soluzioni presbiopia

Presbiopia: cos’è

Presbiopia: significato

La presbiopia non è un difetto refrattivo.

Si tratta invece di una riduzione della capacità accomodativa legata all’età. Presbiopia significa che il cristallino perde elasticità. Il risultato è la difficoltà a vedere da vicino, per esempio a leggere. Il classico gesto del paziente presbite è quello di allontanare il testo o l’oggetto per metterlo a fuoco meglio.

Correzione Presbiopia: soluzioni

Esistono soluzioni per ovviare al fastidioso problema della presbiopia? Naturalmente sì. Vediamole nel dettaglio.

Presbiopia significato e… SOLUZIONI!

Le soluzioni per correggere la presbiopia sono 3.

Si può ricorrere ad un intervento laser, all’applicazione di lenti intracorneali oppure, come terza opzione, all’intevento di facoemulsificazione, che prevede la sostituzione del cristallino.

Tre strade differenti: vediamole una ad una.

1. Intervento laser

L’intervento laser per la correzione della presbiopia è molto simile al forse più noto Femto-Lasik che si usa per la correzione dei difetti refrattivi. Anche nel caso della presbiopia, entrano in gioco il laser ad eccimeri ed il laser a femtosecondi. E’ un intervento veloce ed indolore, così come lo è il decorso postoperatorio.

2. Applicazione di lenti intracorneali

Le lenti intracorneali, ce lo suggerisce il nome stesso, vengono applicate all’interno della cornea. Sono lenti molto sottili, progettate proprio per correggere la presbiopia. E’ un intervento reversibile che non prevede la rimozione di tessuto corneale.

3. Sostituzione del cristallino

Questa terza opzione prevede l’esecuzione dell’intervento di facoemulsificazione. ovvero lo stesso che si usa per effettuare l’intervento di cataratta. La sostituzione del cristallino con una lente dotata di un’opportuna correzione della presbiopia (ed eventualmente anche di un difetto refrattivo, nel caso di una lente multifocale), consente insomma di risolvere più problemi al contempo, inclusa naturalmente la cataratta. A questo proposito, il vantaggio di sottoporsi ad un intervento di sostituzione del cristallino sta anche nel fatto che il paziente, con l’avanzare dell’età, non andrà mai incontro alla cataratta.

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La miopia è il difetto refrattivo più diffuso al mondo. Si pensi che solo in Italia soffrono di miopia oltre 12 milioni di persone. E non solo: la miopia è così comune che ormai si usa riferirsi ad una persona “miope” anche in senso metaforico, quando non comprende o non vuol comprendere qualcosa. Ma conosciamo davvero questo difetto refrattivo? Ci sono chiari cause, sintomi ed eventuali terapie? Approfondiamo insieme l’argomento.

Partiamo dal sintomo: sono miope, dunque vedo “male” da lontano…

Se amate leggere romanzi letterari, vi sarà capitato sicuramente di incontrare qualche personaggio particolarmente “miope”, ovvero che non vedeva al di là del proprio naso. Se l’uso del concetto di miopia è andato anche ben al di là dell’ambito prettamente medico, un motivo ci sarà. Dipende senza dubbio dal fatto che questo difetto refrattivo è, come già detto, molto più diffuso di quanto si possa immaginare, a tal punto che “miope” è diventato vocabolo d’uso comune. Sappiamo tutti, infatti, che un soggetto miope “vede male da lontano”. Ma perchè? E’ presto detto. Nella miopia, il soggetto non mette a fuoco gli oggetti che ha davanti a sè sulla retina, ma il fuoco è spostato in avanti. La visione è fuori fuoco, e gli oggetti più distanti sono proprio quelli che vengono percepiti come sfocati. Il problema alla fonte del “veder male da lontano” è dunque un problema di collocazione errata della messa a fuoco.

Quali sono le cause della miopia?

