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Visita oculistica pediatrica per il ritorno a scuola! Neovision Cliniche Oculistiche

Visita oculistica bambini | Come abbiamo già visto in un articolo di qualche tempo fa, sono aumentati i casi di miopia indotta. Abitudine ad una visione spaziale a corto raggio e spesso in spazi chiusi, didattica a distanza non hanno aiutato. Compresi i giochi che sfruttano perlopiù la visione da vicino. Per non parlare dei vari device a disposizione della famiglia. Tutto ciò ha comportato per tutti, grandi e piccini, un importante sforzo della vista. Le giornate si chiudono con occhi stanchi e pesanti, a volte anche un po’ secchi. FOR KIDS è la visita oculistica pediatrica studiata da Neovision per la salute visiva dei più piccoli. Una delle visite oculistiche pediatriche più approfondite di Milano.

Visita oculistica bambini: Prenota ora!

I nostri occhi, dopo questo lungo e complicato periodo sono stanchi e affaticati. Per questo, potrebbe essere indicata una visita di controllo. Soprattutto per chi non l’ha mai effettuata e, in particolare, per i bambini che proprio in questi giorni stanno rientrando finalmente a scuola.

Prima era il lockdown, poi un timido riaffacciarsi alla vita, e infine una travolgente voglia di riprendere.

E per prepararci al meglio a questa ripresa, anche gli occhi dei bambini meritano qualche attenzione in più. Per questo Neovision ricorda l’importanza della visita oculistica pediatrica. Una rassicurazione per i genitori e un gesto di cura importante per gli occhi dei bambini.

FOR KIDS: la visita oculistica pediatrica dedicata ai nostri bambini

Pronti alla visita oculistica: bambini, vi aspetta FOR KIDS!  Non una visita come tutte le altre. La nostra visita oculistica pediatrica, infatti, è un percorso diagnostico specifico, pensato per i bambini e dedicato a loro a 360 gradi. Gli appuntamenti sono organizzati con cura, in modo che i bambini siano liberi e sereni anche in sala d’attesa e i genitori accolti e rilassati. 

FOR KIDS inizia con un approfondito set di esami indolori e non invasivi, organizzati in modo che il bambino sia in grado di riconoscere elementi ludici al fine di approcciare alla visita in modo sereno e allegro.

Una visita unica ed estremamente approfondita, grazie all’ausilio di tecnologie all’avanguardia nelle mani di oculisti ed ortottisti esperti e davvero bravissimi coi bambini. Per un rientro a scuola più sicuro e sereno. 

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O prenota subito allo 02 3031 7600, oppure compila il form e sarai ricontattato.

L’occhio che trema è un disturbo piuttosto fastidioso che si presenta quando meno ce l’aspettiamo e, come si è presentato, spesso tende anche a scomparire. La sua durata può essere di ore o peggio di giorni, e la sua compagnia non è di certo piacevole: tuttavia, anche se non è quasi mai sintomo di una patologia grave, è di certo un piccolo segnale che il nostro corpo ci manda. A cosa è dovuto questo intermittente tremolio della palpebra? Scopriamolo assieme.

Occhio che trema, le cause possibili

Le cause possibili del tremolio della palpebra sono generalmente riconducibili a:

  • momenti di stress, di tensione, di ansia che capita di attraversare a volte in modo anche non del tutto consapevole
  • un consumo eccessivo di caffeina
  • assunzione di alcuni tipi di farmaci

Cause meno comuni possono essere patologiche, come:

  • glaucoma
  • uveite
  • blefarite
  • Morbo di Parkinso
  • sindrome di Tourette

I segnali del corpo

Tra i segnali che il nostro corpo ci invia per farci capire che forse abbiamo raggiunto un limite di ansia e tensione, figura sicuramente il tremolio della palpebra, ma non solo. Vanno citati anche i disturbi del sonno, un malumore persistente, la perdita o l’eccesso di appetito, la manifestazione di reazioni spropositate rispetto ad eventi tutto sommato modesti. E’ importante, dunque, ascoltare il nostro corpo, cercare di capire cosa non va e cercare di “fare marcia indietro”. Ma come?

