropia, soprattutto se diversa tra i due occhi, può impedire lo sviluppo della capacità visiva, portando al cosiddetto “occhio pigro”.

Miopia nei bambini

La miopia può avere cause sia genetiche che ambientali. Alcune persone sono miopi già nella prima infanzia, mentre la maggior parte lo diventa in età scolare. La maggior parte delle persone diventamiope già dalla prima infanzia, e sperimenta un progressivo aumento del difetto visivo fino all’età di 20-25 anni circa, età intorno alla quale la vista solitamente si stabilizza. Il bambino miope va subito corretto bene con un occhiale su misura e ciò è ancora più importante quando il bambino utilizza gli occhi più intensamente per i compiti richiesti dalla scuola. Vedere bene, aiuta a sentirsi più sicuri, a socializzare meglio, a partecipare alle lezioni in modo attivo e ad avere un rendimento migliore.

Astigmatismo nei bambini

Come l’ipermetropia, anche l’astigmatismo può comparire in età pediatrica. Tutti gli occhi alla nascita hanno un “astigmatismo fisiologico”, che nel tempo può restare stabile e normale, oppure evolvere in forme diverse. Spesso l’astigmatismo si manifesta in associazione con gli altri difetti visivi, e dunque può essere miopico o ipermetropico. L’astigmatismo è più disturbante sia della miopia sia dell’ipermetropia, ed interferisce significativamente con il normale sviluppo della capacità visiva. Per questo motivo la visita oculistica specialistica è fondamentale.

Perché è importante individuare quanto prima i difetti della visione?

I difetti della visione dei bambini vanno individuati quanto prima perché prima si agisce e più possibilità ci sono di costruire una buona visione per l’età adulta.

Le tappe della prevenzione in età pediatrica, sono:

  • 4 settimane di vita: verifica la presenza di eventuali patologie congenite, come per esempio una cataratta congenita o un glaucoma congenito.
  • 2-3 anni di vita: per escludere la presenza di un occhio pigro, che consiste nello sviluppo parziale della capacità visiva di un occhio e crea un apparato visivo asimmetrico, con l’uso preferenziale di un occhio e l’abbandono progressivo dell’altro;
  • 5-6 anni di vita: fondamentale per verificare lo stato evolutivo dell’apparato visivo e per controllare la vista del bambino nel momento del suo ingresso nella scuola.

Se sei un genitore, non dimenticare mai che gli occhi e la vista sono un bene davvero prezioso. Annota le tappe della prevenzione oculistica sul calendario e prenota di volta in volta una visita oculistica specialistica accurata ed approfondita per i tuoi piccoli.

In questo modo, li aiuterai a crescere sani, ad affrontare il mondo con ottimismo e con sicurezza di sé e ad ammirarlo in tutta la sua straordinaria bellezza.

Per prenotare FOR KIDS, la visita oculistica specialistica per l’età pediatrica, chiama dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 30317600.

Quando il cristallino, la lente naturale situata all’interno del nostro occhio, perde la sua naturale trasparenza, si può andare incontro ad una compromissione della capacità visiva. Questo processo può avvenire in diversi momenti della vita: può essere presente alla nascita, oppure manifestarsi successivamente. Si parlerà allora di cataratta congenita o acquisita. Vediamo di fare un po’ di chiarezza in merito al concetto di cataratta acquisita.

Cataratta acquisita: quali sono le cause?

La cataratta acquisita può insorgere in età giovanile oppure in età matura/senile. Le cause possono essere differenti, ed includono:

  • il normale processo di invecchiamento cellulare;
  • malattie sistemiche o del metabolismo (come per esempio il diabete mellito, la sindrome di Down, l’amaurosi congenita di Leber e altre);
  • una patologia oculare preesistente (come per esempio il glaucoma);
  • una miopia molto elevata;
  • una causa di tipo chimico, come per esempio l’assunzione di dosi massicce per un tempo prolungato di determinate tipologie di farmaci;
  • una causa di tipo fisico (irradiazione molto prolungata di raggi UV o raggi infrarossi);
  • un trauma o un incidente;
  • una dermatite atopica.

Tutti questi fattori possono favorire l’insorgenza della cataratta acquisita sia in età giovanile (intorno ai 40 anni) che in età avanzata e senile.

Come evolve la cataratta acquisita?

