NEOVISION LIVE con Felicita Norcia: la correzione laser definitiva dei difetti visivi
In questa prima puntata di NEOVISION LIVE, incontriamo la Dott.ssa Felicita Norcia, che ci ha aiutati a rispondere alle domande più comuni sulla correzione laser dei difetti visivi come miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia. Abbiamo parlato delle tecniche più sicure ed efficaci e dei risultati che è possibile ottenere. Julien Buratto ha portato la sua esperienza personale di ex portatore di occhiali da vista e lenti a contatto.
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Fino a quando vediamo bene, non ci rendiamo nemmeno conto di quanto sia prezioso il dono di una vista perfetta. Vedere bene a tutte le distanze, percepire correttamente i contorni delle cose e apprezzare i colori in tutta la loro straordinaria intensità, in effetti è cosa che diamo davvero per scontata. Almeno fino al presentarsi di un difetto visivo. Ai più fortunati accade sulla quarantina e si tratta della presbiopia. A molti altri accade molto prima: miopia, ipermetropia e astigmatismo possono presentarsi già in giovane età. Ma tutti proviamo nostalgia per i giorni in cui vedere era così semplice, naturale ed istintivo. E allora, poiché il sogno è quello di tornare a vedere senza occhiali, leggete con attenzione quello che stiamo per dirvi. Perché oggi con un semplice laser e grazie alla chirurgia refrattiva, si può.
Vedere senza occhiali: sogno o realtà?
Vedere bene senza occhiali non è un sogno, grazie alla chirurgia refrattiva. Con chirurgia refrattiva si intende un insieme di procedure basate sull’uso di strumenti laser che, intervenendo in modo gentile sull’occhio, consentono di correggere tutti i difetti visivi – anche più di uno contemporaneamente – in modo permanente. E senza alcun bisturi.
Intervento di chirurgia refrattiva: è per tutti?
Le tecniche maggiormente in uso per la correzione dei difetti visivi prendono il nome di PRK e FemtoLASIK. Si tratta di due procedure differenti, ma entrambe risolutive ed affidabili, e basate sull’uso di laser di ultima generazione. Sono adatte a pazienti di qualunque età, anche con più difetti visivi di entità lieve o media, purché stabili.
Dopo l’intervento, è possibile tornare a vedere senza occhiali o lenti a contatto. Una grandissima comodità per chi:
non ne può davvero più di portarsi ovunque gli occhiali, scordarli e sentirne il peso e l’ingombro sul viso;
non si sente pienamente se stesso o del tutto a suo agio con gli occhiali;
praticando molto sport, vive le difficoltà visive come un limite;
vive l’occhiale come un ostacolo alla vita sociale, lavorativa, amorosa.
Quello che non tutti sanno è che non è necessario avere una carenza visiva molto grave per pensare di interessarsi ad un intervento di chirurgia refrattiva. Oggi sono sempre di più le persone che scelgono l’intervento laser come strada non solo per vedere senza occhiali, ma anche per dare una svolta alla propria qualità di vita, ricaricandosi di ottimismo come mai prima.
Paolo, paziente Neovision, ha scelto la chirurgia refrattiva per correggere in modo permanente la sua ipermetropia
Di seguito, l’esperienza di Paolo, che ha scelto proprio la chirurgia refrattiva per vedere bene senza occhiali e vivere la sua vita lavorativa con maggior sicurezza ed intraprendenza.
Chiamaci per maggiori informazioni sulla chirurgia refrattiva
Sei stufo di portare sempre gli occhiali con te ovunque? Vorresti tornare a sentirti libero di vedere in modo naturale e senza l’aiuto di alcun ausilio esterno? Sei curioso di conoscere più da vicino le tecniche chirurgiche sopra descritte?