Occhio che trema: come interpretare i segnali del nostro corpo

Interpretare correttamente i segnali che il nostro organismo ci manda – come l’occhio che trema – è il primo passo per invertire la rotta e prenderci più cura di noi stessi, anche sul piano emotivo. La prima cosa da fare è mettere in atto una serie di abitudini sane e non lasciarci andare a routine sbagliate:

  • rispettiamo gli orari di veglia e sonno, riposando adeguatamente in una stanza ben areata e ben pulita
  • curiamo la nostra igiene personale
  • mangiamo correttamente con frutta e verdura di stagione
  • concediamoci una passeggiata all’aria aperta
  • non perdiamo l’abitudine di fare qualche telefonata agli amici, di leggere un buon libro, di volerci bene

Se tutto questo ci sembra difficoltoso, impariamo a chiedere aiuto agli altri ed a manifestare senza timore il nostro disagio.

L’occhio che trema dunque non è nulla di allarmante in sé e per sé, ma può comunque essere la “punta dell’iceberg” rispetto ad uno stato d’animo che non ci fa stare bene. In caso di dubbio, o qualora il tremolio della palpebra sia persistente, conviene comunque sentire il parere di uno specialista, consultando il medico di famiglia oppure prenotando una visita oculistica specialistica.

Da quanto tempo non fai una visita oculistica? Prenota ora!

Chiamaci con fiducia dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 30317600 oppure compila il modulo sottostante e premi INVIA: ti contatteremo al più presto!

Covid-19: Noi ci tamponiamo! - Neovision Cliniche Oculistiche

La lotta alla diffusione del coronavirus consiste nel seguire alcuni semplici ma fondamentali comportamenti che ormai abbiamo imparato a conoscere. A partire da Marzo, in Neovision abbiamo implementato e sottoscritto uno specifico protocollo di sicurezza per la tutela dei nostri pazienti e del nostro staff. In più, siamo tutti vaccinati e ci sottoponiamo regolarmente a tamponi rapidi antigenici.

Coronavirus: perché noi ci tamponiamo

La salute è il primo dovere della vita, disse saggiamente Oscar Wilde. Ed è proprio così. Fin dai primi giorni di Marzo il nostro obiettivo primario è stato quello di continuare a fornire ai nostri pazienti l’eccellenza di sempre, in totale sicurezza. Il protocollo che abbiamo sottoscritto e applicato con impegno è stato, infatti, di fondamentale importanza e di grandissima utilità in questo senso.

I test periodici

A partire dal mese di novembre, abbiamo deciso di rinforzare ulteriormente la nostra policy di tutela della salute dei nostri pazienti, sottoponendoci regolarmente a tamponi rapidi antigenici per la ricerca di COVID-19. Nessuno dello staff Neovision è escluso: i medici e i chirurghi, gli infermieri, gli ortottisti ed il personale di reception e counseling hanno deciso di effettuare il test periodico con il tempone rapido antigenico, per garantire la più alta sicurezza di tutti noi e voi durante la permanenza in clinica, sia durante le visite oculistiche, sia durante gli interventi chirurgici.

Siamo sempre aperti, in piena sicurezza

Tutte le misure di sicurezza che abbiamo messo in atto ci consentono di restare aperti, e di continuare a fornire ai nostri pazienti l’esperienza di altissima qualità a cui sono abituati e che meritano. Tutte le visite oculistiche e le attività chirurgiche sono operative, in ambienti altamente sicuri e sanificati.

Come sempre, quindi, ti aspettiamo col sorriso. Anche se dietro la mascherina :)

Per qualsiasi informazione o prenotazione, ti aspettiamo allo 02 3031 7600. Se desideri, compila il modulo sottostante e sarai ricontattato.

#noicitamponiamo

Rientro a scuola: visita oculistica pediatrica Neovision FOR KIDS

Anche la fine di questa estate, durante la quale abbiamo dovuto imparare a convivere con il coronavirus, è ormai vicina. Con curiosità, e soprattutto con un po’ di apprensione, stiamo già pensando al rientro a scuola e a come si svolgerà. Sarà on site, nuovamente in home schooling, o forse assisteremo all’organizzazione di un nuovo modello misto? In questo periodo di ripresa, oltre all’acquisto dei libri scolastici, penne e, magari, qualche nuovo sistema di comunicazione telematica, consigliamo di aggiungere FOR KIDS, la visita oculistica pediatrica mirata alla salute oculare dei bambini. 

