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OCT

Hai più di 50 anni, sei miope o diabetico?
Potresti essere a rischio di patologie oculari che si sviluppano senza sintomi evidenti.
L’esame OCT è uno strumento diagnostico avanzato che permette di osservare in profondità la retina e la macula.
Scopri perché è utile anche in assenza di disturbi visivi e quando è consigliato farlo.

OCT: cos’è la Tomografia Ottica Computerizzata

L’OCT, acronimo di Tomografia Ottica Computerizzata, è un esame diagnostico di ultima generazione che consente di osservare in dettaglio la retina e la macula, le aree più delicate e importanti per la visione centrale.

È un esame rapido, indolore e non invasivo: una sorta di TAC dell’occhio che utilizza la luce per generare immagini tridimensionali ad altissima risoluzione.

A chi è consigliato l’OCT

L’OCT è particolarmente indicato per:

  • Over 50, anche senza sintomi evidenti, per la prevenzione della degenerazione maculare senile, una delle principali cause di perdita della vista centrale.
  • Pazienti miopi, soprattutto con miopia elevata, che possono sviluppare forme specifiche di maculopatia.
  • Diabetici, a rischio di maculopatia diabetica e retinopatia, patologie che spesso si sviluppano in modo silenzioso e possono compromettere seriamente la vista se non diagnosticate per tempo.

Prendersi cura della propria vista significa agire prima che compaiano i sintomi: l’OCT può rappresentare un primo passo per vedere bene, a lungo.

OCT: quando effettuarlo?

Sicuramente un esame OCT è da fare quando un medico lo prescrive.

Inoltre, si può considerare di sottoporti a un esame OCT se:

L’esame OCT può essere indicato nei seguenti casi:

  • In presenza di distorsioni visive, come immagini ondulate o deformate.
  • Quando si riscontra una visione centrale sfocata o alterata.
  • In caso di familiarità con patologie oculari, come maculopatie o glaucoma.
  • Durante la fase preoperatoria o postoperatoria di interventi come cataratta o iniezioni intravitreali.
  • In presenza di patologie sistemiche conclamate, come il diabete, che possono influire sulla salute retinica e causare complicazioni visive.
  • Per chi desidera effettuare prevenzione attiva, anche in assenza di sintomi.

Perché l’OCT è utile anche senza sintomi?

L’esame OCT può essere utile anche senza la presenza di sintomi. Questo perché molte patologie retiniche si sviluppano lentamente e senza segnali evidenti. L’OCT, quindi, consente di intercettare i primi segni di alterazione, monitorare l’evoluzione e intervenire tempestivamente. Si tratta di uno strumento prezioso per chi desidera mantenere una buona qualità visiva nel tempo, soprattutto in età matura o in presenza di fattori di rischio.

La prevenzione consente di mantenerci in salute e conservare uno stile di vita attivo e sano

Cosa può rilevare un OCT?

L’OCT permette di diagnosticare precocemente:

  • Degenerazione maculare senile (forma secca o umida)
  • Maculopatia diabetica (edema maculare)
  • Pucker maculare e trazione vitreo-maculare
  • Glaucoma e alterazioni del nervo ottico

Patologie che, se scoperte per tempo, possono essere trattate correttamente e aiutare a mantenere il proprio stile di vita.

Chi esegue l’esame OCT?

L’esame OCT viene effettuato da un medico oculista o da un ortottista specializzato, all’interno di una visita oculistica, oppure come approfondimento diagnostico.

In Neovision, l’esame è eseguito con strumentazioni di ultima generazione, integrate con software avanzati che permettono una lettura ancora più precisa delle immagini.

L’ortottista, pur non essendo un medico, è un professionista sanitario altamente qualificato che collabora con l’oculista nella gestione degli esami strumentali. La diagnosi e le indicazioni terapeutiche, però, spettano sempre al medico oculista.

Cosa analizza l’OCT?

L’OCT permette di osservare in dettaglio:

  • La retina, in particolare la macula, che è la zona centrale responsabile della visione nitida.
  • Il nervo ottico, utile per monitorare patologie come il glaucoma.
  • vasi sanguigni retinici, nel caso dell’Angio-OCT, che consente di valutare il flusso sanguigno senza l’uso di mezzi di contrasto.