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La miopia – ovvero la difficoltà nel vedere gli oggetti in lontananza – è il difetto refrattivo più diffuso al mondo. Una diffusione a macchia d’olio che aumenta anno dopo anno ed interessa persone di tutte le età. Tra le cause, accanto a quelle genetiche, ve ne sono altre legate alle abitudini ed agli stili di vita che noi tutti conduciamo. Sedentarietà, maggior tempo (anche in termini di anni) trascorso sui libri o davanti ai device elettronici, minore incidenza delle attività e delle professioni svolte all’aria aperta sono corresponsabili di questa massiccia diffusione della miopia. Per quanto riguarda le soluzioni, indossare gli occhiali da vista è sicuramente di grande aiuto. Ma non sempre. Quando conviene invece intervenire con il laser? E perché?
Che cos’è la miopia?
La miopia è un difetto visivo così diffuso da essere entrato nel lessico colloquiale di tutti noi. Non è raro riferirsi ad una persona ottusa, poco propensa al dialogo e talvolta un po’ egoista indicandola proprio come miope, o come una persona che non sa vedere al di là del proprio naso. L’incapacità di vedere bene persone ed oggetti posti in lontananza è infatti molto comune. Dal punto di vista medico, nella miopia i raggi luminosi che penetrano all’interno dell’occhio superando cornea, pupilla e cristallino, non vanno a cadere esattamente sulla retina, ma leggermente prima di essa. Un errore che fa sì che la visione sia fuori fuoco con riferimento alle lunghe distanze.
Miopia, i sintomi
La miopia non è una patologia ma un difetto visivo. Tuttavia, proprio come una patologia, presenta sintomi ben chiari e riconoscibili. Vediamo dunque i sintomi della miopia:
difficoltà nella messa a fuoco di oggetti e persone poste in lontananza;
tendenza a strizzare gli occhi per vedere meglio (non a caso, il termine miopia deriva dal greco myo, strizzare, e ops, occhio);
Rispondere alla domanda su come prevenire la miopia non è facile. Quello che si può fare, è cercare di rallentarne la progressione volendosi più bene. Fare frequenti pause durante lo studio o il lavoro per alzarsi e volgere lo sguardo in lontananza, trascorrere parte del proprio tempo libero all’aria aperta, allenare lo sguardo a vedere lontano sicuramente è molto utile. Specie nel caso dei bambini, si consiglia di invogliarli al gioco all’aperto limitando l’uso di televisioni, tablet e videogiochi.
Quando risolvere con gli occhiali, e quando invece con il laser?
“Risolvere” la miopia può voler dire tutto e niente. Ed è davvero importante, in questo contesto, fare un distinguo. Da una parte ci sono tutti gli ausili quali lenti a contatto ed occhiali da vista, che offrono una soluzione alla miopia di tipo temporaneo. Questo significa che, una volta tolto l’occhiale, la miopia è ancora lì. E che, giorno dopo giorno, il difetto può peggiorare. Dall’altra invece c’è la chirurgia laser. Grazie alla chirurgia laser, la miopia può essere corretta in modo permanente. Questo significa che l’occhiale non serve più e che la propria capacità visiva ritrova la qualità e la stabilità perdute.
In cosa consiste la correzione della miopia con il laser?
Grazie alle più moderne tecnologie al servizio della chirurgia oftalmica, oggi per correggere la miopia in modo permanente è sufficiente un laser. Si tratta di un laser altamente performante, sicuro ed efficace, che consente di eseguire l’intervento in modo rapido ed indolore. La correzione è di tipo permanente, il che significa che, nel giro di pochi minuti, la miopia è corretta e non farà più ritorno (salvo rare eccezioni, trattabili in seconda battuta con un “ritocco” laser di qualche minuto).
Le tecniche ad più diffuse per la correzione permanente della miopia con il laser sono PKR e FemtoLASIK.
Sono entrambe altamente efficaci, ma differiscono per la tecnologia coinvolta, per il tipo di procedura usata e per la qualità del recupero postoperatorio.
