La cataratta tende a manifestarsi dopo i 60 anni di età. Prendersi cura della salute oculare di chi ci sta a cuore è spesso una necessità, ma può anche rappresentare una semplice forma di cura e affetto nei confronti delle persone che amiamo e che non sempre pensano alla propria salute come dovrebbero. Per questo Neovision ha realizzato un esclusivo cofanetto regalo, per offrire la migliore visita oculistica per la cataratta e dare modo a qualcuno a cui teniamo di prendersi davvero cura di sé.
Cataratta: un appuntamento con la prevenzione da non rimandare
Quante volte sentiamo qualcuno a cui teniamo ripetere devo andare dall’oculista oppure non vedo bene come prima? Facciamo davvero qualcosa di concreto al riguardo? Il poco tempo a disposizione, qualche difficoltà pratica e forse, perché no, un po’ di pigrizia, portano molte persone a non prendersi cura di se stesse come dovrebbero, scegliendo invece di rimandare. Esistono alcune patologie oculari, come la cataratta, che è bene tenere in considerazione e risolvere in modo tempestivo. Per guadagnare in salute, ma anche in indipendenza e sicurezza.
Pensa alla salute oculare di chi ti sta a cuore
Dimostrare affetto ed interesse per la salute di chi ami può passare anche da un regalo: con il nuovo cofanetto LUCE E COLORI firmato Neovision, infatti, potrai fare un dono bello ed originale, unico e innovativo: per la prima volta in Italia, sarà possibile acquistare una visita medica specialistica di alta qualità su Amazon.
LUCE E COLORI arriverà direttamente a casa tua in un elegante pack firmato Neovison.
Il cofanetto contiene la card con il codice di attivazione per usufruire della visita oculistica per cataratta LUCE E COLORI: l’esclusiva visita per valutare la salute degli occhi, verificare lo stato di avanzamento della cataratta e confermare l’idoneità all’intervento di sostituzione del cristallino.
Perchè regalare una visita oculistica
Una visita oculistica non è un regalo comune. Regalare il percorso diagnostico oculisticopersonalizzato – il primo passo per il recupero di una visione nitida, pulita e ricca di colori – è un gesto d’affetto nei confronti delle persone che abbiamo a cuore che, come i nostri genitori o i nostri nonni, hanno spesso anteposto la salute altrui alla propria.
Quanto costa il cofanetto e dove acquistarlo
Il cofanetto regalo LUCE E COLORI è disponibile su Amazon al prezzo di 190.00 euro. In caso di necessità, sarà possibile sostituire la visita con un’altra di pari valore.
Intervento di cataratta Dopo quanto tempo si vede bene? è la domanda che si pongono tutti. Questo perché, sempre più spesso, la senior generation è attiva e impegnata. La necessità di programmare la propria quotidianità è, quindi, un’esigenza fondamentale. C’è chi è ancora attivo sul lavoro, chi si prende cura di partner, figli o nipoti. Chi deve gestire impegni ludici o sportivi. O ancora, ha interessi che richiedono una capacità visiva eccellente.
Chi si accosta all’operazione, pertanto, si pone diverse domande:
Come si svolge l’intervento di cataratta?
Quanto dura l’intervento di cataratta?
Quali sono i centri di eccellenza per la cataratta?
Quanto costa l’operazione di cataratta in privato?
E ancora, la questione di cui parliamo in questo post: dopo quanto tempo si vede bene dopo l’intervento di cataratta? La questione del recupero visivo dopo l’intervento di cataratta, non è assolutamente secondaria.
Quindi, dopo quanto tempo di vede bene dopo l’intervento di cataratta? Normalmente, il recupero visivo dopo l’intervento di cataratta avviene già nelle prime ore successive all’intervento. L’occhio, infatti, inizia quasi subito a vedere discretamente, anche se spesso vede “rosso” e offuscato. Nei giorni successivi all’intervento, poi, recupera piano piano tutta la visione che è possibile recuperare.
Operazione cataratta
Dopo quanto tempo si può guidare o tornare al lavoro?