Non sempre i genitori si accorgono dei problemi visivi

I dati riferiscono che, in Italia, almeno il 25% dei bambini sia affetto da difetti visivi che causano difficoltà di apprendimento e di svolgimento delle attività sportive. Nonostante questo, non sempre viene posta sufficiente attenzione alla diagnostica pediatrica.

Infatti, capita che questi bambini vengano presi per svogliati o distratti, ma sovente il problema è semplicemente visivo. Spesso, bambini e ragazzi effettuano la loro prima visita oculistica non prima del rientro a scuola, ma quando il difetto visivo ha raggiunto livelli conclamati: ciò può aver già causato ritardi e difficoltà nell’apprendimento, anche gravi.

Miopia: quando insorge

La miopia, ad esempio, insorge soprattutto durante l’età scolare e si sviluppa con maggiore incidenza nei figli di miopi. Spesso accade che il difetto visivo sia di lieve entità ed il bambino, non essendo in grado di realizzare una buona visione, non si accorga autonomamente del deficit.

Un altro caso da manuale è tipicamente rappresentato da un occhio che vede bene e l’altro no: in questo caso non emerge immediatamente il problema, in quanto il piccolo può risultare vedente anche a genitori ed insegnanti, poiché in grado di svolgere le attività con l’occhio normofunzionante.

Rientro a scuola: l’importanza della prevenzione

Rientro a scuola: visita oculistica pediatrica Neovision FOR KIDS

L’unico strumento a nostra disposizione è la prevenzione, con la definizione di un protocollo di visite cadenzate nel tempo per meglio valutare e seguire i bambini e ragazzi durante il loro sviluppo visivo.

La visita oculistica pediatrica FOR KIDS

La visita oculistica pediatrica FOR KIDS, proposta da Neovision, è appositamente studiata per la valutazione dei difetti refrattivi dei bambini. Il percorso diagnostico comprende una visita oculistica ed una ortottica al fine di ispezionare anche la visione binoculare e per escludere problemi di strabismo, talvolta riscontrabili nei bambini.

Gli esami sono indolori e non invasivi, organizzati in modo che il bambino sia in grado di riconoscere elementi ludici al fine di approcciare alla visita in modo allegro, come un gioco.

Gli appuntamenti, inoltre, vengono organizzati affinché i bambini siano liberi e sereni anche in sala d’attesa, nel rispetto delle migliori norme di sicurezza a tutela della salute di grandi e piccoli.

Bambini e ragazzi in età scolare: i nostri consigli per la loro vista

La capacità visiva di bambini e ragazzi in fase di crescita è mutevole. Proprio per questo, è importante effettuare controlli periodici in grado di individuare immediatamente, prima del rientro a scuola, l’insorgere di patologie o eventuali difetti visivi.

Rientro a scuola: i nostri consigli per bambini e ragazzi in età scolare

Oltre a ciò, però, è importante non dimenticare utili accorgimenti:

  1. Studiare sempre in ambiente con illuminazione diffusa;
  2. Durante le ore crepuscolari, accendere una lampada da tavolo, direzionata sul testo o sul video del computer;
  3. Studiare e leggere sempre seduti davanti ad una scrivania, con una postura corretta: busto eretto, gomiti sul tavolo, capo diritto;
  4. Non studiare distesi su un fianco: si rischierebbe di sforzare un occhio rispetto all’altro;
  5. Limitare la visione prolungata di sistemi video, smartphone e tablet;
  6. Ogni due ore di lavoro, concedersi una pausa di 15 minuti;
  7. Stimolare la visione spaziale stando all’aperto;
  8. Evitare l’utilizzo di smartphone, tablet o computer prima di dormire, per evitare che possano alterare i ritmi del sonno;
  9. Mantenere sempre una distanza di lettura pari alla lunghezza del braccio, per ridurre lo stress accomodativo;
  10. Controllare sempre la vista del bambino prima del rientro a scuola, o comunque all’inizio dell’anno scolastico. In tempi particolari come questo, potrebbe essere consigliabile effettuare un nuovo check dopo 4 mesi;
  11. Rivolgersi all’oculista in caso di affaticamento visivo.

