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Colore degli occhi - Neovision Cliniche Oculistiche

Il colore degli occhi è quella caratteristica che madre natura con la genetica ci ha donato, e che ci accompagnerà per tutta la vita. Il colore dell’iride, così come la forma degli occhi o la variegata gamma di espressioni facciali, concorre a parlare chiaramente di noi. A raccontare chi siamo, a renderci riconoscibili. Ma da cosa dipende il colore degli occhi? Cosa distingue una persona con gli occhi chiari da una con gli occhi scuri? E ancora: perché alla nascita abbiamo tutti gli occhi azzurri, grigi o tendenti al blu? Scopriamolo insieme.

Da cosa dipende il colore degli occhi

Dal punto di vista strettamente scientifico, il colore dell’iride dipende dalla quantità di melanina contenuta all’interno dell’epitelio e dello stroma. Quando la melanina è depositata negli strati più profondi della cornea, si avranno occhi più scuri. Se invece la melanina è presente solo negli strati più superficiali, si avranno occhi più chiari. Come accade per la pelle, inoltre, la melanina esercita anche un’azione protettiva nei confronti dei raggi ultravioletti: dunque, chi ha occhi chiari tende ad averli più delicati di chi invece li ha scuri. Il colore più diffuso al mondo è quello marrone scuro, mentre gli occhi chiari, verdi o azzurri sono più rari, specie in alcune popolazioni.

Perché nasciamo tutti con gli occhi azzurri?

In realtà, alla nascita il colore degli occhi dei bambini ha una tonalità che varia dal grigio, all’azzurro al blu. Il colore dell’iride si formerà più tardi, quando il corpo comincerà a produrre melanina. Si consideri che il neonato ha trascorso nove lunghi mesi nel grembo materno dove, in assenza di luce, l’attività dei melanociti non era necessaria. Solo dopo alcune settimane di vita e con l’esposizione alla luce, i melanociti cominceranno a produrre melanina e l’occhio acquisirà colore. Il colore definitivo si avrà tra i 12 mesi ed i 3 anni circa.

Come mai in età avanzata gli occhi tendono a diventare più chiari?

Con l’avanzare dell’età l’organismo va incontro ad un calo di melanina. Non è infrequente, dunque, notare un cambio di colore degli occhi mano a mano che il tempo passa. Il calo di melanina nell’anziano è riscontrabile anche a livello di epidermide, con la formazione delle cosiddette lentigo senili, macchie della pelle dovute proprio ad una disomogenea distribuzione dei melanociti, le cellule deputate alla produzione di melanina.

E perchè a volte sembra che il colore degli occhi cambi a seconda del tempo che fa?

Capita spesso di notare un cambiamento nel colore dell’iride in conseguenza del tempo meteorologico. Questo accade in particolar modo nelle persone con gli occhi più chiari, nocciola, verdi o azzurri. In realtà il colore degli occhi non subisce alcuna variazione: si tratta semplicemente di un effetto dovuto al fatto che gli occhi chiari riflettono maggiormente la luce mentre, al contrario, gli occhi scuri tendono ad assorbirla. A seconda del tipo di giornata e di luce, insomma, gli occhi azzurri potranno sembrare grigi, mentre gli occhi nocciola sembreranno verdi.

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L’intervento per la correzione dei difetti refrattivi con la tecnica Femtolasik, non è una procedura standardizzata, ma bensì altamente personalizzabile. La fattibilità dell’intervento femtolasik miopia deve essere affidata ad un’approfondita visita oculistica. Durante la visita, il medico avrà modo di valutare l’entità del difetto refrattivo e le caratteristiche dell’occhio del paziente. Le dimensioni del bulbo oculare, della cornea, il suo spessore, la sua struttura. In questo modo sarà possibile pianificare l’intervento, andando a programmare l’azione del laser a femtosecondi. Ad ogni occhio, insomma, il suo intervento laser femtolasik personalizzato. Femtolasik miopia, femtolasik ipermetropia, fermtolasik astigmatismo: un laser per tutti i difetti visivi!

Riconoscimento dell’iride e sistema Eye-Tracker

Una delle domande che sicuramente ti sarai posto è: cosa succede se muovo l’occhio o la testa nel corso dell’intervento? E’ vero che più “collabori” e ti impegni a stare immobile, e meglio è. Ma è anche vero che oggi la tecnologia ci mette a disposizione un prezioso strumento, chiamato eye-tracker, che consente al laser di seguire i movimenti dell’occhio mentre esegue l’intervento, senza effettuare errori di sorta. In pratica, l’eye-tracker riconosce e segue l’iride durante tutte le fasi dell’intervento, ricalcolando in tempo reale il movimento che il raggio laser andrà ad effettuare per completarlo con precisione.

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