Tag Archivio per: tecnologia

femtosecondi la tecnologia al servizio del tuo benessere 1

È lui il vero braccio destro del medico oculista: preciso, affidabile e sicuro. È il laser a femtosecondi. Non ne hai mai sentito parlare? Vediamo subito di cosa si tratta e perché è così speciale.

Cos’è il laser a femtosecondi?

Il laser a femtosecondi è un laser ad impulsi brevissimi e molto ravvicinati: un femtosecondo corrisponde infatti ad un milionesimo di un miliardesimo di secondo. Una misura davvero molto molto piccola, che consente al chirurgo di effettuare incisioni in modo programmato e preciso.

Quali sono i vantaggi del laser a femtosecondi?

Il laser a femtosecondi offre al chirurgo (e naturalmente anche al paziente) diversi vantaggi: prima di tutto non lavora in modo standardizzato, ma consente al chirurgo di stabilire in anticipo dove andare ad incidere, con che curvatura, diametro, profondità. Come sicuramente saprai, quasi tutti gli interventi di chirurgia refrattiva (eccetto quelli per i difetti refrattivi davvero molto accentuati) si effettuano sulla cornea con una procedura chiamata Femto-Lasik. Il laser a femtosecondi riveste, in questo tipo di intervento, un ruolo da protagonista, andando a svolgere un compito che fino a pochi anni fa era prerogativa di uno strumento chiamato mircocheratomo. Il laser a femtosecondi è lo strumento attraverso il quale il chirurgo accede alla cornea con un’incisione precisa che non necessiterà, al termine dell’intervento, l’applicazione di punti di sutura. Niente più ablazioni fastidiose, dunque, e nemmeno tagli con lame, ma un moderno ed efficiente laser che viene programmato dal medico per lavorare sulla cornea del paziente in modo personalizzato al 100%.

Perchè il laser a femtosecondi è importante negli interventi di chirurgia refrattiva?

Come abbiamo detto, il laser a femtosecondi è uno strumento non solo altamente preciso ma anche notevolmente “programmabile”. Sarà il medico, infatti, a valutare:

  • la grandezza dell’occhio (e della cornea)
  • la curvatura e lo spessore della cornea
  • il tipo di correzione che è necessario applicare
  • e molti altri fattori

In base a questi parametri, potrà impostare l’azione del laser a femtosecondi ed ottenere un risultato molto più preciso, accurato ed omogeneo rispetto a quelli ottenuti con i metodi sopracitati, che esso ha reso oramai obsoleti.

Il laser a femtosecondi è doloroso? Cosa si prova mentre esso lavora sulla cornea?

Oltre ad essere preciso e rapido, il laser a femtosecondi è anche indolore. Un alleato prezioso che la tecnologia mette al servizio della nostra salute ma anche del nostro benessere psicofisico.

Un invito per te

per chi è indicata la chirurgia refrattiva

Stai pensando ad un intervento, ma hai ancora dubbi o domande? Prenota subito una Consulenza Gratuita!

  • come scegliere il centro migliore o il medico giusto per te;
  • cosa è davvero utile sapere prima dell’intervento;
  • la più avanzata e sicura tecnica di correzione dei difetti visivi come miopia, astigmatismo, ipermetropia o presbiopia.

Saremo lieti di rispondere a ogni tua domanda.

mobile

La tecnologia che ci piace davvero è quella che si fa umanamente portavoce delle esigenze di chi vive costantemente la sua vita sotto il segno della disabilità. Una tecnologia che riesce a trovare soluzioni sempre più innovative ai piccoli grandi problemi quotidiani. E le vere protagoniste di questo orientamento Hi-tech sono le Applicazioni Mobile. Ci riferiamo, nello specifico, alle app per non vedenti e ipovedenti. Vediamo insieme cosa offre il mercato.

Quando la tecnologia diventa sinonimo di accessibilità

Le migliori App mobile per ipovedenti e non vedenti si pongono diversi obiettivi.

  • Aiutare i soggetti a muoversi in un contesto non domestico.  Un ambiente generalmente urbano, trovando facilmente tutte le informazioni necessarie e i punti di interesse.
  • Scrivere o leggere email ed sms con il proprio smartphone.
  • Fare shopping in autonomia.
  • Leggere un giornale
  • Andare al cinema

E molto altro ancora!

