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gel - Neovision Cliniche Oculistiche

Mano a mano che il tempo passa la ricerca scientifica applicata sia all’oftalmologia sia a molte altre branche della medicina fa davvero passi da gigante, lasciando sempre meno spazio all’immaginazione. Oggi è la volta di una scoperta che, se applicata concretamente alla medicina oftalmica, potrebbe portare indubbio beneficio a tutti quei pazienti che soffrono di patologie della cornea in uno stadio piuttosto avanzato. 

La scoperta: un materiale in gel capace di riparare i danni alla cornea

La novità alla quale ci riferiamo non è ancora approdata concretamente al mondo della chirurgia oftalmica ed è ancora in fase sperimentale. Tuttavia, se confermata, essa potrebbe davvero assumere la valenza di una piccola grande rivoluzione per i pazienti affetti da patologie della cornea. Al momento molti di questi pazienti devono fare i conti con la possibilità di affrontare una cheratoplastica. La ricerca in questione è stata condotta da Reza Dana, docente di oftalmologia alla Harvard Medical School di Boston, e responsabile del servizio Cornea e Chirurgia Refrattiva al Massachussets Eye and Ear. La ricerca ha consentito di mettere a punto uno speciale materiale in gel adesivo capace di riparare la cornea anche laddove questa sia gravemente compromessa dall’avanzamento di una patologia come per esempio il cheratocono.

Un processo di rigenerazione cellulare attivato da un raggio di luce ultravioletta

Questo gel contiene al suo interno delle molecole che si attivano con la luce blu. Grazie ad una speciale tecnologia, esse si fondono con quelle naturalmente presenti sulla cornea dando vita a nuove cellule più resistenti e sane. Il principio che sta a monte ricorda vagamente quello di un’altra procedura attualmente in uso per il trattamento del cheratocono, il cross linking corneale. Quest’ultimo ha lo scopo di rinforzare i legami tra le molecole che formano la cornea e prevede l’applicazione topica di riboflavina attivata da uno speciale raggio di luce ultravioletta.

I limiti della scoperta

Come detto, la scoperta se confermata avrà senza dubbio dei risvolti interessanti per molte persone affette da patologie anche gravi della cornea. Al momento però il gel individuato e messo a punto dal professor Reza Dana necessita di essere ulteriormente testato. Il dubbio avanzato da molti studiosi è che il processo di polimerizzazione della molecola tramite luce blu, possa dar vita ad una porzione di tessuto corneale rinnovata e rigenerata ma non completamente trasparente.

Le cellule di collagene delle quali è fatta la cornea sono disposte, per natura, in modo perfettamente parallele le une alle altre. Questa disposizione garantisce la perfetta trasparenza della struttura e il passaggio dei raggi solari.

Se il gel dovesse rigenerare il tessuto corneale ma non garantirne la perfetta trasparenza, l’aver trattato la lesione potrebbe comunque non garantire l’effetto sperato al paziente, ovvero non restituire la visione perfettamente nitida. Non ci resta che attendere i risultati dei nuovi test che il professor Dana condurrà in futuro, per sapere se il benessere di molti pazienti – affetti per esempio da cheratocono – potrà dipendere anche da questo innovativo materiale in gel. 

Fonte: Science Advances

La salute degli occhi passa anche dalle piccole grandi attenzioni che è bene rendere quotidiane ed automatiche. Così come i denti, la pelle e più in generale tutto il nostro corpo, anche gli occhi e la vista meritano attenzioni quotidiane, così da preservarne la salute e l’efficienza sino in tarda età. Non ci riferiamo ad operazioni impegnative, ma a piccoli gesti che, se trasformati in abitudini, ci regaleranno, sul lungo periodo, occhi sani in piena salute. Ma vediamoli nel dettaglio.

1 .L’igiene dell’occhio

La congiuntiva, ovvero quella membrana che ricopre e protegge il bulbo oculare, accumula tutti i giorni, senza che noi ce ne accorgiamo, tante microscopiche impurità. In questo modo, aiuta l’occhio a difendersi dagli agenti esterni, mantenendolo lubrificato e pulito. Quando la mattina vi alzate dal letto, vi viene naturale lavarvi i denti ed il viso: perchè non lavare anche gli occhi? Basta un semplice gesto per tenerli puliti, liberarli dalle impurità della giornata precedente e della nottata e per prevenire l’insorgenza di spiacevoli infiammazioni o infezioni dovute proprio all’accumulo di impurità (congiuntiviti).