PRK: la cheratectomia fotorefrattiva
Che cos’è la PRK: la tecnica per la correzione permanente della miopia PRK si esegue grazie ad un laser ad eccimeri. Si tratta di uno strumento ampiamente usato in chirurgia oftalmica sin dagli anni Ottanta. Grazie a questo laser, che lavora per ablazione, la cornea viene opportunamente rimodellata per favorire la rimessa a fuoco corretta dei raggi luminosi sulla retina.
Caratteristiche: l’intervento non è doloroso, si esegue previa somministrazione di un collirio anestetico e dura pochi minuti. Al termine della procedura il paziente fa ritorno presso la sua abitazione, dove indosserà una benda e seguirà una terapia a base di colliri per qualche giorno.
FemtoLASIK
Che cos’è la FemtoLASIK: la tecnica FemtoLASIK si basa sempre sull’uso del laser ad eccimeri per eseguire il rimodellamento della cornea al fine di correggere la miopia. A questo laser, però, se ne affianca un altro, chiamato laser a Femtosecondi, grazie al quale il chirurgo apre il flap, una piccolissima “finestrella” sull’epitelio della cornea. Dopodichè, con il laser ad eccimeri, si corregge il difetto visivo intervenendo sulla porzione di cornea sottostante. Al termine della procedura, il flap viene ricollocato in sede.
Caratteristiche: è un intervento a maggior apporto tecnologico rispetto alla PRK. Anch’esso è di breve durata e si esegue previa somministrazione di un collirio anestetico. Al termine della procedura, non sono necessari punti di sutura né bendaggi. Il paziente dovrà indossare un occhiale da sole e potrà far ritorno presso la sua abitazione, per poi riprendere le sue consuete attività già l’indomani. Il recupero è più rapido rispetto all’intervento eseguito con tecnica PRK.
L’esperienza dei nostri pazienti, raccontata da loro
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La partecipazione ai concorsi militari richiede agli aspiranti concorrenti specifici requisiti, anche visivi, per l’accesso a determinati ruoli e cariche.In particolare, ogni bando indica tra i requisiti una ben precisa capacità visiva espressa in diottrie.
Concorsi militari: requisiti visivi previsti
Ciascun bando di concorso pubblico per la partecipazione a concorsi militari prevede requisiti visivi differenti:
Accademia dei Carabinieri: visus complessivo non inferiore ai 16/10, con 7/10 nell’occhio che vede meno;
Vigili del Fuoco: visus complessivo non inferiore ai 14/10, con 6/10 nell’occhio che vede meno;
Accademia dell’Esercito: visus complessivo non inferiore ai 16/10, con 7/10 nell’occhio che vede meno;
Accademia della Guardia di Finanza: visus complessivo non inferiore ai 16/10, con 7/10 nell’occhio che vede meno;
Polizia di Stato: leggete con attenzione i bandi della Polizia di Stato, in quanto i requisiti visivi cambiano a seconda del ruolo per il quale si concorre. Solitamente, per agenti ed assistenti è richiesto un visus complessivo non inferiore ai 12/10, con 5/10 nell’occhio che vede meno; per ispettori e commissari è richiesto un visus complessivo non inferiore ai 10/10, mentre per figure di tipo tecnico visus corretto non inferiore ai 10/10 per occhio.
Accademia della Marina Militare: visus complessivo non inferiore ai 10/10 per occhio;
Corpi del genio navale, armi navali, commissariato militare marittimo, capitanerie di porto, sanitario militare marittimo: visus corretto non inferiore ai 10/10 per ciascun occhio.
Aeronautica Militare: anche in questo caso, i requisiti visivi per il concorso in Accademia sono diversi a seconda del ruolo per cui si concorre. Ad esempio, per il ruolo di Navigante normale dell’Aeronautica Militare (cioè pilota o navigatore) il visus minimo corrisponde a 8/10 per occhio, correggibili a 10/10 con lenti ma non tramite chirurgia refrattiva, che in questo caso non è ammessa. Gli interventi laser con PRK o LASIK sono ammessi per la correzione de difetti visivi nei seguenti Ruoli Normali:
Delle Armi nell’Arma dell’Aeronautica
Del Corpo del Genio Aeronautico
Del Corpo di Commissariato Aeronautico
Nel Corpo Sanitario Aeronautico
Quanto è possibile correggere?