Per chi fa un lavoro d’ufficio o che, comunque non richiede sforzi fisici, l’attività lavorativa può essere ripresa anche uno o due giorno dopo l’operazione di cataratta. Chi, invece, fa lavori pesanti, specie se in ambienti polverosi, occorre attendere un periodo più lungo. La guida della macchina, nella maggior parte dei casi, può essere ripresa già dopo 2-3 giorni.
Intervento cataratta
Quanta visione si recupera con il cristallino artificiale?
La quantità di visione recuperabile con l’impianto di un cristallino artificiale dipende, in prima istanza, dalle condizioni di salute dell’occhio. Se le strutture che lo compongono, infatti sono sane, dopo l’intervento si raggiungeranno livelli di normalità visiva. Se esistono danni pregressi sulla retina o sul nervo ottico o altrove, la visione potrà essere imperfetta, nonostante la corretta esecuzione dell’intervento di cataratta.
Intervento cataratta
Devo usare occhiali dopo l’operazione di cataratta?
Nella maggioranza dei casi, ove non viene impiantato un cristallino multifocale o accomodativo, sarà necessario utilizzare un leggero occhiale per leggere, guidare o guardare la televisione.
Intervento cataratta
Con l’operazione di cataratta posso eliminare miopia, astigmatismo o ipermetropia?
Grazie alle moderne lenti intraoculari, l’intervento di cataratta è oggi vissuto da molti pazienti come un’opportunità per correggere anche i propri difetti refrattivi. I cristallini di terza generazione utilizzati in Neovision, infatti, offrono la possibilità di correggere anche questi difetti refrattivi e rendersi indipendenti dagli occhiali, anche per vicino.
Per saperne di più
Per maggiori informazioni o per prenotare LUCE E COLORI, la visita oculistica specifica per la cataratta, chiamaci dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 3031 7600.
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Da poco sul mercato delle lenti intraoculari, le monofocali Plus hanno suscitato molto interesse tra gli addetti ai lavori e chi deve sottoporsi all’intervento di rimozione della cataratta. Queste lenti sono un prodotto innovativo, per molti aspetti rivoluzionario e dalle grandi potenzialità. Per conoscere più da vicino le caratteristiche delle nuove lenti monofocali Plus, abbiamo intervistato la dott.ssa Felicita Norcia ed il dott. Leonardo Ciompi, entrambi del team di specialisti Neovision.
L’intervento di cataratta è ormai comune. Dott.ssa Norcia, come mai?
Felicita Norcia, medico oculista presso Neovision Cliniche Oculistiche
Fino a pochi anni fa, l’avanzare dell’età era percepito come portatore di una serie di conseguenze inevitabili. La cataratta era una di queste, ma con essa anche l’osteoporosi, problemi cardiovascolari e molte altre patologie. Oggi si fa molta più prevenzione, e si cerca di arrivare alla terza età il più in forma possibile. Il desiderio di invecchiare in modo sano e positivo spinge molte persone ad affrontare e risolvere la cataratta il prima possibile, evitando così la compromissione della capacità visiva e, più in generale, un peggioramento della qualità della vita.
Perché durante l’intervento di cataratta si impiantano le lenti intraoculari?
La moderna chirurgia oftalmica consente di risolvere più problemi visivi insieme. L’intervento di cataratta prevede che il cristallino naturale, oramai opacizzato, sia sostituito con un cristallino artificiale. Le lenti intraoculari sono cristallini artificiali, progettati per risolvere anche i difetti visivi dei pazienti che si operano di cataratta.
Dott. Ciompi, cosa sono le lenti monofocali Plus?
Leonardo Ciompi, medico oculista presso Neovision Cliniche Oculistiche
Le lenti monofocali Plus sono lenti intraoculari di ultimissima generazione, pensate per chi deve sottoporsi all’intervento di cataratta correggendo contestualmente anche i difetti visivi. Si tratta di lenti perfettamente performanti durante tutta la durata della vita del paziente, in grado di offrire una qualità visiva eccellente.
Cosa differenzia le monofocali Plus dalle lenti tradizionali?
Le lenti monofocali tradizionali sono lenti di buona qualità, che tuttavia non offrono la stessa qualità visiva di quelle di ultima generazione, denominate Plus. Le lenti Plus consentono di vedere molto bene anche alle distanze intermedie, caratteristica che invece le monofocali tradizionali non hanno. Un vantaggio davvero non trascurabile, che apre le porte ad un nuovo modo di guardare il mondo anche in età più avanzata.
