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Intervento di cataratta - Neovision Cliniche Oculistiche

Cataratta e guida dell’auto può essere un binomio pericoloso, cui spesso si fa poca attenzione. L’operazione di cataratta è nota per apportare una lunga lista di benefici dal punto di vista della qualità visiva. Meno intuitivi, forse, sono i benefici pratici. Eppure, sono proprio questi a consentire alle persone di vivere il quotidiano con una rinnovata autostima e con maggiore sicurezza in se stesse. Non a caso, una ricerca scientifica presentata al congresso annuale della American Academy of Ophtalmology sottolinea la correlazione diretta tra aumento di interventi di cataratta e diminuzione del rischio di incorrere in incidenti stradali.

Operazione di cataratta e guida: tutto il piacere di rivedere il mondo in alta definizione

L’intervento di cataratta non deve e non può essere assimilato ad altre pratiche chirurgiche di routine come l’estrazione di un dente del giudizio o un intervento di appendicite. Vi sarà capitato di fare un salto in un negozio di elettrodomestici e di soffermarvi nell’area dei televisori. Tutti nuovissimi, di ultima generazione, tutti accesi assieme. Colori nitidi come non mai, forme definite al millimetro. Vi sarete incantati ad osservarli, ed avrete pensato che forse il vostro televisore di casa, che ormai ha già qualche annetto, non vi regala una visione così altamente definita e così piacevole. E’ proprio quello che accade alla nostra vista dopo un intervento di cataratta. Con l’intervento di rimozione della cataratta, non si guadagna solo in salute oculare, ma ci si regala anche tutto il piacere di una visione ad alta definizione mai provata prima.

Quali sono i vantaggi pratici dell’intervento?

Salute oculare e piacere di vedere il mondo non sono i soli vantaggi che l’intervento di cataratta offre. Anche sul fronte pratico i vantaggi sono davvero innumerevoli. Con la cataratta si presentano altri problemi: incertezza nel camminare, difficoltà nei movimenti, senso di insicurezza e di conseguenza umore non sempre al top. Semplici azioni come salire o scendere le scale, preparare un caffè, guidare l’auto, con la cataratta diventano più impegnative del previsto. Grazie all’intervento ed al recupero di qualità visiva che offre, è possibile riacquistare una sicurezza in se stessi ed un senso di autonomia come mai prima. In questo senso, l’età matura può davvero trasformarsi in una seconda giovinezza.

Rimozione della cataratta e guida: l’intervento rende le strade più sicure

Alla luce di quanto detto sopra, si pensi che a seguito dell’intervento di cataratta ad un solo occhio, il rischio di andare incontro ad un incidente stradale si riduce del 61%, mentre dopo il secondo intervento questa percentuale sale di un altro 23%. Numeri davvero impressionanti ed incoraggianti, che regalano una nuova carica di energia al paziente, ma anche ai suoi cari, che possono godere della tranquillità di sapere che la mamma, lo zio, il nonno, l’amico, guidano con ritrovata sicurezza il proprio veicolo.

Ma perché non l’ho fatto prima?

Questa è la domanda che tutte le persone si pongono dopo aver fatto l’intervento. Per regalarsi la tranquillità di sentirsi autonomi e sicuri alla guida, è fondamentale non trascurare la propria salute visiva, sottoporsi a visite oculistiche periodiche e soprattutto scegliere di affrontare l’intervento non appena la cataratta viene diagnosticata. Evitare di attendere troppo per affrontare l’intervento, insomma, mette al riparo da spiacevoli incidenti alla guida, dona sicurezza e restituisce la bellezza di una vista sana, nitida e piena di colori.

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cataratta - Neovision Cliniche Oculistiche

La ricerca che qui presentiamo è stata condotta dagli studiosi dallo Tzu Chi General Hospital a Taiwan, che nel corso di sette anni hanno monitorato lo stato di salute di oltre 100 mila pazienti, svelando l’esistenza di un legame tra due patologie apparentemente indipendenti ma entrambe tipicamente connesse all’età avanzata: ci riferiamo alla cataratta ed all’osteoporosi.

Cataratta e osteoporosi, due patologie tipiche dell’età avanzata

L’opacizzazione del cristallino, quella piccolissima ma preziosa lente naturale collocata all’interno del nostro occhio, prende il nome di cataratta. E’ un fenomeno che nella maggior parte dei casi è strettamente legato all’invecchiamento e all’avanzamento dell’età. Chi ne è colpito sperimenta una visione progressivamente meno nitida (specie per ciò che concerne i colori) e sempre più appannata, ed un senso di fastidio in presenza di fonti luminose particolarmente forti. Ad oggi non vi è rimedio farmacologico capace di arrestare la progressione della cataratta né di arrestarne la sintomatologia: l’unico modo per curare definitivamente la cataratta è l’intervento di facoemulsificazione.

Anche l’osteoporosi è una patologia tipica dell’età avanzata. Essa consiste in un progressivo indebolimento dell’apparato scheletrico di chi ne è affetto, con deterioramento e riduzione della massa ossea. Chi ne soffre non prova dolore ma corre il rischio di subire spiacevoli, dolorose ed invalidanti fratture. Per prevenire le fratture e rinforzare lo scheletro, generalmente vengono prescritte terapie a base di calcio e di vitamina D.

Un legame tra cataratta e osteoporosi?

Come si può notare, cataratta e osteoporosi hanno il comune la connessione diretta con l’età di chi ne è affetto. Ma non solo. Lo studio al quale oggi ci riferiamo, pubblicato sul Journal Of The American Geriatrics Society, ha messo in luce come la cataratta possa essere connessa ad un maggior rischio di contrarre l’osteoporosi e dunque di subire delle fratture. Per giungere a questa conclusione, gli autori dello studio hanno preso in esame lo stato di salute di oltre 52 mila persone affette da cataratta e di altrettante non affette da cataratta per un periodo di sette anni. Nel corso di questo periodo, le persone affette da cataratta hanno mostrato un rischio del +43% di avere una diagnosi di osteoporosi, e del +29% di avere la diagnosi ed andare anche incontro a fratture ossee.

Intervento di cataratta? Sì grazie

La ricerca ha consentito anche di sottolineare la grande utilità dell’intervento di cataratta. Sottoporsi all’intervento di facoemulsificazione consente infatti di ridurre del 42% il rischio di soffrire, anche in futuro, di osteoporosi. Un dato sicuramente molto interessante, anche se puramente statistico: la scienza, infatti, non ha ancora individuato la ragione medica che sta alla base del legame tra le due patologie.

Ad ogni modo, appare chiaro che sottoporsi a periodiche visite di controllo dello stato di salute dei nostri occhi e non rimandare l’intervento di facoemulsificazione a fronte di una diagnosi di cataratta non solo mette al riparo la propria vista, ma anche la salute dell’apparato scheletrico, aiutando a prevenire il rischio di fatture. Non dimentichiamo che in età avanzata una frattura importante, come per esempio quella dell’anca, del femore oppure una frattura vertebrale può pregiudicare molto seriamente lo stato complessivo di salute dell’individuo e la sua qualità di vita.

Fonte: OnlineLibrary.Wiley.com