bluelight

La luce blu può nuocere gravemente all’apparato visivo, provocando danni irreversibili alla macula. Vediamo nel dettaglio da dove proviene questa luce, perchè è dannosa, quali danni può causare e come è bene proteggersi. 

Anziani di oggi, anziani di domani

Si sente spesso parlare di luce blu, e altrettanto spesso non si hanno le idee molto chiare su cosa sia e da dove provenga. E’ presto detto: la luce blu non è una novità del momento, ma è sempre esistita. I raggi ultravioletti del sole ne sono infatti il classico esempio. Agricoltori, contadini, operai, muratori che hanno trascorso tutta la vita esposti ai raggi solari, oggi hanno sviluppato una degenerazione maculare senile. E gli anziani di domani ? Oggi che il mondo è cambiato e che la tecnologia è la grande protagonista della nostra esistenza tanto lavorativa quanto quotidiana, la luce blu che maggiormente colpisce i nostri occhi non è più solo quella del sole, ma è una luce di tipo artificiale. Ci riferiamo a quella emessa da tanti dispositivi elettronici dei quali non sappiamo più fare a meno: lo smartphone, in primis, ma anche il computer, il tablet, la televisione. La nostra giornata è costellata di tanti momenti nei quali passiamo da un device all’altro quasi senza rendercene conto: comodi strumenti che ci hanno reso l’esistenza facile, veloce, divertente, interessante, connessa con il resto del mondo.

Ma siamo sicuri che anche i nostri occhi traggano tutto questo vantaggio dall’uso della tecnologia? Evidentemente no, perchè, come avrete capito, la luce blu emessa dagli apparecchi tecnologici è causa di danni irreversibili alla macula.

Caratteristiche della luce blu

La luce blu è una luce dotata di una forte radianza, la cui lunghezza d’onda varia tra i 415 ed i 455 nm; la pericolosità delle sue caratteristiche intrinseche va combinata ad altri aspetti quali, nel caso dell’uso di device elettronici, il tempo di esposizione e la vicinanza allo schermo. Su un 100% di luminosità emessa da uno schermo televisivo, di tablet o computer che sia – il 40% è composto da luce blu. Non poco, se si considera che questo tipo di luce è dannoso per la macula.

Ecco perchè la luce blu è dannosa

L’occhio è un organo davvero sofisticato, capace di difendersi dalle “aggressioni” esterne: ciglia e sopracciglia sono un ottimo “apparato difensivo” nei confronti delle aggressioni di corpi estranei e polveri, mentre la pupilla è capace di chiudersi a proteggere la retina, qualora si manifesti un’aggressione luminosa troppo forte. Ci riferiamo, in quest’ultimo caso, alla luce visibile, mentre la luce blu, ovvero i raggi ultravioletti, Ã¨ invisibile ed ha una frequenza particolarmente elevata.

In cosa consiste il danno da luce blu sulla retina

L’aggressione ed il danno che la luce blu esercita sulla retina è particolarmente violenta: si dice, per questo, che la luce blu è fototossica, ovvero danneggia i fotorecettori – coni e bastoncelli – che si trovano proprio sulla retina con l’incarico di catturare la luce e tradurla in informazione da convogliare poi al nervo ottico. Quando la luce blu aggredisce e danneggia la macula, la parte più delicata, importante e ricca di fotorecettori della retina, il rischio di sviluppare una degenerazione maculare senile aumenta. Il danno si ha sia a livello di fotorecettori, sia a livello di epitelio retinico, ovvero la parte esterna della retina.

Come difendersi dalla luce blu

Il danno che la luce blu esercita sulla retina è irreversibile, pertanto prima di esporsi alla luce blu in modo massiccio è bene prendere delle precauzioni, come indossare occhiali da vista o da sole con filtro anti luce blu, tenere l’apparecchio tecnologico a debita distanza dagli occhi, fare opportune pause, tenere altre luci accese nella stanza.

Attenzione ai più piccoli

E’ consigliato di fare particolare attenzione ai bambini, i cui occhi sono molto delicati e in costante fase di sviluppo. Evitiamo di “parcheggiarli” davanti ai giochi elettronici troppo a lungo, e di esporli al sole nelle ore centrali della giornata senza un’adeguata protezione. Infine, ricordiamo che un cappellino non è sufficiente a proteggere gli occhi dai raggi ultravioletti.

A proposito di bambini, leggi anche: inquinamento dell’aria e congiuntivite nei bambini

 

OCT: come funziona la Tomografia Ottica Computerizzata

La sigla OCT sta per Tomografia Ottica Computerizzata: si tratta di una tac dell’occhio ad altissima tecnologia. Eseguita sul paziente senza la necessità di ricorrere ad anestesia e senza l’uso di mezzi di contrasto, impiega una speciale sonda laser ad infrarossi che va a mappare, in modo del tutto indolore, la struttura della retina nella regione maculare. Una volta raccolti i dati raccolti dalla sonda laser, questi vengono trasferiti sotto forma di immagine su uno schermo. L’immagine dà subito la misura di eventuali anomalie dell’area esaminata, fornendo al medico informazioni preziose ed accurate, al pari di una biopsia virtuale. Una tecnologia d’avanguardia, dunque, completamente indolore, non invasiva, di breve durata ed altamente affidabile.

A chi è consigliato sottoporsi ad un OCT

L’OCT è consigliato a tutti i pazienti che soffrono di miopia degenerativa, diabete, degenerazione maculare senile e di tutte quelle malattie che coinvolgono la retina.

Più in generale, l’OCT è consigliato a chi manifesta una visione in qualche modo alterata per qualità e quantità, e a chi ha la necessità di valutare l’eventuale presenza di una malattia della retina ed in particolare della macula.