Dott. Ciompi, qual è il vantaggio di avere una buona qualità visiva alle distanze intermedie?
Le lenti monofocali tradizionali forniscono un’ottima visione da lontano, ma per vedere bene alle distanze intermedie costringono il paziente all’uso degli occhiali. Questo significa dover indossare gli occhiali per leggere, cucire, fare le parole crociate, ma anche per farsi un caffè, cucinare, vedere il cruscotto della propria auto alla guida e compiere una miriade di altre piccole e grandi azioni quotidiane. Le monofocali Plus, avendo una resa eccellente anche alle distanze intermedie, rendono queste azioni più facili che mai, perché non richiedono l’uso degli occhiali da vista. E questo vale anche per la visione notturna.
Dott.ssa Norcia, cosa consigliare a chi soffre di cataratta?
Non aspettare che la cataratta peggiori nel tempo, con il rischio di avere complicazioni sia sul fronte della propria salute visiva, sia sul fronte pratico (chi vede male può andare incontro a cadute, incidenti domestici o stradali). Oggi, grazie ai nuovi e straordinari prodotti che la chirurgia oftalmica ci mette a disposizione, l’intervento offre davvero moltissimi vantaggi. Possiamo dire che chi si opera fa un balzo indietro nel tempo e vede ancora meglio di prima, sentendosi davvero ringiovanito. Una terapia d’urto contro l’avanzare dell’età, insomma.
E per chi ha un po’ di paura? Un intervento chirurgico agli occhi è pur sempre una cosa seria…
Chiunque si avvicini all’intervento di cataratta, lo deve fare nella piena consapevolezza di come si svolgerà, di quali sono le aspettative ed i vantaggi che potrà trarne. Oggi l’intervento di cataratta è una procedura che si può affrontare con la giusta serenità. Si tratta di un intervento di breve durata, indolore, sicuro ed altamente preciso, che offre un recupero veloce ed che regala uno straordinario miglioramento della qualità visiva già a distanza di pochi giorni. Il consiglio che mi sento di dare è quello di parlare apertamente dei propri timori e delle proprie perplessità con lo specialista, anche a costo di fare domande apparentemente banali: non lo sono mai!
Neovision LUCE E COLORI
LUCE E COLORI è la visita oculistica dedicata a chi soffre di cataratta. Per prenotare la visita, chiama dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 30317600.
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La ricerca che qui presentiamo è stata condotta dagli studiosi dallo Tzu Chi General Hospital a Taiwan, che nel corso di sette anni hanno monitorato lo stato di salute di oltre 100 mila pazienti, svelando l’esistenza di un legame tra due patologie apparentemente indipendenti ma entrambe tipicamente connesse all’età avanzata: ci riferiamo alla cataratta ed all’osteoporosi.
Cataratta e osteoporosi, due patologie tipiche dell’età avanzata
L’opacizzazione del cristallino, quella piccolissima ma preziosa lente naturale collocata all’interno del nostro occhio, prende il nome di cataratta. E’ un fenomeno che nella maggior parte dei casi è strettamente legato all’invecchiamento e all’avanzamento dell’età. Chi ne è colpito sperimenta una visione progressivamente meno nitida (specie per ciò che concerne i colori) e sempre più appannata, ed un senso di fastidio in presenza di fonti luminose particolarmente forti. Ad oggi non vi è rimedio farmacologico capace di arrestare la progressione della cataratta né di arrestarne la sintomatologia: l’unico modo per curare definitivamente la cataratta è l’intervento di facoemulsificazione.
Anche l’osteoporosi è una patologia tipica dell’età avanzata. Essa consiste in un progressivo indebolimento dell’apparato scheletrico di chi ne è affetto, con deterioramento e riduzione della massa ossea. Chi ne soffre non prova dolore ma corre il rischio di subire spiacevoli, dolorose ed invalidanti fratture. Per prevenire le fratture e rinforzare lo scheletro, generalmente vengono prescritte terapie a base di calcio e di vitamina D.
Un legame tra cataratta e osteoporosi?