Oltre ai requisiti visivi, ciascun bando di concorso militare indica anche la quantità di correzione ammessa e la tecnica consentita. La chirurgia refrattiva, o correzione laser dei difetti visivi, rappresenta infatti la strada più efficace e veloce per correggere in modo permanente qualunque difetto visivo.
Quale correzione laser è consentita per accedere ai concorsi
Nell’ambito dei prerequisiti per la partecipazione ad un concorso militare, solitamente la tecnica laser per la correzione dei difetti visivi consentita è la cosiddetta cheratotomia fotorefrattiva, più conosciuta come PRK. Vale sempre la pena però, come abbiamo visto nel paragrafo precedente, studiare ogni bando prima di orientarsi verso una sola tecnica.
Chirurgia refrattiva per concorsi:
cos’è la PRK
La correzione permanente dei difetti visivi con tecnica PRK si esegue con il laser ad eccimeri, che lavora per ablazione. L’intervento si esegue sulla cornea e prevede che questa sia modellata in base alle esigenze visive del paziente. L’intervento è breve, indolore e non invasivo. Non solo: il recupero visivo si ottiene nell’arco di pochi giorni. Resta inteso che prima si andrà ad effettuare il trattamento e meglio sarà per il candidato che avrà tutto il tempo per un totale recupero visivo senza stress.
Visita di idoneità: laser per concorsi militari
Per poter effettuare un intervento laser di correzione dei difetti visivi è indispensabile sottoporsi ad una visita di idoneità durante cui il medico oculista potrà valutare l’effettiva idoneità del candidato. La visita FREEDOM ha una durata di circa due ore e prevede una serie di esami in grado di fornire la perfetta fotografia dell’occhio dell’aspirante militare e di stabilire l’idoneità all’intervento laser.
Di seguito l’elenco degli esami previsti:
OPD SCAN (Optical Path Difference)
Autorefrattometria
Autocheratometria
Topografia corneale
Pupillometria
Cristallino in retroilluminazione
Tonometria
Pachimetria centrale
Refrazione
Visione binoculare
Test lacrimali
Biomicroscopia
Esame del fondo oculare
Tomografia Scheimpflug
Biometria ottica
Conta endoteliale
OCT del segmento anteriore
OCT del segmento posteriore
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L’astigmatismo è quel difetto visivo che si presenta quando la cornea ha una superficie irregolare. Di conseguenza, la luce penetra all’interno dell’occhio in modo distorto e non regolare, causando una visione sfocata ed imprecisa. Semplificando, maggiore sarà l’irregolarità della curvatura della cornea, maggiore sarà il grado di astigmatismo. La domanda dunque sorge spontanea: volendo correggere l’astigmatismo, quale sarà la soluzione migliore?
Astigmatismo, manifestazione e sintomi
Prima di entrare nel merito di come correggere l’astigmatismo, vale la pena spendere qualche parola sulle caratteristiche di questo comune difetto visivo. L’astigmatismo, come detto, causa una visione sfocata e poco precisa, che può manifestarsi nei confronti degli oggetti vicini oppure di quelli più lontani. Chi ne soffre, quindi, potrebbe non vedere bene tanto i cartelli stradali, quanto lo schermo del cellulare.
E non solo: spesso capita che l’astigmatismo si manifesti assieme ad altri difetti visivi: si avrà dunque un astigmatismo miopico, per esempio, oppure ipermetropico. O ancora, se il paziente ha già superato la quarantina, l’astigmatismo può anche associarsi con la presbiopia, il difetto d’accomodazione tipico dell’età adulta e matura.
sensazione di affaticamento accompagnato da dolore perioculare;
sensazione di nausea.
Come correggere l’astigmatismo?
Oggi è possibile correggere in modo temporaneo l’astigmatismo con ausili esterni come occhiali o lenti a contatto. Le lenti per la correzione dell’astigmatismo sono chiamate toriche e tengono conto dell’entità del difetto e della tipologia di irregolarità della cornea.
