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Cheratocono: malattia rara da monitorare

cheratocono - Neovision Cliniche Oculistiche

In questo articolo:

  1. Cheratocono: malattia rara
  2. Cos’è il cheratocono?
  3. Come si cura il cheratocono?

Facciamo un po’ di chiarezza su questo argomento ancora troppo poco conosciuto.

Cheratocono: malattia rara

Il cheratocono è una patologia sicuramente meno nota di altre come la cataratta ed il glaucoma, ma ugualmente seria. Le conseguenze del cheratocono, se trascurato, non diagnosticato per tempo oppure erroneamente scambiato per astigmatismo, possono essere particolarmente gravi, ed in ogni caso pregiudicano sensibilmente la visione di chi ne è affetto. Per un motivo che la scienza non è ancora stata in grado di identificare, la cornea malata di cheratocono si deforma progressivamente e le fibre di collagene che la compongono perdono la loro conformazione. Questa deformazione porta ad una perdita della sua forma regolarmente convessa e della sua perfetta trasparenza. Mano a mano che il tempo passa, la cornea subisce uno sfiancamento verso l’esterno e la visione si fa sempre più difficoltosa.

Cheratocono, malattia rara: come si cura?

Sfortunatamente, al momento non esistono farmaci in grado di contenere la progressiva deformazione della cornea, né di ridurre lo sfiancamento già in atto.

Lenti a contatto per cheratocono

Uno dei rimendi principali sono le lenti a contatto specifiche per cheratocono. Ad oggi, infatti, esistono diverse tipologie di lenti a contatto personalizzabili e ben tollerate pensate proprio per chi è affetto da deformità corneali. Queste lenti possono offrire una situazione di comfort visivo ai pazienti affetti dalla patologia nel suo stadio iniziale.

Cross-linking corneale

Il cross-linking è un trattamento non chirurgico che si basa sulla somministrazione locale di riboflavina, una sostanza che si attiva grazie ad un fascio di luce ultravioletta e che “nutre” la cornea migliorandone la struttura e rendendola più resistente alla deformazione. Questo trattamento è utile a rallentare la progressione del cheratocono. Con l’avvento del cross-linking, la necessità di ricorrere ai trapianti si è ridotta di circa il 30%.

Anelli intracorneali

Gli anelli intrastromali, o semi anelli di materiale plastico biocompatibile, si inseriscono nella cornea per regolarizzarne la forma, per dare più compattezza e per meglio contenere il processo di sfiancamento (deformazione) verso l’esterno della cornea stessa. E’ un intervento chirurgico che è in grado di restituire una buona visione a tutti i pazienti affetti da cheratocono nello stadio iniziale.

Cheratoplastica: il trapianto di cornea

Il trapianto di cornea si programma quando la patologia ha raggiunto uno stadio avanzato e la cornea è talmente danneggiata, per la perdita di forma e trasparenza, che la visione ne risulta gravemente compromessa dalla perdita di forma e di trasparenza della membrana. Poiché la cornea è composta da diversi strati (si immagini una cipolla), allora sarà possibile sostituire solamente uno di questi oppure tutti assieme. Si parlerà allora di cheratoplastica lamellare, nel primo caso, oppure perforante, nel secondo.

Leggi anche: cheratocono, sintomi e terapia

 

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