Come si può notare, cataratta e osteoporosi hanno il comune la connessione diretta con l’età di chi ne è affetto. Ma non solo. Lo studio al quale oggi ci riferiamo, pubblicato sul Journal Of The American Geriatrics Society, ha messo in luce come la cataratta possa essere connessa ad un maggior rischio di contrarre l’osteoporosi e dunque di subire delle fratture. Per giungere a questa conclusione, gli autori dello studio hanno preso in esame lo stato di salute di oltre 52 mila persone affette da cataratta e di altrettante non affette da cataratta per un periodo di sette anni. Nel corso di questo periodo, le persone affette da cataratta hanno mostrato un rischio del +43% di avere una diagnosi di osteoporosi, e del +29% di avere la diagnosi ed andare anche incontro a fratture ossee.
Intervento di cataratta? Sì grazie
La ricerca ha consentito anche di sottolineare la grande utilità dell’intervento di cataratta. Sottoporsi all’intervento di facoemulsificazione consente infatti di ridurre del 42% il rischio di soffrire, anche in futuro, di osteoporosi. Un dato sicuramente molto interessante, anche se puramente statistico: la scienza, infatti, non ha ancora individuato la ragione medica che sta alla base del legame tra le due patologie.
Ad ogni modo, appare chiaro che sottoporsi a periodiche visite di controllo dello stato di salute dei nostri occhi e non rimandare l’intervento di facoemulsificazione a fronte di una diagnosi di cataratta non solo mette al riparo la propria vista, ma anche la salute dell’apparato scheletrico, aiutando a prevenire il rischio di fatture. Non dimentichiamo che in età avanzata una frattura importante, come per esempio quella dell’anca, del femore oppure una frattura vertebrale può pregiudicare molto seriamente lo stato complessivo di salute dell’individuo e la sua qualità di vita.
https://i0.wp.com/www.neovision.eu/wp-content/uploads/2019/05/osteoporosi.jpg?fit=960%2C640&ssl=1640960Ilaria Screminhttps://www.neovision.eu/wp-content/uploads/2016/07/logo340x156.pngIlaria Scremin2019-05-21 10:50:112021-02-12 11:09:07Cataratta ed osteoporosi, la scienza ne rivela il legame
Negli ultimi tempi abbiamo avuto modo di affrontare, tra le pagine di questo magazine virtuale, diverse tematiche inerenti la cataratta. Si è parlato di cataratta congenita, acquisita, giovanile, pediatrica. Oggi è la volta della cataratta bianca. Di che si tratta?
Che cos’è la cataratta bianca
La cataratta è quella patologia oculare che porta il cristallino ad opacizzarsi in maniera progressiva. Quando l’opacità è particolarmente avanzata, si parla di cataratta bianca perché il cristallino, in questo caso, si può presentare di colore bianco. La cataratta bianca appartiene al gruppo delle cataratte “ipermature”, assieme ad altre varianti ugualmente insidiose come quella brunescente e quella nigra. La notevole opacizzazione di un cristallino bianco impedisce quasi totalmente il passaggio della luce e rappresenta, non solo dal punto di vista del paziente, ma anche dal punto di vista medico, un problema piuttosto complesso.
Oggi, per fortuna, le cataratte bianche non sono così comuni, perché la cataratta si opera sempre più spesso non appena viene diagnosticata e prima che diventi matura o addirittura ipermatura.
Soprassedere all’intervento di cataratta? Meglio di no
Rimandare l’intervento di cataratta è sconsigliabile. Anzi, è meglio effettuarlo quanto prima, perché:
la perdita di funzionalità visiva ha ripercussioni psicologiche sul paziente;
le ripercussioni si hanno anche sul piano economico e sociale;
una cataratta matura o ipermatura può causare altre patologie oculari potenzialmente dannose.
Parola d’ordine: prevenzione
Come già anticipato, la cataratta bianca ormai non è un fenomeno molto frequente, perché oggi l’intervento di facoemulsificazione è diventato un intervento sicuro e di routine, ed è oramai assodato che prima lo si affronta e meglio è. Tuttavia, esistono casi di soggetti anziani o poco informati che pensano di non veder bene a causa dell’età, imputando erroneamente le proprie carenze visive ad un aumento della presbiopia. Ecco perché la prevenzione gioca un ruolo di primo piano. Recarsi da uno specialista o accompagnare i propri genitori anziani ad una visita oculistica specialistica è il primo passo per offrire loro una terza età serena, fatta di autonomia e di serenità.