OCT retina per la diagnosi della maculopatia

E’ chiaro dunque che l’OCT è fondamentale nella individuazione e diagnosi della maculopatia. 

OCT e retina: che cos’è la maculopatia?

La maculopatia è una malattia che porta ad una visione distorta o mancata delle immagini collocate al centro del campo visivo, a causa di un malfunzionamento dei fotorecettori posti proprio al centro della retina, chiamato macula.

Esistono diversi tipi di maculopatia, sia ereditari che non. E’ possibile sviluppare una maculopatia connessa ad una miopia grave oppure al diabete, oppure, intorno ai 50 anni, la cosiddetta maculopatia degenerativa senile. Quest’ ultima si suddivide in due grandi tipologie, quella atrofica, ovvero secca, e quella essudativa, cioè umida.

Eseguire una OCT consente non solo di diagnosticare una eventuale presenza di maculopatia, ma anche di comprenderne la tipologia e lo stadio di avanzamento. Un esame prezioso, dunque, che consente di individuare una patologia importante.

Approfitta oggi stesso ed iscriviti allo screening nazionale

Campagna Nazionale di Prevenzione e Diagnosi delle Maculopatia Diabetica


Dal 23 gennaio e fino al 28 febbraio 2020, in occasione della Campagna Nazionale di Prevenzione e Diagnosi della Maculopatia Senile, è possibile sottoporsi ad uno screening della salute visiva in maniera del tutto gratuita ed approfittare di questa grande opportunità di prevenzione messa a disposizione in tutta Italia da IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, Ospedale Fatebenefratelli-Sacco di Milano e Centro Ambrosiano Oftalmico, col patrocinio del Ministero della Salute, della SOI – Società Oftalmica Italiana, IAPB Italia Onlus – Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità e del Comune di Milano. Tra gli esami previsti, anche l’OCT.

Se hai 50 anni o più e non hai mai avuto una diagnosi di maculopatia, non perdere il tuo appuntamento con la salute, prenota oggi stesso sul sito ufficiale dell’iniziativa.

Vuoi prenotare una visita o informazioni sui nostri interventi?

Chiamaci allo 02 3031 7600 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00. Se preferisci, compila il modulo sottostante e premi INVIA, ti risponderemo al più resto!

prima campagna nazionale maculopatia

Si svolgerà dal 29 gennaio al 23 febbraio in 17 città italiane la prima edizione della Campagna Nazionale per la Prevenzione e Diagnosi della Maculopatia. Un appuntamento con la salute da non perdere: l’obiettivo, informare la popolazione circa i fattori di rischio della maculopatia ed eseguire un test gratuito per la sua diagnosi. Prenota oggi stesso!

Prima Campagna Nazionale per la Prevenzione e Diagnosi della Maculopatia

Promossa da IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e CAMO – Centro Ambrosiano Oftalmico, la Prima Campagna Nazionale per la Prevenzione e Diagnosi della Maculopatia, con il patrocinio del Ministero della Salute, della SOI – Società Oftalmica Italiana e del Comune di Milanosi propone di eseguire uno screening gratuito sulla popolazione a rischio di sviluppare la degenerazione maculare senile.

Cos’è la degenerazione maculare senile?

La degenerazione maculare senile è una malattia della macula, una parte importantissima dell’occhio deputata alla decodifica dei segnali luminosi che garantiscono una visione centrale precisa e distinta. La visione si fa progressivamente sempre più sfocata e distorta e la malattia se trascurata, può condurre a cecità. Sottoporsi ad una visita specialistica della retina a partire dai 50 anni è fondamentale per capire quale sia lo stato di salute dell’occhio ed individuare un eventuale esordio della degenerazione maculare senile.

Si tenga conto, peraltro, che esistono diverse forme di maculopatia: quella senile si distingue in due forme, una atrofica, comunemente detta secca, ed una essudativa, più nota come secca. A queste, vanno aggiunte altre due forme, una associata al diabete ed una che colpisce invece chi soffre di miopia molto forte. E’ chiaro insomma che l’intervento di uno specialista è indispensabile non solo per la diagnosi di una eventuale maculopatia, ma anche per indirizzare il paziente verso le eventuali cure o trattamenti corretti per il tipo di malattia in atto.

In cosa consiste lo screening?

Lo screening, che ripetiamo è totalmente gratuito in occasione di questa Prima Campagna Nazionale per la Prevenzione e Diagnosi della Maculopatia, consiste in una serie di test della vista, inclusi, se necessario, anche dei test di tipo strumentale. Lo specialista effettuerà il test di Amsler e l’OCT, e valuterà nel corso della visita l’eventualità di approfondire con ulteriori esami, come l’esame della lampada a fessura o altre indagini.

A chi è consigliato lo screening per la maculopatia?

Il test è consigliato a tutta la popolazione dai 50 anni in su, poichè la degenerazione maculare senile esordisce generalmente intorno a questa fascia d’età. Non esitare dunque a cogliere al volo l’opportunità di testare gratuitamente lo stato di salute dei tuoi occhi: prenota oggi stesso il tuo screening gratuito per la prevenzione e la diagnosi della Maculopatia.

Dove posso sottopormi allo screening?

Le città nelle quali potrai trovare un centro aderente alla Prima Campagna Nazionale per la Prevenzione e Diagnosi della Maculopatia sono Milano, Arezzo, Bari, Carrara, Catania, Chieti/Pescara, Firenze, Genova, Legnano, Parma, Roma, Sassari, Siena, Taranto, Tricase (LE), Udine e Varese. Clicca subito sul link ufficiale dell’iniziativa, seleziona la città più vicina a te e prenota subito. Se hai piacere di eseguire lo screening presso una delle nostre cliniche, non esitare a prenotare tramite questa pagina.