Consigli per bambini e ragazzi che portano gli occhiali

Rientro a scuola: consigli per bambini e ragazzi che portano gli occhiali
  • Prediligere lenti con protezione luce blu, specifiche per computer, smartphone e tablet;
  • Scegliere lenti infrangibili, con trattamenti antigraffio ed antiriflesso multistrato;
  • Sostituire le lenti se graffiate o danneggiate;
  • Controllare periodicamente l’assetto dell’occhiale sul viso: occhiali decentrati, infatti, causano cefalea e discomfort visivo.

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Gli occhi parlano - mascherine - Neovision Cliniche Oculistiche

Finalmente, dopo un lungo periodo di lockdown, la riapertura. Certo, non è tutto come prima. Possiamo tornare a frequentare negozi, ristoranti, locali, e altri luoghi di aggregazione, ma con nuove regole ed accorgimenti da seguire: i distanziamenti, l’attenta igiene delle mani, il controllo della temperatura corporea agli ingressi, e l’utilizzo delle mascherine, che coprono quasi completamente il nostro volto. È vero, gli occhi parlano, e forse non ce ne siamo mai resi conto come in questo momento.

Mascherine contro il coronavirus: gli occhi parlano più di prima

La mascherina di protezione è la nostra nuova alleata contro il diffondersi del coronavirus, e sembra proprio che ci terrà compagnia ancora per molto tempo durante le nostre attività quotidiane.

Se è vero che gli stilisti si sono prodigati nella produzione di mascherine dalle forme e dai colori più particolari, è altrettanto vero che la parte inferiore dell’espressione e della mimica del viso viene nascosta, lasciando il non verbale e la comunicazione facciale al solo sguardo.

Gli occhi diventano così, ancora più di prima, i protagonisti dei nostri malumori e dei nostri sorrisi, la nostra finestra sul mondo.

Due consigli per valorizzare lo sguardo

Indossare la mascherina in estate si sta rivelando non sempre piacevole, ma è bene ricordare che prima di tutto stiamo compiendo un gesto di rispetto, cura e attenzione nei confronti di chi abbiamo accanto.

Con il caldo, è consigliabile idratare molto bene la zona del contorno occhi: possiamo farlo utilizzando una crema leggera apposita, ad alta protezione solare.

Gli occhi parlano: Silvia

Per chi ama il trucco, possiamo valorizzare lo sguardo con un make-up leggero, intensificando l’espressione degli occhi con un mascara waterproof e con kajal: quest’ultimo nero per occhi chiari, e brown per quelli verdi o castani. Andremo così a donare risalto al colore degli occhi e alla loro espressione.

Smart working: quando gli occhi parlano… e si lamentano un po’

Per molti di noi lo smart working è una assoluta novità, a cui ci stiamo abituando non senza qualche piccolo ostacolo. Croce e delizia degli ultimi tempi, sembra proprio che con lo smart working passiamo ancora più tempo di prima davanti al computer, e questo non fa bene ai nostri occhi. 

Con la luce dei display, infatti, insieme al fatto che per molte ore fissiamo lo sguardo alla stessa breve distanza, gli occhi si affaticano e si indeboliscono, aprendo la strada a una serie di disturbi che possono essere davvero difficili da tenere a bada. Primi fra tutti, frequenti mal di testa serali e secchezza oculare, col suo bagaglio di irritazione, bruciore, e arrossamento degli occhi. 

È molto importante, quindi, concedere piccole pause al nostro sguardo. Impariamo a guardare a distanze diverse durante il lavoro, abituiamoci a sbattere le palpebre più frequentemente per idratare gli occhi e regaliamoci un po’ di tempo all’aria aperta.

Occhio secco: cosa fare

Se i piccoli trucchi suggeriti non dovessero alleviare la sensazione di prurito e bruciore agli occhi, è possibile che la secchezza oculare sia divenuta cronica.