Come lavare l’occhio?

Munitevi di un bicchierino lavaocchi e procuratevi della soluzione fisiologica, quindi praticate dei lavaggi sollevando la testa verso l’alto, aprendo e chiudendo l’occhio due o tre volte e contemporaneamente muovendolo a destra e sinistra. Il lavaggio è un’operazione semplice e veloce, ma decongestiona ed igienizza in modo davvero efficace. La soluzione fisiologica va benissimo: scegliete un altro tipo di prodotto solo se diversamente indicato dal vostro oculista di fiducia. In commercio esistono anche delle garzine sterili imbevute di fisiologica, da passare sugli occhi per eseguirne la pulizia: se optate per questo genere di prodotto, abbiate cura di usare una garzina per ciascun occhio, così da non “trasportare” eventuali agenti patogeni da una parte all’altra.

Il rimedio della nonna

Anche gli impacchi di camomilla – il vecchio rimedio della nonna – sono efficaci per decongestionare e sfiammare gli occhi arrossati in modo del tutto naturale. Naturalmente la camomilla dovrà aver bollito ed essersi poi raffreddata. Abbiate cura, anche in questo caso, di eseguire l’impacco tramite delle apposite garzine sterili.

2. Alimentazione

Anche l’alimentazione è molto importante in quanto coopera a mantenere l’occhio e l’apparato visivo efficiente ed in salute. Mangiare tanta frutta e verdura (soprattutto di stagione), molti cibi ricchi di omega 3 (come il pesce ed i semi), cibi ricchi di luteina ed antiossidanti, è importante per mantenere i tessuti che compongono l’apparato visivo – nello specifico la retina – sani, giovani ed efficienti. Al contrario, eccedere con le carni rosse, gli insaccati, gli alcolici, i grassi, gli zuccheri e le farine raffinate, così come può rivelarsi controproducente per la salute di tutto l’organismo, può anche affaticare l’occhio, predisponendolo ad un invecchiamento precoce.

3. Stile di vita

L’occhio è sano se viene “usato” in modo sano. Largo dunque alle passeggiate all’aperto, all’osservazione dei paesaggi, dei colori vividi, del mondo che ci circonda. E’ importante tenere la vista allenata in modo sano ed equilibrato, senza sottoporre i nostri occhi a sforzi e fatiche altrimenti evitabili. Se l’oculista ha prescritto degli occhiali, è bene indossarli. Inoltre, quando ci si espone al sole, è importante indossare gli occhiali da sole.

4. Elettronica

L’elettronica ed i device elettronici sono la grande conquista di questi ultimi decenni. Quanto ci piace essere informati, aggiornati e connessi! Tuttavia, questa grande conquista ha un prezzo, soprattutto per i nostri occhi. La luce blu emessa dai device elettronici può danneggiare la nostra retina in modo irreparabile, pertanto, quando possibile, limitiamone l’uso, oppure facciamone un uso intelligente. Quando si lavora al computer, è bene fare delle brevi pause ogni tanto, per riposare l’occhio, guardando altrove, magari fuori dalla finestra. E non solo: è importante mantenere la stanza il più luminosa possibile e, regola che vale per tutti i device elettronici, tenere lo schermo sufficientemente distante dal viso.

I consigli sopracitati possono sembrare delle banalità, ma applicarli tutti i giorni è fondamentale per prendersi cura del proprio apparato visivo e per volersi bene. Se avete bambini, prendetevi cura anche dei loro occhi: gli regalerete una vista perfetta per molti anni a venire!

bluelight

La luce blu può nuocere gravemente all’apparato visivo, provocando danni irreversibili alla macula. Vediamo nel dettaglio da dove proviene questa luce, perchè è dannosa, quali danni può causare e come è bene proteggersi. 