Passeggiare in città

Un’innovativa applicazione frutto di una partnership tra una società veneziana ed una londinese. Il suo obiettivo è quello di accompagnare il turista ipovedente alla scoperta delle bellezze di Venezia. Questa app per non vedenti è un progetto virtuoso, che si avvale della tecnologia beacon (trasmettitori Bluetooth situati lungo il tragitto prestabilito). Un progetto che potrà trovare applicazione in futuro in tante altre località del mondo.

Recentemente, anche Microsoft ha lanciato Soundscape. Al momento l’applicazione è disponibile solo negli Stati Uniti, ma auspichiamo che presto possa essere scaricabile anche in Europa. Anche in questo caso, l’applicazione si avvale di beacon, in abbinamento alla tecnologia Audio 3D. All’utente vengono dunque segnalati e raccontati i punti di suo interesse. Musei, negozi, supermercati o altro. Peraltro, Soundscape ha la capacità di funzionare in background dunque è utilizzabile in contemporanea all’ascolto di Podcast, audiolibri, musica o altro.

Un’altra app mobile per ipovedenti e non vedenti che vogliamo segnalare si chiama Intersection Explorer (disponibile per Android). Consente di prepararsi al tragitto da affrontare fuori casa prima ancora di uscire. Sarà sufficiente spostare il dito sulla mappa per ascoltare la descrizione del tragitto stesso e delle sue caratteristiche. Sempre per Android, è disponibile Walkie Talkie. Un’applicazione che accompagna il non vedente lungo il suo tragitto, indicandogli vocalmente gli indirizzi, la presenza di incroci, i luoghi di interesse nei paraggi.

Concludendo la carrellata delle app mobile che aiutano ipovedenti e non vedenti a muoversi nello spazio, segnaliamo Ariadne GPS, che consente all’utente di sapere sempre esattamente dove si trova. L’app, ce lo suggerisce il nome stesso, si avvale della tecnologia GPS. E’ dotata di mappe, che l’utente può esplorare con il dito onde ricevere una serie di informazioni audio sul tragitto che sta percorrendo.

Scrivere email, sms, documenti

Vi sono poi diverse app mobile per ipovedenti e non vedenti volte a risolvere i problemi connessi alla lettura ed alla scrittura. Citiamo tra queste Darwin Reader Trial (Android) e Speak It (iOS) sul fronte lettura, mentre sul fronte dell’assistenza alla scrittura vi segnaliamo Braille Pad (iOS) e TypeInBraille (iOS), applicazioni che consentono di scrivere email ed sms ma anche post sui social network avvalendosi della scrittura in Braille. Se invece si preferisce scrivere attraverso dettatura, è disponibile Dragon Dictation (iOS).

Fare shopping

Sul fronte shopping, invece, esistono delle utilissime applicazioni che sono in grado di leggere i codici a barre ed i codici QR traducendoli in informazione audio: ci riferiamo a Digit Eyes (iOS), Ideal Item Identifier (Google Play) ed Audio Labels (iOS).

Andare al cinema

Questa applicazione si chiama Movie Reading, ed è disponibile sia per Android che per iOS: una volta installata e selezionato il film, essa fornisce un audio commento alle scene del film.

Ascoltare musica

Si chiama Rock Lock Music Player (Android), ed è un lettore musicale accessibile anche ad ipovedenti e non vedenti.

Leggere il giornale

Anche leggere un giornale non è più un problema: WinGuido (Android), è un’app specializzata nella lettura dei quotidiani. Sempre sul fronte lettura, segnaliamo Eye Glasses Camera (Android), un’app che consente di ingrandire i testi e le immagini, e Big Launcher (Google Play), un’applicazione che consente di visualizzare icone e testi più grandi e dai colori più vividi.

Infine, gli assistenti virtuali

Non dimentichiamo, infine, l’importanza degli assistenti virtuali, app mobile per non vedenti con funzionalità molto più estese delle sopracitate: tramite semplici comandi vocali, l’utente può scrivere email, fare telefonate, chiedere informazioni, effettuare ricerche sui motori, aprire e chiudere applicazioni e molto altro. Tra gli assistenti virtuali citiamo Vilingo Virtual Assistant (Android).