LUCE E COLORI, la visita specialistica per la cataratta
LUCE E COLORI è la visita oculistica specialistica che Neovision ha messo a punto per valutare lo stato di salute oculare con particolare riferimento al cristallino ed all’eventuale presenza di cataratta. Si tratta di una visita molto approfondita , in grado di stabilire anche l’idoneità all’intervento di cataratta.
In caso di necessità del paziente, all’interno dell’area metropolitana di Milano è anche possibile prenotare una visita oculistica specialistica a domicilio, con la formula A CASA TUA.
Vivere la terza età senza paura grazie all’intervento di facoemulsificazione
L’intervento di facoemulsificazione è quella procedura chirurgica che consente di sostituire il cristallino opacizzato, sia esso una cataratta bianca o con altre caratteristiche, con una lente intraoculare perfettamente trasparente.
Un intervento oggi altamente sicuro e capace di restituire alla persona:
una capacità visiva ottimale (non dimentichiamo che oggi le lenti intraoculari sono pensate anche per correggere eventuali difetti visivi);
nuova sicurezza in se stessi ed autonomia.
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La cataratta, o intervento di facoemulsificazione sarebbe secondo Eurostat (insieme alla colonscopia) la procedura chirurgica mini-invasive più comune nell’Unione Europea. Il solo trattamento della cataratta è stato eseguito negli Stati Membri ben 4,5 milioni di volte in un anno*. Un dato che inserisce l’intervento di cataratta nella routine ospedaliera. Alla base della sua diffusione, i grandi vantaggi che l’intervento comporta. L’invasività e i rischi intraoperatori minimi e le complicanze post operatorie pari quasi a zero.
Trattamento della cataratta: un intervento diffusissimo, ma perché?
L’intervento di rimozione della cataratta, chiamato anche intervento di facoemulsificazione, è molto diffuso. La ragione è semplice. Rimuovere la cataratta è l’unico modo per risolvere la patologia. Ad oggi, infatti, non esiste alcun farmaco capace di mantenere la trasparenza e l’elasticità del cristallino inalterate nel tempo. Oggi l’intervento rappresenta l’unico trattamento della cataratta percorribile per evitare di andare incontro ad una drastica diminuzione della capacità visiva. Un intervento sostanzialmente privo di controindicazioni, i cui rischi intraoperatori e postoperatori sono inferiori all’1%.
Perché l’intervento di facoemulsificazione è mini-invasivo
Per accedere alla capsula che contiene il cristallino naturale, grazie alle moderne tecnologie, lo specialista non effettua tagli manuali, ma si avvale del laser. Il laser a femtosecondi è un laser ad impulsi brevissimi capace di separare due estremità di tessuto senza che queste debbano poi essere suturate. Non solo l’intervento di facoemulsificazione è di routine, ma è anche altamente tecnologico, proprio perché nelle migliori strutture non prevede l’uso di lame, bisturi, punti di sutura o bendaggi. Ad oggi il laser a femtosecondi rappresenta l’ultima frontiera della chirurgia oftalmica, ed è presente nelle migliori cliniche oculistiche d’eccellenza.
L’intervento di cataratta può risolvere i difetti visivi
Oggi l’intervento di facoemulsificazione consente di risolvere più problemi oculari contemporaneamente. Una procedura versatile e personalizzabile sulla base delle esigenze specifiche del paziente. Un paziente affetto da una forte miopia, per esempio, potrà scegliere di sostituire il cristallino naturale oramai opacizzato con una lente intraoculare capace di ovviare anche al suo difetto visivo. Lo stesso vale per altri difetti visivi, come l’astigmatismo, l’ipermetropia o la presbiopia. Oggi esistono una vasta gamma di cristallini artificiali pensati e progettati per diverse esigenze specifiche.