Attraverso l’OCT si possono rilevare:

  • Edemi, ispessimenti o accumuli di liquidi nella retina.
  • Membrane epiretiniche che causano distorsioni visive (come nel pucker maculare).
  • Aderenze o trazioni tra vitreo e retina (come nella trazione vitreo-maculare).
  • Drusen, piccoli depositi sotto la retina tipici della degenerazione maculare senile.
  • Neovasi, cioè vasi sanguigni anomali che si formano in patologie come la maculopatia diabetica o la forma umida della degenerazione maculare.

L’esame OCT è quindi uno strumento fondamentale non solo per diagnosticare ma anche per monitorare nel tempo l’evoluzione di molte patologie oculari, aiutando il medico a scegliere il trattamento più adatto.

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OCT: come funziona la Tomografia Ottica Computerizzata

La sigla OCT sta per Tomografia Ottica Computerizzata: si tratta di una tac dell’occhio ad altissima tecnologia. Eseguita sul paziente senza la necessità di ricorrere ad anestesia e senza l’uso di mezzi di contrasto, impiega una speciale sonda laser ad infrarossi che va a mappare, in modo del tutto indolore, la struttura della retina nella regione maculare. Una volta raccolti i dati raccolti dalla sonda laser, questi vengono trasferiti sotto forma di immagine su uno schermo. L’immagine dà subito la misura di eventuali anomalie dell’area esaminata, fornendo al medico informazioni preziose ed accurate, al pari di una biopsia virtuale. Una tecnologia d’avanguardia, dunque, completamente indolore, non invasiva, di breve durata ed altamente affidabile.

A chi è consigliato sottoporsi ad un OCT

L’OCT è consigliato a tutti i pazienti che soffrono di miopia degenerativa, diabete, degenerazione maculare senile e di tutte quelle malattie che coinvolgono la retina.

Più in generale, l’OCT è consigliato a chi manifesta una visione in qualche modo alterata per qualità e quantità, e a chi ha la necessità di valutare l’eventuale presenza di una malattia della retina ed in particolare della macula.

OCT retina per la diagnosi della maculopatia

E’ chiaro dunque che l’OCT è fondamentale nella individuazione e diagnosi della maculopatia

OCT e retina: che cos’è la maculopatia?

La maculopatia è una malattia che porta ad una visione distorta o mancata delle immagini collocate al centro del campo visivo, a causa di un malfunzionamento dei fotorecettori posti proprio al centro della retina, chiamato macula.

Esistono diversi tipi di maculopatia, sia ereditari che non. E’ possibile sviluppare una maculopatia connessa ad una miopia grave oppure al diabete, oppure, intorno ai 50 anni, la cosiddetta maculopatia degenerativa senile. Quest’ ultima si suddivide in due grandi tipologie, quella atrofica, ovvero secca, e quella essudativa, cioè umida.

Eseguire una OCT consente non solo di diagnosticare una eventuale presenza di maculopatia, ma anche di comprenderne la tipologia e lo stadio di avanzamento. Un esame prezioso, dunque, che consente di individuare una patologia importante.

Approfitta oggi stesso ed iscriviti allo screening nazionale

Campagna Nazionale di Prevenzione e Diagnosi delle Maculopatia Diabetica


Dal 23 gennaio e fino al 28 febbraio 2020, in occasione della Campagna Nazionale di Prevenzione e Diagnosi della Maculopatia Senile, è possibile sottoporsi ad uno screening della salute visiva in maniera del tutto gratuita ed approfittare di questa grande opportunità di prevenzione messa a disposizione in tutta Italia da IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, Ospedale Fatebenefratelli-Sacco di Milano e Centro Ambrosiano Oftalmico, col patrocinio del Ministero della Salute, della SOI – Società Oftalmica Italiana, IAPB Italia Onlus – Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità e del Comune di Milano. Tra gli esami previsti, anche l’OCT.

Se hai 50 anni o più e non hai mai avuto una diagnosi di maculopatia, non perdere il tuo appuntamento con la salute, prenota oggi stesso sul sito ufficiale dell’iniziativa.

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