Neovision ha realizzato LAVMe, un percorso di eye care personalizzato per una corretta idratazione degli occhi ed il rilassamento dello sguardo. LAVMe è un programma terapeutico contro l’occhio secco, studiato dagli esperti di Neovision. Abbinando la ricerca scientifica ed un momento distensivo personalizzato con una terapia domiciliare, LAVMe coniuga il benessere oculare con quello personale.

LAVMe: l’innovativo trattamento dell’occhio secco

Il percorso di cura dell’occhio secco comincia con una visita oculistica specialistica, il cui scopo è identificare la severità e la tipologia del discomfort di secchezza oculare, grazie ai migliori strumenti diagnostici disponibili.

La terapia dell’occhio secco definita nel protocollo LAVMe prevede, quindi, una serie di sedute di Risonanza Quantica Molecolare in concomitanza con un momento di rilassamento mindfulness. Alle sedute in clinica, che sono del tutto indolori e molto piacevoli, viene affiancata una terapia domiciliare personalizzata

L’obiettivo è il miglioramento della sensazione di secchezza oculare, che può essere causata dall’esposizione ai display, così come dall’eccessivo uso di lenti a contatto, dall’aria troppo secca dei condizionatori, dal fumo, dall’inquinamento e da altri fattori ambientali o clinici.

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Gli occhi parlano davvero, sono i protagonisti nelle nostre comunicazioni e nei nostri rapporti sociali. Mai come in questo momento è importante prenderci cura del nostro sguardo. Contattaci allo 02 3031 7600, oppure compila il form e sarai ricontattato.

Didattica a distanza, miopia, affaticamento visivo ai tempi del coronavirus: controlliamo gli occhi dei nostri bambini

L’emergenza coronavirus ha determinato la chiusura di quasi tutte le attività, incluse le scuole. Da marzo, quindi, la vita scolastica è stata riorganizzata a casa, nella cosiddetto didattica a distanza: lezioni a distanza su ZOOM o Google Meet sono diventate la norma per tantissimi bambini e ragazzi, costretti a restare in casa durante il lockdown. Come ne hanno risentito i loro occhi?

DAD e lockdown: nuove abitudini

Dal punto di vista dello studio e dell’istruzione, nel lungo periodo di lockdown appena trascorso e da breve giunto al termine le novità non sono state poche. Messa da parte l’abitudine a seguire le lezioni guardando la lavagna da una buona distanza, i nostri bambini sono stati costretti a trascorrere molte ore di fronte ad un monitor per la DAD.

Anche le abitudini dei giovani sono state completamente stravolte: niente più uscite o giochi all’aperto, niente più attività sportive e una totale assenza di vita sociale. Questo ha spostato l’attenzione dei ragazzi su altre forme di intrattenimento, come i videogame su TV, tablet o smartphone.

… E la salute dei loro occhi?

Il rischio occhio secco

La didattica a distanza o DAD, visto l’elevato utilizzo di device elettronici, è stata l’unico modo per milioni di bambini e ragazzi di non interrompere l’anno scolastico. Si calcola, ad esempio, che durante il periodo di lockdown l’utilizzo del computer sia aumentato del 60%.

L’uso massiccio di questi device comporta evidenti disagi visivi, talvolta inizialmente percepiti come affaticamento visivo serale, lievi cefalee e bruciore agli occhi.

Quanto descritto accade, infatti, perché il nostro battito di ciglia diminuisce fino a 5 volte di fronte ad un monitor o ad un display. Questa è una delle più importanti cause di secchezza oculare. Un disturbo che, se non risolto in tempo, può cronicizzarsi e peggiorare fino a condizionare seriamente il normale svolgimento di qualsiasi attività quotidiana.

È molto importante, quindi, non sottovalutare i sintomi sopra descritti e contattare l’oculista.

Didattica a distanza: affaticamento visivo e miopia

La visione forzata da vicino causa un forte stress visivo che può indurre affaticamento visivo, visione annebbiata e, soprattutto, una maggiore inclinazione al peggioramento della miopia.