Oltre alle soluzioni di tipo temporaneo, la moderna chirurgia oftalmica mette oggi a disposizione delle tecniche che consentono di risolvere in modo permanente non solo l’astigmatismo, ma anche gli altri difetti visivi.
Correggere l’astigmatismo in modo permanente: la chirurgia refrattiva
Quando parliamo di correzione permanente dell’astigmatismo, ci riferiamo alla cosiddetta chirurgia refrattiva, ovvero quella branca dell’oftalmologia che si pone come obiettivo quello di risolvere i difetti visivi (detti anche refrattivi, appunto).
2 tecniche, un obiettivo: recuperare un benessere visivo ottimale
Le tecniche ad oggi maggiormente in uso per correggere astigmatismo, ma anche miopia, ipermetropia e presbiopia, sono due, e prendono il nome di PRK e FemtoLASIK.
PRK sta per Photorefractive Keratectomy (Cheratotomia Fotorefrattiva), e si avvale del laser ad eccimeri, uno strumento altamente sicuro ed efficiente d’uso comune in chirurgia oftalmica. Grazie a questo particolare laser che lavora per foto ablazione, la cornea viene “plasmata” opportunamente, in accordo con le esigenze visive del paziente.
FemtoLASIK deve il suo nome al laser a femtosecondi ed alla tecnica LASIK, anch’essa ampiamente usata in chirurgia oftalmica. La tecnica prevede che il chirurgo apra un flap (un lembo di tessuto somigliante ad sorta di finestrella) sulla superficie esterna della cornea, per poi eseguire l’intervento di correzione dei difetti visivi sulla porzione sottostante con l’ausilio del laser ad eccimeri. Al termine della procedura, il flap viene ricollocato in sede senza alcun bisogno di punti di sutura. Il laser a femtosecondi, quindi, trova applicazione nell’apertura del flap, consentendo al chirurgo (ed al paziente) di ovviare completamente all’uso del bisturi o di altri strumenti taglienti.
Cosa hanno in comune questi due interventi per correggere l’astigmatismo?
PRK e FemtoLASIK sono due interventi moderni e sicuri che presentano differenze sul piano tecnico ma, presso le cliniche Neovision, molti vantaggi in comune. Tra questi, citiamo:
rapido recupero visivo
recupero di una capacità visiva di alta qualità
nessun dolore operatorio
assenza di punti di sutura
alto grado di sicurezza e di affidabilità degli strumenti in uso
elevato grado di perizia, esperienza e competenza dei chirurghi che le eseguono.
Come faccio a sapere quale sia il più indicato per me?
Poiché PRK e FemtoLASIK sono due tecniche moderne ed altamente soddisfacenti per correggere l’astigmatismo in modo permanente, verrà naturale domandarsi verso quale sia meglio orientarsi. Per prendere la decisione, è importante sottoporsi ad una visita oculistica specialistica approfondita ed accurata.
La visita oculistica FREEDOM include una serie di esami diagnostici mirati alla valutazione dell’idoneità all’intervento, oltre ad un colloquio con il medico oculista, che potrà anche acquisire ulteriori informazioni utili, come le aspettative del paziente ed il suo stile di vita.
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Tipologie di chirurgia refrattiva | La chirurgia refrattiva ha lo scopo di correggere in modo permanente i difetti visivi. L’obiettivo di questo articolo è fornire una breve overview sulle tecniche di chirurgia refrattiva e qualche indicazione di massima sulle opzioni che oggi questa offre, per arrivare preparati all’appuntamento con l’oculista.
Tipologie di chirurgia refrattiva: breve storia
I primissimi interventi di chirurgia refrattiva risalgono agli anni Sessanta del Novecento, in Europa. Si trattava per lo più di tentativi di rimodellamento della cornea, derivanti dall’intuizione che era proprio lì che bisognava intervenire per poter correggere i difetti visivi. Le tecniche però erano ancora piuttosto approssimative e grossolane, e non sempre regalavano al paziente i risultati auspicati.