L’evoluzione della cataratta acquisita varia a seconda della sua causa. La progressione è sempre inarrestabile. Tuttavia, nel caso di una cataratta senile è più lenta, mentre nel caso di una cataratta corticale, traumatica o diabetica, l’evoluzione è molto più rapida. In qualunque caso, una visita oculistica accurata e completa, come LUCE E COLORI, che includa anche la dilatazione della pupilla, consentirà all’oculista di effettuare la diagnosi di cataratta e di individuarne anche la tipologia.

Come si cura la cataratta acquisita?

Attualmente sono in fase di sperimentazione alcune molecole che hanno lo scopo di verificare se è possibile arrestare la progressione della cataratta. Nella realtà, nessun farmaco è ancora in grado di ripristinare una buona visione funzionale, quindi la soluzione migliore per qualunque tipo di cataratta è sempre la sostituzione del cristallino. 

In cosa consiste l’intervento di sostituzione del cristallino per curare la cataratta acquisita?

L’intervento di sostituzione del cristallino per curare la cataratta acquisita prende il nome di facoemulsificazione. Per eseguirlo, si usa uno speciale strumento ad ultrasuoni chiamato facoemulsificatore, che frantuma ed aspira il cristallino opacizzato così da liberare lo spazio per l’inserimento di una lente intraoculare perfettamente trasparente. Si tratta di un intervento che nei centri di eccellenza come le cliniche Neovision si esegue con l’ausilio di strumenti d’avanguardia ad altissima precisione. Uno di questi è il laser a femtosecondi, che esegue alcune parti dell’intervento che richiedono molta accuratezza, e che apre le vie di accesso all’interno dell’occhio senza uso di lame o bisturi. Il laser a femtosecondi minimizza il dolore post-operatorio e contribuisce a rendere l’intervento sicuro e preciso come mai prima.

Vuoi saperne di più?

Vuoi conoscere più da vicino le caratteristiche dell’intervento di facoemulsificazione eseguito nei centri d’eccellenza con l’ausilio del laser a femtosecondi? Chiamaci dal lunedi al venerdi allo 02.30317600.

astigmatismo cose da sapere

Astigmatismo: cose da sapere

L’astigmatismo è un disturbo oculare che rientra nel gruppo dei cosiddetti difetti visivi. Il soggetto astigmatico ha una generale difficoltà nella messa a fuoco degli oggetti – tanto vicini quanto lontani – a causa di un’errata curvatura della cornea. Se in forma lieve porta a vedere i contorni degli oggetti un po’ meno nitidi del dovuto, uno particolarmente marcato porta con sé una generale difficoltà nella visione dei contorni delle cose, che appaiono sfocate e, nei casi peggiori, distorte. Di seguito cinque curiosità su questo difetto refrattivo!

1 – Chi più chi meno, siamo tutti un po’ astigmatici

La cornea di una persona astigmatica non è perfettamente sferica, ma è leggermente ovoidale. Il classico paragone che si usa fare per spiegare che cosa sia l’astigmatismo è proprio quello della palla da calcio che assume i contorni della palla da rugby. E’ un po’ quello che succede alla cornea di un astigmatico. Eppure, devi sapere che in natura la perfezione assoluta non esiste.

2 – Ne esistono diversi tipi

L’astigmatismo può essere regolare oppure irregolare.  regolare, che è il più diffuso, la cornea presenta la medesima curvatura lungo ciascun meridiano. Inoltre, i due meridiani principali si incrociano a formare un angolo retto. Quello irregolare invece si caratterizza per una variabilità della curvatura anche lungo ciascun meridiano. Il secondo tipo è più difficile da correggere, specie se con l’ausilio di occhiali da vista o lenti a contatto.

3 – Può essere un sintomo del cheratocono

L’astigmatismo può anche essere causato – tra le altre cose –  da una patologia oculare degenerativa chiamata cheratocono. Nel cheratocono, la cornea si deforma e si allunga perdendo progressivamente struttura e compattezza. La persona affetta da cheratocono sperimenta un progressivo peggioramento della capacità visiva ed un certo grado di astigmatismo.

4 – L’astigmatismo può manifestarsi assieme ad altri difetti visivi

Chi ne soffre può anche soffrire di altri difetti visivi, come la miopia e l’ipermetropia. Questo difetto refrattivo, infatti, non esclude la presenza di altri difetti. Si parlerà dunque di astigmatismo miopico,  ipermetropico, o  misto, quando esso è concomitante ad entrambi gli altri difetti visivi.