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*Fonte: dati Eurostat 2016
https://i0.wp.com/www.neovision.eu/wp-content/uploads/2019/02/NEOV-iStock-810532578.jpg?fit=1286%2C816&ssl=18161286Ilaria Screminhttps://www.neovision.eu/wp-content/uploads/2016/07/logo340x156.pngIlaria Scremin2019-02-08 08:28:192021-06-22 15:59:28La cataratta: per Eurostat tra le procedure più comuni in UE
Cataratta: il nome è noto, ma di cosa si tratta esattamente? La Cataratta indica l’opacizzazione del cristallino, la piccola lente presente all’interno del nostro occhio. Questa opacizzazione è un fenomeno del tutto normale ed è il risultato di una serie di processi di ossidazione che si verificano con l’avanzare dell’età. Oggi l’intervento di rimozione della cataratta è veloce e sicuro. Viene eseguito anche senza l’utilizzo del bisturi e senza la necessità di applicare punti di sutura né bendaggi. Ma cos’altro conviene sapere a proposito di questa patologia ? Ecco, in sintesi, 10 cose da sapere sulla cataratta e sull’intervento di facoemulsificazione.
1 – È l’intervento più effettuato
Spesso sentiamo amici e parenti parlare di patologie gastrointestinali, cardiache, di impianti dentali e quant’altro. E’ più raro, invece, sentir parlare di intervento di cataratta. Eppure, la chirurgia della cataratta è, oggi, un intervento all’ordine del giorno in tutto il mondo. Il che significa che la cataratta è molto più diffusa di quanto si possa pensare. E più l’età media della popolazione aumenta, più l’intervento di cataratta è comune.
2 – I pazienti che si sottopongono all’intervento sono sempre più giovani
Nonostante l’età media della popolazione mondiale si stia alzando, l’età media di coloro che si sottopongono all’intervento di facoemulsificazione diminuisce sempre di più. Questo per diversi motivi:
Per rendere l’intervento di cataratta più agevole e semplice per il chirurgo. Una cataratta molto matura è più dura e pertanto più complessa da frammentare.
Evitare al paziente di incorrere nelle difficoltà visive tipiche della patologia. (Difficoltà alla guida o a vedere di notte, difficoltà nel mettere a fuoco e nella percezione corretta dei colori e della luce, difficoltà a muoversi, anche in ambienti noti, a causa del calo visivo).
Infine, sempre di più pazienti che scelgono di sottoporsi all’intervento di facoemulsificazione prima che la cataratta si manifesti. L’intervento preventivo, infatti, permette di correggere alcuni difetti visivi che non sarebbero operabili con il solo aiuto del laser.
3 – Il modo di intervenire è cambiato
Oggi la cataratta non si opera più come una volta. Fino ad alcuni anni fa, qualunque intervento di chirurgia oftalmica non poteva prescindere dall’uso di strumenti taglienti e punti di sutura. Oggi il grande protagonista di questo genere di interventi, incluso quello di cataratta, è il laser. Ma attenzione: non tutte le strutture lo hanno a disposizione. La conoscenza medica ed il progresso tecnologico consentono oggi di sottoporsi ad un intervento di facoemulsificazione in modalità “gentle-touch”. In questo modo l’incisione viene effettuata delicatamente da un moderno laser a femtosecondi e non richiede punti di sutura, né bendaggi.
4 – L’intervento cura la cataratta e fa anche di più
Oggi l’intervento di facoemulsificazione è una procedura versatile, d’avanguardia ed altamente personalizzabile, che permette al paziente di risolvere diversi problemi oculari: la cataratta, i difetti visivi più elevati e la presbiopia. Le moderne lenti intraoculari Premium che possono sostituire il cristallino sono pensate infatti non solo per risolvere il problema dell’opacizzazione della lente, ma anche di alcune carenze visive importanti.
5 – Molti vantaggi grazie al Laser
L’impiego del laser a femtosecondi al posto di altre tipologie di strumenti rende l’intervento molto più sicuro e più preciso, riducendo il rischio di complicanze intra e post operatorie ed evitando l’uso di punti di sutura. Gentile, preciso, sicuro: cosa volere di più?
6 – Rischi ridotti al minimo
Oggi l’intervento di facoemulsificazione non è più un evento eccezionale nella vita di un paziente ma si può considerare una procedura di routine del tutto sicura. La percentuale di rischio è praticamente inferiore all’1%.