Che cosa causa la miopia? Perchè si mette a fuoco in modo errato e dunque si vedono male gli oggetti in lontananza? Uno dei fattori che maggiormente incide nello sviluppo della miopia è sicuramente quello ereditario. Un altro fattore è quello che possiamo definire ambientale. Tra i fattori ambientali troviamo “l’uso” che si fa dei propri occhi: oggigiorno infatti tendiamo a “usare” il nostro apparato visivo in modo particolarmente intensivo. Basti pensare, a titolo di esempio, che fino ad una manciata di decine d’anni fa i bambini trascorrevano molto tempo all’aria aperta mentre oggi, al contrario, preferiscono giocare con apparecchi elettronici quali tablet, consolle, telefonini. Dispositivi ad alto contenuto tecnologico, che impegnano però l’apparato visivo in modo notevole sin da bambini. Analogamente, oggigiorno si tende a passare molto più tempo sui libri rispetto ad alcuni decenni fa, in virtù del fatto che gli anni investiti in formazione sono molti di più. Va da sè che l’apparato visivo di ognuno di noi va incontro ad un livello di “logoramento” superiore rispetto allo stesso apparato di un nostro coetaneo nato e cresciuto prima del boom dei device elettronici. E non solo: l’uso intensivo che si fa delle capacità visive “da vicino” messe in atto durante la lettura di device elettronici ma anche di libri cartacei, va a scapito della vista “da lontano”, che viene allenata meno, e dunque sul lungo periodo va ad indebolirsi. Potremmo dire, in definitiva, che la miopia è in larga parte “figlia della modernità”: non a caso, infatti, la miopia è il difetto refrattivo ad oggi più diffuso al mondo, ed in costante aumento.

Conseguenze della miopia

I problemi oculari legati a doppio filo alla miopia sono davvero molti, ed è per questo che la miopia può diventare, a lungo andare, un vero e proprio problema di sanità pubblica. Non dimentichiamo che la miopia è un fattore di rischio per altre patologie oculari, come glaucoma, retinopatie o cataratta. Tenere controllata la vista consente dunque non solo di verificare e misurare l’eventuale presenza di una miopia, ma anche il possibile esordio di patologie collaterali, che alla lunga possono assumere contorni invalidanti.

E le soluzioni?

In questo contesto di “miopia diffusa”, le soluzioni per fortuna esistono. La prima, la più comune e la più evidente è quella relativa all’uso di occhiali da vista. La lente ha infatti lo scopo di ricollocare il fuoco nel suo punto corretto e di riportare l’occhio a vedere correttamente gli oggetti lontani. La seconda soluzione, che non si caratterizza per essere temporanea ma bensì è permanente, è data dalla chirurgia refrattiva. Una miopia, sia lieve che forte, si può correggere tramite un intervento chirurgico che andrà proposto, concordato e pianificato con l’oculista. Nel caso di una miopia lieve o media si può ricorrere ad un intervento per nulla doloroso ed invasivo, il cosiddetto intervento Femto-Lasik, che agisce sulla cornea per riportare il fuoco nella posizione corretta. In alternativa, se la miopia è forte o se sono presenti altre patologie (come una cataratta, per esempio), si può sostituire il cristallino, andando ad impiantare una lente artificiale al posto di quella naturale. Oppure, sempre a seconda della situazione personale del paziente e in accordo con quanto suggerito dal medico oculista, si possono abbinare entrambe le pratiche, ovvero intervenire con il Femto-Lasik sulla cornea e, contestualmente, sostituire il cristallino con una lente intraoculare. Condizione sine qua non per eseguire qualunque tipo di intervento, tuttavia, è che la miopia sia stabile, ovvero che il difetto refrattivo si mantenga immutato nel tempo, e non sia ancora in una fase evolutiva.

Per qualunque altra informazione in merito alla miopia, per prenotare il tuo controllo della vista o per saperne di più sulla chirurgia refrattiva, non esitare a contattarci. Saremo lieti di rispondere ad ogni tuo quesito.