5 – Si può correggere in modo definitivo

Sei astigmatico? Questo difetto si può correggere grazie ad un intervento laser con tecnica Femto-Lasik. Si tratta di una procedura disponibile nei centri d’eccellenza come Neovision, che coniuga la perizia di specialisti esperti all’uso di tecnologie d’avanguardia come il laser a femtosecondi. Grazie a questo intervento, la curvatura della cornea viene corretta così da riportare il punto di fuoco al posto giusto.

Stanco dell’astigmatismo? Il primo passo verso la cura si chiama FREEDOM

FREEDOM è la visita oculistica specialistica approfondita ed accurata che Neovision propone a chi soffre di un difetto visivo e sta pensando di sottoporsi alla chirurgia refrattiva. Con FREEDOM è possibile valutare e confermare l’idoneità all’intervento per la correzione dei difetti visivi FEMTO LASIK. Un intervento di ultima generazione, veloce ed indolore che consente di risolvere in modo definitivo non solo l’astigmatismo, ma anche la miopia, l’ipermetropia e la presbiopia. Per prenotare il tuo appuntamento chiama dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 30317600.

Correzione della presbiopia

Correzione delle presbiopia: è possibile? La risposta è decisamente si!

Ma cos’è èsattamente la presbiopia?

Per presbiopia si intende la progressiva difficoltà dell’occhio ad esercitare il suo naturale potere accomodativo. Un fenomeno che esordisce solitamente intorno ai 40 anni e che, a causa della perdita di flessibilità del cristallino, tende a peggiorare gradualmente. Chi soffre di presbiopia fatica a vedere gli oggetti vicini e tende ad allontanarli sempre di più dal viso. Un classico esempio è quello di chi allontana il libro dal viso per riuscire a leggerne distintamente il testo. Un disturbo che, però, è risolvibile con un intervento mirato proprio alla sostituzione di quel cristallino non più così efficiente. Vediamo in che modo. 

Correzione della presbiopia tramite la sostituzione del cristallino: una scelta vantaggiosa per diverse ragioni

La presbiopia prima o poi arriva. Non si tratta di una patologia, alla quale si può essere o meno predisposti, e che si può contrarre o no. La presbiopia è un fenomeno connesso all’avanzare dell’età, al quale tutti andiamo incontro.

Correzione della presbiopia: una tipologia di soluzione

Oggi la correzione della presbiopia attraverso la sostituzione del cristallino sta diventando sempre più comune. Si tratta solo di una delle soluzioni possibili, ma vediamola nel dettaglio.

Perchè è un intervento sempre più diffuso?

Le ragioni sono diverse:

  • Non sempre l’occhiale da vista viene accettato serenamente dalla persona affetta da presbiopia, ma anzi viene vissuto come un limite, una sorta di passaggio dalla giovinezza all’età matura. Un vero e proprio ostacolo allo svolgimento delle attività quotidiane, delle mansioni lavorative, della pratica sportiva e della vita sociale.
  • Vivere senza occhiali offre molti vantaggi sia dal punto di vista pratico che da quello estetico e psicologico.
  • Anche se l’occhiale da lettura rappresenta la soluzione più comune alla presbiopia, si tratta di una scelta temporanea, che vincola la persona a ricordare di portare con sé gli occhiali, sempre e dovunque.
  • Si elimina anche il problema dell’nsorgenza della cataratta.
  • Un cristallino artificiale è in grado di ovviare alla presbiopia, a eventuali difetti visivi e a prevenire la cataratta in una sola volta ed è  una soluzione che dura per tutta la vita.

Sostituzione del cristallino con lenti intraoculari multifocali

Le lenti intraoculari e le procedure chirurgiche sono sempre più avanzate e sicure, ed al contempo, anche versatili e personalizzabili. Una persona affetta da presbiopia potrà trovare nelle lenti intraoculari multifocali la risposta alle sue esigenze di ritrovare la libertà di vivere un’esistenza giovane, dinamica e priva dal vincolo degli occhiali da vista. Diversi sonno i vantaggi dati dalle lenti multifocali per la correzione della presbiopia.

I cristallini artificiali multifocali consentono infatti di:

  • Risolvere la presbiopia.
  • Correggere eventuali difetti visivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo).
  • Rimuovere l’eventuale opacizzazione del cristallino, o prevenirne l’insorgenza.

 

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Igiene palpebrale - Occhio e palpebre: igiene, benessere e cura

Nell’ambito dell’igiene palpebrale, Neovision organizza il primo corso interdisciplinare per oculisti ed ortottisti dal titolo “Occhio e palpebre: igiene, benessere e cura”. 