7 – Non operare comporta dei rischi
Anche scegliere di non operare comporta dei rischi. In primis, i rischi connessi alla difficoltà visiva alla quale si andrà inevitabilmente incontro, che possono portare il paziente a inciampare, cadere, non essere più in grado di svolgere le sue azioni quotidiane, guidare un veicolo e molto altro. Inoltre, vi sono alcuni rischi legati all’aumento della pressione intraoculare causato dalla cataratta, che a sua volta può danneggiare il nervo ottico.
8 – L’intervento può stabilizzare la pressione oculare
Secondo alcuni studi, i pazienti che prima dell’intervento di cataratta soffrivano di una pressione intraoculare particolarmente alta, dopo l’intervento ne hanno sperimentato una stabilizzazione e miglioramento. Alcuni sono anche riusciti a sospendere la terapia ipotonizzante. (Fonte: ncbi.nlm.nih.gov)
9 – Non presenta controindicazioni
L’intervento non presenta alcuna controindicazione, salvo casi molto rari. Chi soffre di patologie sistemiche o di altre patologie oculari, dovrà comunque sempre comunicarlo all’oculista specialista. In questo modo il medico potrà valutare attentamente il caso specifico.
10 – La cataratta si può curare solo con l’intervento
Ad oggi non esiste ancora nessuna terapia farmacologica capace di arrestare il processo alla base dell’opacizzazione del cristallino. Se da un lato è vero che una vita sana con il giusto mix di movimento ed attività fisica ed una dieta ben bilanciata può aiutare a ritardare alcuni processi ossidativi legati all’invecchiamento cellulare. E’ anche vero che la cataratta si risolve solamente con la sostituzione del cristallino opacizzato con un cristallino artificiale.
Inoltre, Neovision offre un’opportunità in più per informarsi al meglio e valutare l’intervento: la Consulenza Gratuita. Il nostro Staff, infatti, è disponibile sia di persona presso le nostre cliniche, sia in video call, per rispondere tutte le tue domande.
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Il Dott. Digiuni risponde alle domande dei pazienti sulla cataratta: guarda il video
https://i0.wp.com/www.neovision.eu/wp-content/uploads/2019/01/10cosecataratta.jpg?fit=1233%2C850&ssl=18501233Ilaria Screminhttps://www.neovision.eu/wp-content/uploads/2016/07/logo340x156.pngIlaria Scremin2019-01-29 11:52:412021-06-10 12:06:21Cataratta: 10 cose da sapere
Tutti i vantaggi dell’intervento di cataratta sono gli argomenti principali di questo articolo: scopriamoli insieme
Cataratta: cos’è
Volendo spiegare in parole semplici cos’è la cataratta, possiamo affermare che la metafora usata da Papa Francesco sia davvero calzante. All’interno dell’occhio si trova una lente naturale, perfettamente trasparente, capace di filtrare i raggi luminosi cosicché questi raggiungano la retina ed il nervo ottico, per essere trasformati in informazione visiva. Con l’avanzare dell’età questa lente, chiamata cristallino, perde trasparenza e si opacizza, rendendo difficoltoso il passaggio dei raggi luminosi e dunque ostacolando la corretta capacità visiva. La sensazione che si ha è proprio quella di un velo che si interpone tra il mondo, con i suoi colori luminosi e le sue forme dai contorni ben definiti, ed il paziente che ne soffre.
Come si risolve la cataratta
Non vi è terapia farmacologica in grado di arrestare né migliorare i sintomi della cataratta. L’unica soluzione è, ad oggi, l’intervento di facoemulsificazione. Con l’intervento di facoemulsificazione, il cristallino naturale, oramai opacizzato, viene rimosso, per essere sostituito da un cristallino artificiale. L’intervento è di breve durata ed avviene previa anestesia topica effettuata tramite un collirio anestetico. L’intervento di facoemulsificazione viene eseguito solamente con laser di ultima generazione, e non prevede l’applicazione di punti di sutura, né di bendaggi.