Tipologie di chirurgia refrattiva negli anni ’70: la cheratotomia radiale
Finalmente, nel 1977, un medico russo ideò una tecnica chiamata cheratotomia radiale (RK), pensata per appiattire la cornea e correggere la miopia. La tecnica, che ebbe molto successo, si basava sull’esecuzione di alcuni tagli sulla cornea. Ma ben presto anche questa procedura mostrò i suoi limiti.
Tipologie di chirurgia refrattiva negli anni ’80: il laser ad eccimeri
Dopo circa una decina d’anni, sia a New York che a Londra si cominciarono a studiare le potenzialità di un nuovissimo strumento, chiamato Excited Dimer, la cui abbreviazione diede vita al nome Excimer. Si trattava del laser ad eccimeri, un particolare laser capace di dar vita ad un campo elettrico che – grazie all’azione di due gas, argon e fluoro, provocava la liberazione di fotoni. La particolare lunghezza d’onda di queste particelle di energia agisce sulla cornea rompendo i legami molecolari e vaporizzandola. Grazie a questo laser così rivoluzionario, si cominciarono a praticare i primi interventi di correzione dei difetti visivi capaci di regalare risultati affidabili e stabili nel tempo.
Un nuovo protagonista della chirurgia refrattiva: il laser a femtosecondi
Oggi il laser ad eccimeri è ancora uno dei grandi protagonisti degli interventi di chirurgia refrattiva. L’intervento di cheratotomia refrattiva, conosciuto anche come PRK, si esegue proprio con questo tipo di laser. Con l’avvento del laser a femtosecondi – un potentissimo laser a nanoimpulsi – è stata messa a punto una nuova tecnica, chiamata Femto-LASIK. Nell’intervento con tecnica Femto-LASIK il laser ad eccimeri lavora in abbinamento al laser a femtosecondi.
Le tipologie di chirurgia refrattiva oggi
Possiamo affermare dunque che attualmente le tecniche più diffuse e sicure per l’esecuzione dell’intervento laser per la correzione permanente dei difetti visivi siano la PRK e la Femto-LASIK.
Qual è la differenza tra la tecnica PRK e la tecnica Femto-LASIK?
Le differenze tra le due tecniche di chirurgia refrattiva sono principalmente due:
Gli strumenti usati per l’esecuzione. Come detto, nella PRK si usa esclusivamente il laser ad eccimeri, mentre nella Femto-LASIK si usa il laser ad eccimeri in abbinamento con il laser a femtosecondi;
Lo strato della cornea su cui si effettua il trattamento: la PRK agisce sulla superficie della cornea, mentre la tecnica Femto-LASIK agisce all’interno dello spessore corneale.
PRK o FemtoLASIK: quale scegliere?
Entrambe le tecniche di chirurgia refrattiva sono sicure ed altamente vantaggiose. Una visita oculistica specialistica ed un colloquio approfondito con l’oculista vi aiuteranno a prendere la decisione migliore. Sarà l’oculista, infatti, ad indirizzarvi verso la tecnica migliore sulla base del vostro stato di salute oculare e delle vostre esigenze.
Quali sono i parametri che rendono idonei all’intervento laser?
I parametri che saranno presi in esame durante la visita specialistica per la chirurgia refrattiva, sono:
Stato di salute generale dell’apparato visivo;
Tipologia ed entità dei difetti visivi;
Stabilità dei difetti visivi;
Caratteristiche della cornea;
Esigenze personali, stile di vita, età.
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https://i0.wp.com/www.neovision.eu/wp-content/uploads/2019/07/chirurgia-refrattiva-le-opzioni-.jpg?fit=960%2C640&ssl=1640960Ilaria Screminhttps://www.neovision.eu/wp-content/uploads/2016/07/logo340x156.pngIlaria Scremin2019-07-23 14:49:302022-10-17 15:14:55Tipologie di chirurgia refrattiva: le conosci?
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