La lista delle applicazioni mobile utili ad ipovedenti e non vedenti è davvero lunga, ma quel che appare chiaro è che grazie alla tecnologia oggi il mondo può essere davvero più accessibile per tutti.

robot-507811_960_720

Sembra un titolo da romanzo di fantascienza, eppure il futuribile non è mai stato così vicino. E’ notizia di questi giorni, infatti, che Deep Mind, l’Intelligenza Artificiale sviluppata da Google, sarebbe in grado di diagnosticare alcune malattie della retina sulla base dell’osservazione di immagini. Ma facciamo qualche passo indietro, e cerchiamo di vederci chiaro.

Innanzitutto, cos’è Deep Mind?

Deep Mind nasce come società britannica dedita allo sviluppo di algoritmi volti a progettare una intelligenza artificiale. L’obiettivo era inizialmente quello di sviluppare videogiochi, ma dalla sua acquisizione da parte di Google nel 2014, il focus dell’operato si è spostato dai giochi alla medicina predittiva. Fantascienza? No, realtà.

Perchè applicare Deep Mind alla medicina?

Al fine di effettuare alcune simulazioni nel campo della medicina predittiva, Google avrebbe acquisito un’ingente mole di dati relativamente ai pazienti in cura presso il servizio sanitario britannico, con l’obiettivo di mettere a punto nuove tecniche di screening della popolazione al fine di diagnosticare tempestivamente l’esordio di alcune malattie, avvalendosi dell’ausilio della tecnologia. Come detto, dunque, si tratta di medicina predittiva, ovvero volta a prevedere e diagnosticare con tempestività una serie di patologie.

E in campo oculistico?

E’ notizia di questi giorni che Deep Mind ha analizzato migliaia di referti di OCT (tac della retina) di pazienti britannici, per testare un nuovo algoritmo avente l’obiettivo di individuare i primissimi segni di una patologia della retina in modo più veloce di quanto potrebbe fare uno specialista “umano”.

I test sono stati condotti a Londra in collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale ed il Moorfields Eye Hospital, uno dei centri d’eccellenza in campo oculistico a livello mondiale. Poichè le immagini fornite all’intelligenza artificiale includevano milioni di pixel di informazioni, l’algoritmo è stato “allenato” ad individuare i segni di tre patologie: glaucoma, retinopatia diabetica e maculopatia degenerativa senile.

Leggi anche: che cos’è l’OCT

Un modello che trova applicazione in tante specialità

L’uso di Deep Mind in ambito medico predittivo, per ora testato solo in ambito oculistico, trova peraltro sbocco in tutte quelle specialità mediche che normalmente si avvalgono della diagnostica per immagini. Una volta sviluppato l’algoritmo che consente di diagnosticare ciascuna malattia, ed “allenata” l’intelligenza artificiale alla sua individuazione, si otterrebbe uno strumento capace di effettuare diagnosi tempestive praticamente in qualunque specialità medica.

L’uso di questo tipo di tecnologia applicata alla diagnostica, potrebbe snellire alcuni processi all’interno degli ospedali ed alleggerire i sistemi sanitari di molti paesi del mondo, attualmente oberati di lavoro, dov’è noto che le liste d’attesa per le visite ed i tempi necessari per il conferimento dei referti sono, ad oggi, troppo lunghi. Tuttavia, è bene precisare che, anche se questo tipo di tecnologia guarda al futuro e sarà sicuramente di grande aiuto per snellire i processi ed accelerare i tempi del sistema sanitario “convenzionale”, in alcun modo potrà sostituirsi alla perizia, all’esperienza ed alla conoscenza di un medico specialista “in carne ed ossa”.

Se i risultati dei test dovessero essere approvati dal mondo accademico, questo tipo di tecnologia applicata alla diagnostica potrebbe diventare tuttavia molto presto una realtà quotidiana in gran parte degli ospedali. Naturalmente, il modello del quale vi abbiamo parlato necessita di essere implementato e sottoposto ad ulteriori test, ma senza dubbio apre la strada ad un futuro nel quale i specialisti che si occupano di diagnostica per immagini si potrebbero avvalere di un braccio destro decisamente “bionico” ma sicuramente di grande aiuto.