Tutti i vantaggi dell’intervento di cataratta
L’intervento di facoemulsificazione è, oggi, uno dei più praticati al mondo nonché uno dei più sicuri, avente un margine di rischio davvero minimo, che tocca quota 1%. I vantaggi derivanti dall’intervento di facoemulsificazione sono di diversa natura:
visiva, perché il paziente torna a vedere bene sia le forme che i colori;
psicologica, perché il paziente recupera sicurezza in se stesso, ottimismo e voglia di sentirsi giovane;
pratica, perché il paziente ritrova la sua autonomia nello svolgere le piccole grandi azioni del quotidiano, senza dover più dipendere da qualcuno che venga in suo aiuto, ed evitando il rischio di incidenti sia nel deambulare a piedi che nel guidare un veicolo.
Ulteriori vantaggi di natura visiva: la correzione dei difetti visivi
Tra i vantaggi di indole visiva, abbiamo citato la capacità del paziente di tornare a vedere il mondo il tutta la sua bellezza, e ad apprezzare nuovamente forme definite e colori nitidi e vivaci. Oggi la moderna scienza medica e l’ingegneria dei materiali applicata alla medicina consentono di mettere a disposizione del paziente diversi cristallini artificiali capaci non solamente di restituire un’ottima qualità visiva, ma anche di correggere eventuali difetti visivi preesistenti. Ecco allora che l’intervento di facoemulsificazione offre l’eccezionale vantaggio di restituire la qualità visiva perduta ed al contempo di correggere uno o più difetti visivi.
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Allattamento e vista: esistono davvero dei legami?
Allattamento e vista: chi non ha mai sentito dire che l’allattamento causa cali di vita, alzi la mano! La salute dei nostri occhi viene spesso data per scontata o addirittura si tende a credere di sapere già tutto sui propri occhi e su come prendersene cura. Ma siamo davvero sicuri di essere così preparati in materia? O forse a volte ci facciamo ingannare da luoghi comuni e falsi miti?
L’allattamento peggiora la capacità visiva della neo mamma?
A tal proposito, ricordiamo anche alle neo mamme che durante il delicato periodo dell’allattamento è fondamentale bere molto, aumentando dal consueto litro d’acqua al giorno fino ai due litri d’acqua.
Un accorgimento che sicuramente avrà effetti benefici anche sulla salute oculare.
https://i0.wp.com/www.neovision.eu/wp-content/uploads/2018/11/salute-oculare-alcuni-falsi-miti-da-sfatare.jpg?fit=1200%2C862&ssl=18621200Ilaria Screminhttps://www.neovision.eu/wp-content/uploads/2016/07/logo340x156.pngIlaria Scremin2018-11-16 11:06:392021-02-12 11:11:05Allattamento e vista: falsi miti da sfatare
Neovision e Farmacia Boccaccio ti invitano ad un appuntamento importante. La cataratta, infatti, è una delle patologie dell’età avanzata più diffuse al mondo. Si tratta di una progressiva ed irreversibile opacizzazione del cristallino, che porta ad un grave peggioramento della qualità della visione. Valutare lo stato di salute degli occhi e nello specifico del cristallino, è fondamentale per poter effettuare una diagnosi corretta di cataratta, e per capire se procedere o meno all’intervento. Oggi abbiamo il piacere di invitarti ad un appuntamento speciale. Scopri insieme a noi dove e quando.
Neovision e Farmacia Boccaccio hanno un invito speciale per te
Se fino ad alcuni decenni fa la cataratta era vissuta come un problema insormontabile, oggi invece le soluzioni ci sono. L’intervento per la rimozione della cataratta, infatti, è uno dei più sicuri e praticati al mondo. Se hai più di 60 anni e ti sembra di non vedere più come un tempo, oppure vorresti parlare con uno specialista per toglierti ogni dubbio in merito alla qualità della tua visione, approfitta del nostro invito:
Neovision e Farmacia Boccaccio: quattro date per un’occasione da non perdere
Ti invitiamo alla farmacia Boccaccio di Milano dove, nei giorni 10, 11, 14 e 15 maggio, potrai effettuare uno screening gratuito per valutare la qualità della tua visione e, grazie all’esame per la trasparenza del cristallino, determinare la presenza o meno di cataratta.
Inoltre:
il 15 maggio 2018 alle ore 18 potrai confrontarti con un esperto del team Neovision, al quale potrai rivolgere le tue domande sul tema.
Ti aspettiamo presso la Farmacia Boccaccio, in Via Giovanni Boccaccio 26 a Milano.
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