Igiene palpebrale: un corso accreditato per oculisti ed ortottisti

Neovision Cliniche Oculistiche organizza per il 16 febbraio, con il contributo non condizionante di OFFHEALTH, il primo corso interdisciplinare per oculisti ed ortottisti dal titolo Occhio e palpebre: igiene, benessere e cura.

Coordinato dal Dott. Christophe Buratto, medico chirurgo della Clinica del Viso di Milano, il corso offre ai professionisti dell’oculistica tematiche relative alla zona palpebrale e alla superficie oculare, con particolare attenzione a sintomatologie e possibili trattamenti, chirurgici e non.

Igiene palpebrale - Occhio e palpebre: igiene, benessere e cura

Le tematiche del corso accreditato di igiene palpebrale

Il corso, riservato ad una platea di medici oculisti ed ortottisti, tratterà un’ampia gamma di argomenti: dai problemi quotidiani degli annessi palpebrali alle ultime novità in chirurgia refrattiva per la correzione di miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia. E ancora, dai possibili trattamenti ed interventi per il miglioramento dell’aspetto e della funzionalità palpebrale e visiva alle soluzioni contro dermatiti ed allergeni, dall’utilizzo della tossina botulinica nelle neuropatologie motorie delle palpebre ai nuovi trattamenti per la salute, l’igiene ed il benessere della superficie oculare.

Interverranno il Dott. Christophe Buratto, il Dott. Leonardo Ciompi, il Dott. Roberto Carnevali, la Dott.ssa Silvia Alberti Violetti, il Dott. Mauro Porta e la Dott.ssa Enrica Zola.

Per informazioni scrivere a: info@neovision.eu

 

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La cataratta: l'intervento più diffuso in Europa

La cataratta, o intervento di facoemulsificazione sarebbe secondo Eurostat (insieme alla colonscopia) la procedura chirurgica mini-invasive più comune nell’Unione Europea. Il solo trattamento della cataratta è stato eseguito negli Stati Membri  ben 4,5 milioni di volte in un anno*. Un dato che inserisce l’intervento di cataratta nella routine ospedaliera. Alla base della sua diffusione, i grandi vantaggi che l’intervento comporta. L’invasività e i rischi intraoperatori minimi e le complicanze post operatorie pari quasi a zero. 

Trattamento della cataratta: un intervento diffusissimo, ma perché?

L’intervento di rimozione della cataratta, chiamato anche intervento di facoemulsificazione, è molto diffuso. La ragione è semplice. Rimuovere la cataratta è l’unico modo per risolvere la patologia. Ad oggi, infatti, non esiste alcun farmaco capace di mantenere la trasparenza e l’elasticità del cristallino inalterate nel tempo. Oggi l’intervento rappresenta l’unico trattamento della cataratta percorribile per evitare di andare incontro ad una drastica diminuzione della capacità visiva. Un intervento sostanzialmente privo di controindicazioni, i cui rischi intraoperatori e postoperatori sono inferiori all’1%.

Perché l’intervento di facoemulsificazione è mini-invasivo

Per accedere alla capsula che contiene il cristallino naturale, grazie alle moderne tecnologie, lo specialista non effettua tagli manuali, ma si avvale del laser. Il laser a femtosecondi è un laser ad impulsi brevissimi capace di separare due estremità di tessuto senza che queste debbano poi essere suturate. Non solo l’intervento di facoemulsificazione è di routine, ma è anche altamente tecnologico, proprio perché nelle migliori strutture non prevede l’uso di lame, bisturi, punti di sutura o bendaggi. Ad oggi il laser a femtosecondi rappresenta l’ultima frontiera della chirurgia oftalmica, ed è presente nelle migliori cliniche oculistiche d’eccellenza.

L’intervento di cataratta può risolvere i difetti visivi

Oggi l’intervento di facoemulsificazione consente di risolvere più problemi oculari contemporaneamente. Una procedura versatile e personalizzabile sulla base delle esigenze specifiche del paziente. Un paziente affetto da una forte miopia, per esempio, potrà scegliere di sostituire il cristallino naturale oramai opacizzato con una lente intraoculare capace di ovviare anche al suo difetto visivo. Lo stesso  vale per altri difetti visivi, come l’astigmatismo, l’ipermetropia o la presbiopia. Oggi esistono una vasta gamma di cristallini artificiali pensati e progettati per diverse esigenze specifiche.

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*Fonte: dati Eurostat 2016