Anziani di oggi, anziani di domani

Si sente spesso parlare di luce blu, e altrettanto spesso non si hanno le idee molto chiare su cosa sia e da dove provenga. E’ presto detto: la luce blu non è una novità del momento, ma è sempre esistita. I raggi ultravioletti del sole ne sono infatti il classico esempio. Agricoltori, contadini, operai, muratori che hanno trascorso tutta la vita esposti ai raggi solari, oggi hanno sviluppato una degenerazione maculare senile. E gli anziani di domani ? Oggi che il mondo è cambiato e che la tecnologia è la grande protagonista della nostra esistenza tanto lavorativa quanto quotidiana, la luce blu che maggiormente colpisce i nostri occhi non è più solo quella del sole, ma è una luce di tipo artificiale. Ci riferiamo a quella emessa da tanti dispositivi elettronici dei quali non sappiamo più fare a meno: lo smartphone, in primis, ma anche il computer, il tablet, la televisione. La nostra giornata è costellata di tanti momenti nei quali passiamo da un device all’altro quasi senza rendercene conto: comodi strumenti che ci hanno reso l’esistenza facile, veloce, divertente, interessante, connessa con il resto del mondo.

Ma siamo sicuri che anche i nostri occhi traggano tutto questo vantaggio dall’uso della tecnologia? Evidentemente no, perchè, come avrete capito, la luce blu emessa dagli apparecchi tecnologici è causa di danni irreversibili alla macula.

Caratteristiche della luce blu

La luce blu è una luce dotata di una forte radianza, la cui lunghezza d’onda varia tra i 415 ed i 455 nm; la pericolosità delle sue caratteristiche intrinseche va combinata ad altri aspetti quali, nel caso dell’uso di device elettronici, il tempo di esposizione e la vicinanza allo schermo. Su un 100% di luminosità emessa da uno schermo televisivo, di tablet o computer che sia – il 40% è composto da luce blu. Non poco, se si considera che questo tipo di luce è dannoso per la macula.

Ecco perchè la luce blu è dannosa

L’occhio è un organo davvero sofisticato, capace di difendersi dalle “aggressioni” esterne: ciglia e sopracciglia sono un ottimo “apparato difensivo” nei confronti delle aggressioni di corpi estranei e polveri, mentre la pupilla è capace di chiudersi a proteggere la retina, qualora si manifesti un’aggressione luminosa troppo forte. Ci riferiamo, in quest’ultimo caso, alla luce visibile, mentre la luce blu, ovvero i raggi ultravioletti, è invisibile ed ha una frequenza particolarmente elevata.

In cosa consiste il danno da luce blu sulla retina

L’aggressione ed il danno che la luce blu esercita sulla retina è particolarmente violenta: si dice, per questo, che la luce blu è fototossica, ovvero danneggia i fotorecettori – coni e bastoncelli – che si trovano proprio sulla retina con l’incarico di catturare la luce e tradurla in informazione da convogliare poi al nervo ottico. Quando la luce blu aggredisce e danneggia la macula, la parte più delicata, importante e ricca di fotorecettori della retina, il rischio di sviluppare una degenerazione maculare senile aumenta. Il danno si ha sia a livello di fotorecettori, sia a livello di epitelio retinico, ovvero la parte esterna della retina.

Come difendersi dalla luce blu

Il danno che la luce blu esercita sulla retina è irreversibile, pertanto prima di esporsi alla luce blu in modo massiccio è bene prendere delle precauzioni, come indossare occhiali da vista o da sole con filtro anti luce blu, tenere l’apparecchio tecnologico a debita distanza dagli occhi, fare opportune pause, tenere altre luci accese nella stanza.

Attenzione ai più piccoli

E’ consigliato di fare particolare attenzione ai bambini, i cui occhi sono molto delicati e in costante fase di sviluppo. Evitiamo di “parcheggiarli” davanti ai giochi elettronici troppo a lungo, e di esporli al sole nelle ore centrali della giornata senza un’adeguata protezione. Infine, ricordiamo che un cappellino non è sufficiente a proteggere gli occhi dai raggi ultravioletti.

A proposito di bambini, leggi anche: inquinamento dell’aria e congiuntivite nei bambini