Questo accade per una ragione molto semplice. L’abuso della visione da vicino induce un’accomodazione prolungata ed altera le strutture anatomiche dell’occhio, che tende a diventare miope. Il fenomeno è particolarmente presente negli occhi in fase di sviluppo, come quelli dei bambini.

La relazione fra miopia ed attività visiva ravvicinata, riconosciuta da molti studi, è tendenzialmente in aumento durante l’età scolastica. Inoltre, tende a peggiorare in condizioni di incremento dei tempi di sforzo visivo da vicino.

Neovision FOR KIDS, la visita oculistica pediatrica

L’anno scolastico è giunto al termine: è il momento ideale per valutare la salute oculare dei nostri bambini, anche in virtù del nuovo inizio di settembre, quando – speriamo – potremo dire addio alla didattica a distanza e tornare in classe!

A disposizione dei nostri piccoli amici, oculisti ed ortottisti esperti e bravissimi con i bambini possono fornire i consigli e le soluzioni più idonee al benessere visivo dei più piccoli, grazie ad una visita oculistica pensata solo per loro: FOR KIDS.

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Lenti a contatto Coronavirus, che fare - Neovision Cliniche Oculistiche

Si è parlato diffusamente, negli ultimi giorni, delle lenti a contatto e dell’opportunità di utilizzarle in periodo di pandemia da Coronavirus. Le lenti a contatto possono essere un veicolo di diffusione del virus.

Lenti a contatto e coronavirus: sì o no in periodo Covid-19?

Meglio sostituirle temporaneamente con gli occhiali

Ciò che ad oggi possiamo affermare con certezza è che, in questo momento, la soluzione migliore e più sicura è quella di sostituire le lenti a contatto con gli occhiali da vista. In alternativa, sarebbe opportuno utilizzare lenti a contatto usa e getta.

Esistono, però, delle situazioni nelle quali le persone non possono esimersi dall’utilizzare le lenti a contatto. Per questo motivo, abbiamo pensato di fornire alcuni consigli utili.

Persone che devono portare le lenti a contatto durante la pandemia da Coronavirus

Ci sono persone che, pur volendo, non possono rinunciare alle lenti a contatto nemmeno durante l’emergenza Coronavirus. Parliamo, ad esempio, di pazienti in situazioni post-operatorie. Persone che hanno subito un trapianto di cornea o, ancora, quei pazienti che devono portare le lenti a contatto semirigide per il cheratocono o per qualsiasi altra problematica medica che ne imponga l’utilizzo.

Per queste persone, abbiamo realizzato una piccola guida. Un insieme di suggerimenti che possono essere adottati per un utilizzo più sicuro delle lenti a contatto.

Suggerimenti e consigli per l’uso delle lenti a contatto durante la pandemia da Coronavirus (Covid-19)

  • La prima e più importante regola è la stessa che vale sempre: praticare un’igiene molto accurata della zona perioculare.
  • Lavare bene le mani, meglio se con una soluzione alcolica 65% appositamente sviluppata per chi indossa lenti a contatto e disponibile in farmacia.
  • Prima di mettere le lenti a contatto, detergere bene la zona perioculare con apposite salviettine per l’igiene oculare, utilizzando una singola salviettina per occhio. E la sera, prima di rimuovere le lenti a contatto, ripetere la stessa operazione. Questo per preservare al massimo la lente a contatto ed evitare conseguenti fastidi.
  • Molto importante, soprattutto in questo periodo, è la manutenzione delle lenti a contatto stesse. In questo momento è meglio utilizzare una soluzione fortemente antibatterica sia per le lenti a contatto rigide che per le lenti a contatto morbide. In particolare ne consigliamo una al perossido d’idrogeno al 3%, che aiuta nella massima disinfezione della lente.
  • Per evitare l’accumulo di depositi mucoproteici sulle lenti a contatto, si può pensare di includere alla normale igiene anche l’utilizzo settimanale di pastigliette enzimatiche, contestualmente al perossido di idrogeno, in modo da pulire al meglio le lenti a contatto.

Per qualsiasi informazioni su Covid-19 ti invitiamo a consultare l’apposito sito del Ministero della Salute.


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